Giro in bici a Punta Sabbioni, Lio Piccolo, Cavallino

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Era da un po’ di tempo che avevamo in mente di fare questo giro e pur essendo non troppo lontano da casa, non avevamo ancora fatto.
Per nostra comodità siamo arrivati a Venezia in auto. Il parcheggio del Tronchetto è molto comodo, un po’ costoso, ma almeno in tre persone si arriva allo stesso prezzo che non fare il tragitto in treno (con bici al seguito).
Dal parcheggio del Tronchetto pochissimi metri e si arriva al ferry che porterà al Lido. Il personale della biglietteria è molto gentile e disponibile.

N.B. A chi non ha la tessera Carta Venezia consigliamo di acquistare il biglietto a ore che consente di fare viaggi illimitati. I viaggi sono almeno 4, sia che si voglia fare il giro delle isole (Lido + Pellestrina) o che si voglia andare a Punta Sabbioni.

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Il ferry che va dal Tronchetto al Lido è una mini crociera di 35/40 minuti attraverso Venezia.
Domenica abbiamo assistito ad uno spettacolo inusuale…Il comandante del ferry ha suonato tre volte la sirena e così ci siamo accorti che verso riva c’era una nave militare che veniva trainata dal rimorchiatore, con tutto l’equipaggio, in divisa bianca, fermo immobile sull’attenti.

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Si arriva al Lido e qui si può decidere se pedalare fino in fondo all’isola per prendere il traghetto che porta all’isola di Pellestrina o prendere la motonave per Punta Sabbioni. E questa era la nostra meta di oggi.
Per prendere la motonave per Punta Sabbioni si deve andare all’imbarco di Santa Maria Elisabetta, qualche centinaio di metri dall’arrivo del ferry.

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Ancora una ventina di minuti di crociera, si passa a fianco dell’Isola di Sant’Erasmo, famosa per i suoi carciofi (le castraure) e si arriva a Punta Sabbioni.
Da qui si seguono le indicazioni della I3 che va verso Jesolo, Caorle, Bibione e oltre.
Non è tutta pista ciclabile, ma è una lingua di terra con pochissimi abitazioni e il traffico locale è molto scarso.

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A Treporti c’è la deviazione per Lio Piccolo, un luogo incantevole e incontaminato. La strada è una striscia di terra, praticamente una corsia, percorsa quasi solamente da biciclette e qualche rara automobile. Ovunque, dove non c’è acqua, ci sono serre che coltivano zucchine e campi di carciofi di Sant’Erasmo. Grandi foglie con tantissimi fiori di zucca gialli. Si corre all’interno della laguna e a destra e sinistra ci sono piccolissimi isolotti dove nidificano gli aironi. La strada è costeggiata da tantissime tamerici e ligustro in fiore che inondano la strada di profumo.

La strada per Lio Piccolo ė una deviazione rispetto al percorso principale, quindi quando si arriva alla fine strada, che è chiusa, si deve tornare sui propri passi per la stessa strada. Ma sicuramente al ritorno si coglie qualche particolare che all’andata era sfuggito.
Per continuare si torna a Treporti e si riprende la via. Si pedala con a sinistra il Canale Pordelio e a destra le abitazioni.

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Malgrado avessimo il nostro “kit sopravvivenza” siamo sempre aperti a tutto ciò che può succedere e lungo la strada ci siamo imbattuti in un piccolo ristorante con la terrazza di legno coperta. L’ideale per mangiare qualcosa senza abbandonare le biciclette incustodite…Infatti da li a poco, la terrazza si è riempita di ciclisti e il parcheggio era bellissimo, con le bici colorate di alcuni tour operator!

Il tempo di assaggiare gli spaghetti con i “xotoi” (una specie di moscardino/seppiolina che pescano solo nella zona di Caorle) e abbiamo ripreso la via. Sempre lungo la laguna e canali si arriva a Cavallino.
Per questa domenica avevamo deciso per la gita breve e da Cavallino siamo ritornati verso Punta Sabbioni percorrendo la strada che passa davanti a tutti i campeggi di Cavallino, molto meno panoramica della laguna. Al rientro sono circa 50 km. Ma ci sono sempre due piccole crociere da fare per arrivare a riprendere l’auto!

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Commenti

  1. Avatar Antonio ha detto:

    Fatta la settimana scorsa, giro bellissimo! C’è anche la possibilità in stagione di prendere un traghettino che fa il collegamento tra Lio Piccolo e Lio Maggiore permettendoti di fare il giro completo della laguna via Jesolo paese senza tornare a ritroso per la stessa strada fino a Treporti. Portano fino a 10-12 bici e la traversata dura mezz’ora. Il giro completo è di circa 50km ed è interamente segnalato

  2. Avatar 1958FRANCO ha detto:

    con positiva invidia, ho letto il Vostro racconto ricco di entusiasmo e di fascino. Concordo pienamente, la laguna è terra magica, dove si respira un’atmosfera unica. merita l’attenzione di tutti. ognuno con il proprio compito: amministratori pubblici, abitanti e ciclisti/turisti. mi permetto di portare a conoscenza di altri appassionati della bicicletta, che, in zona Cavallino/Treporti c’è la possibilità di prendere una facilissima strada sterrata che, fiancheggiando un canale in mezzo alla campagna, ti porta a Jesolo Paese. una buona ora di serenità. La bicicletta è vita.

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