Parigi, zone 30 estese e corsie ciclabili sugli Champs-Elysées

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A Parigi si susseguono ad alti ritmi gli annunci di iniziative volte a promuovere l’uso della bici nel territorio urbano. Ultimo ad arrivare è un provvedimento importante non solo in sé, ma anche per il suo valore simbolico: chi non conosce infatti gli Champs-Elysées, uno dei più maestosi viali di Parigi, che in quasi due chilometri collega Place de la Concorde a Place Charles de Gaulle, nel cuore della Ville Lumière? È proprio qui che il comune ha deciso di creare due corsie preferenziali, una per senso di marcia, riservate a biciclette e bus pubblici. I lavori, iniziati a maggio, stanno ormai per finire, e si prevede di inaugurare la nuova sistemazione della strada il 30 giugno. È previsto anche un accorgimento per i pedoni, che beneficieranno di maggiore spazio e di più sicuri attraversamenti pedonali.

Queste corsie ciclabili sugli Champs-Elysées, nel pieno centro di Parigi, fanno parte di un più ampio progetto mirante a realizzare una rete di percorsi ciclabili nella città, imperniati sui due assi principali, quello nord-sud e quello est-ovest, contornati da numerosi altri percorsi secondari.
Come si accennava, Parigi vuole promuovere l’uso della bici anche attraverso altri provvedimenti. È di pochi giorni fa infatti l’annuncio di una grande estensione delle zone 30, e la creazione di 21 nuove zone 20, oltre alle 15 già esistenti. Le zone 20, dette anche “Zone di incontro”, si trovano principalmente nei dintorni delle scuole; qui pedoni e i ciclisti hanno sempre la precedenza, e i primi non sono obbligati a camminare solo sul marciapiede. Dopo il successo dell’esperimento compiuto nel decimo arrondissement, in cui dall’aprile 2012 alle bici è permesso girare a destra anche a semaforo rosso, questa misura verrà introdotta nel resto delle zone 30. Fra poche settimane quindi le zone a velocità ridotta nella capitale francese interesseranno 560 km di strade urbane, cifra che si traduce in ben il 37% del territorio. Le statistiche mostrano che la riduzione del limite di velocità si accompagna ad una diminuzione di morti e feriti gravi e ad una riduzione dell’inquinamento acustico ed ambientale; ne consegue una maggiore vivibilità delle strade, che tornano ad essere un luogo dove socializzare.

Grazie a misure di questo tipo l’uso della bici a Parigi negli ultimi anni è più che raddoppiato. Questo esempio mostra ancora una volta come l’attivo interessamento delle amministrazioni locali porta a dei risultati concreti che vanno a beneficio non solo dei ciclisti, ma di tutta la cittadinanza. Le iniziative citate infatti non sono estemporanee o fine a sé stesse, ma fanno parte di un preciso progetto presentato nel 2010, il piano “Vélo 2010-2014“, in cui si delineavano questi interventi. Parigi mostra come la promozione dell’uso della bici è pienamente compatibile anche con le necessità di una grande metropoli.

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