Il leader di #salvaiciclisti

Da quando è nato #salvaiciclisti in molti si sono interrogati su chi fosse il leader. Molti sono i nomi che sono emersi in queste settimane sui media per parlare del movimento, ma questi non erano altro che i portavoce del leader indiscusso.
Gli ho chiesto spesso perché non volesse esporsi in prima persona e ogni volta mi ha risposto che l’opinione pubblica non è ancora pronta per accettare la realtà dei fatti.

Da sempre tutti lo chiamano tutti solo Pio, ma io dubito che questo sia il suo vero nome.
È un tipo di poche parole, con una luce in fondo agli occhi che ti fa capire subito che per quanto tu ti senta sicuro di quello che pensi, non è detto che manterrai la tua opinione dopo esserti confrontato con lui.

Pio è il motore di #salvaiciclisti, quello che dal primo giorno della campagna decide cosa bisogna scrivere, quando, a chi rivolgerci e come farlo; quando usare il bastone e quando la carota.

Quando ci siamo incontrati per parlare della bicifestazione, Pio si è seduto in un angolo a sorseggiare il suo solito beverone bianco direttamente dalla bottiglia, ci ha ascoltati discutere e ci ha lasciati sfogare. Poi si è alzato in piedi e con la solita enfasi e sobrietà che lo contraddistinguono nei momenti in cui c’è bisogno di autorità ha zittito tutti i presenti semplicemente con uno sguardo. Quando Pio ha qualcosa da dire l’unica cosa da fare è aprire bene le orecchie perché c’è solo da imparare dalle sue parole.

Mi ha indicato un blocco di fogli e una penna appoggiati sul tavolo (a Pio non piace scrivere), ha aspettato che fossi pronto e ha iniziato a dettare:

voglio liberarmi dal traffico

voglio smettere di essere ostaggio del prezzo della benzina

voglio sentirmi libero di vivere la città

voglio vedere la gioia dei miei figli mentre giocano in strada

voglio più spazio per vivere

voglio città a misura di bicicletta

io il 28 aprile ci sarò.

Ecco come è nato il motto della bicifestazione che si terrà ai Fori Imperiali a Roma.
Nonostante la giovane età Pio è un tipo che sa esattamente cosa vuole. A lui non interessa la notorietà ed è per questo che per farsi sentire usa alternativamente tutte le voci del movimento. Chi non lo conosce è portato a giudicarlo sulla base dell’aspetto che non tradisce in nessun modo le sue capacità di trascinatore, però quando parla ha un modo unico per zittire chi lo contraddice: “stiamo parlando del mio futuro e io ho deciso che si fa così”.

E ha ragione.
L’unica foto che posseggo di lui, glie l’ho scattata di nascosto mentre dormiva.

pio-la-bici

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *