Da oggi Alemanno non è più sindaco

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Conferenza stampa sulla candidatura di Roma alle Olimpiadi 2020Mettiamola così: oggi è il 10 giugno 2013, s’è appena concluso il ballottaggio e Gianni Alemanno non è più sindaco di Roma. Prima delle amministrative il centrosinistra ha ripetuto il triste spettacolino delle primarie: si sono presentati Patrizia Prestipino, vicina al rottamatore Renzi, il presidente della Provincia Nicola Zingaretti e un’altra dozzina di candidati vari. Alla fine la spunta proprio Zingaretti (purtroppo non l’attore, quello che fa Montalbano, che se non altro recita bene, ma il fratello politico).

Che sensazione proverò il 10 giugno 2013 quando Zingaretti prende il posto di Alemanno? Un minuto di soddisfazione perché la città s’è liberata di Alemanno e poi di nuovo anni di niente perché la città ha scelto Zingaretti, uno che anche se fa politica da quando aveva 17 anni non è riuscito a fare una cosa che faccia esclamare “ah, però, guarda un po’ che è riuscito a fare Zingaretti!”. Si passa da un sindaco mediocre di centrodestra a un sindaco mediocre di centrosinistra.

Certo, Zingaretti sarà in grado di far funzionare il wi fi pure nei cessi della stazione Termini… Ma alcune questioni romane (l’eterna congestione da traffico, la monnezza, i trasporti da schifo, le rovine della Roma antica sempre più rovine…) rimarranno tali e quali. E gli anni passano. E Roma invecchia. E io pure.

Possibile che circa tre milioni di romani non sono in grado di trovare un sindaco decente? Idee?

P.S. E non me dite il comico Grillo sennò candido il Zingaretti attore

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