Francesco Alaimo, da Bologna a Sydney in bicicletta

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Se ne parlava pochi giorni fa anche in radio, del viaggio di Francesco Alaimo, ventiquattrenne emiliano neolaureato in fisica, che lo scorso novembre è partito (chissà, magari per festeggiare il titolo di dottore) per un viaggio in bicicletta dalla sua Bologna alla volta di Sidney, in Australia. Si tratta di un viaggio di circa ventimila chilometri, tremila dei quali già compiuti, ora che Francesco si trova in Turchia, dopo aver attraversato i Balcani in pieno inverno.

Francesco, viaggiatore incallito, ha già raggiunto in passato destinazioni lontane, come il Perù, ma questa in bici è la sua prima esperienza, e la lunghezza e le difficoltà dell’itinerario per ora non sembrano comunque spaventarlo. Sidney è sì la meta ultima del viaggio – racconta – ma in realtà l’intenzione è quella di procedere lentamente verso est, come se una meta nemmeno ci fosse. Pedalerò finché non mi stanco.

Come spesso sostiene chi si cala in avventure simili, il cicloviaggiatore bolognese racconta che i momenti più belli trascorsi finora sono stati quelli degli incontri, in compagnia delle persone conosciute per caso lungo la strada, a dimostrazione che in un viaggio in bicicletta spesso la destinazione, nel senso stretto di luoghi e paesaggi attraversati, svolge un ruolo marginale, rispetto invece a quanto può arricchire la conoscenza di genti e culture diverse dalle nostre.

Tra i disagi maggiori, senz’altro il clima ma anche la pericolosità di alcune strade e degli automobilisti dei Paesi balcanici, un po’ spericolati e non molto abituati a condividere la strada con le biciclette. In Albania, ad esempio, un camion ha centrato in pieno la bici di Francesco quasi distruggendola, mentre il ragazzo è rimasto illeso. Può capitare un episodio spiacevole  –  spiega Francesco – ma questo non ha cambiato le mie intenzioni. Ora il prossimo obiettivo è attraversare la Turchia in bicicletta, e con queste condizioni climatiche non sarà facile. Mi aspettano momenti anche più duri.

Francesco Alaimo tiene un diario di viaggio, in inglese, sul blog ivegotabike

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