C’è Mobilità Nuova nell’aria

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Credo sia importante creare la cultura della Mobilità Nuova, approfittare di ogni occasione per raccontare ai cittadini perché si chiede di ridurre la velocità, perché si parla di ciclabilità diffusa, cosa sono e perché sono così importanti le zone 30.

Raccontare e mostrare che le cose di cui si parla sono già state realizzate altrove, che i risultati ottenuti sono stati eccezionali in particolar modo per il miglioramento della qualità della vita di tutti i cittadini, non ultimi i bambini e la loro fondamentale necessità di movimento ed autonomia.
Perché quindi è necessario cambiare modello di mobilità, far comprendere che la strada urbana non può più essere considerata solo come asse di scorrimento del traffico veicolare quanto come spazio di relazione tra utenti e funzioni, uno spazio pubblico di tutti e per tutti.

Creare una cultura “dal basso” che possa poi spingere la politica ad occuparsi di questi temi superando la paura che dimostra ad ogni occasione. Paura infondata perché le diverse esperienze anche italiane dimostrano che se questi interventi vengono ben spiegati e raccontati, senza essere “calati dall’alto”, i cittadini sono ormai pronti a condividerle e farle proprie.

L’esperienza di Terni nell’ambito del Festival dell’Architettura 2013 lo dimostra: la prima sperimentazione “dal basso” di una zona 30 in Italia, realizzata in due giorni e a costo zero, ha reso talmente evidente il miglioramento della qualità della strada come spazio pubblico che ora è difficile per l’amministrazione tornare allo stato precedente.

Si tratta di un cambiamento culturale che non potrà avvenire in tempi brevi, ma spero che questi miei convegni possano essere un contributo, una miccia che possa accendere la voglia di Mobilità Nuova e spinga anche i nostri amministratori a dire che “…le strade delle nostre città non sono delle automobili, sono delle persone” (cit. Michael Bloomberg, Sindaco di New york).

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