1 minute 
VentoBiciTour si è concluso. La pedalata collettiva per presentare al pubblico la ciclovia che collega Venezia a Torino lungo il Po, attraversando numerose altre città d’arte, è iniziata dal capoluogo piemontese sabato 7 giugno per terminare nella Serenissima domenica 15. Tra le città attraversate figura anche Ferrara, in cui sabato 14 giugno il Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e il Turismo Dario Franceschini ha incontrato il gruppo di ricerca VenTo impegnandosi ad avviare la fase realizzativa del progetto.
Da ferrarese doc, il ministro ha scherzato lamentando che la ciclovia avrebbe potuto chiamarsi VenFeTo, dando maggior rilievo alla sua città natale. Battute a parte, il ministro Franceschini ha detto che VenTo “è un grande progetto, intelligente, non è solo una ciclabile ma un’operazione di grande recupero culturale. Due settimane fa è stato inoltre approvato un decreto ministeriale pensato proprio per sostenere i progetti come VenTo che promuovano il cicloturismo o altri tipi di turismo sostenibile, come a piedi o a cavallo”. Il Ministro ha poi aggiunto: “penso sia ora di passare dalle buone intenzioni all’operatività, e per VenTo impiegheremo delle risorse, in parte dello stato in parte degli enti territoriali attraversati, probabilmente anche dell’Unione Europea”
Moltissime parole, anche di buon senso, ma nessun impegno preso, nessuna tempistica.
Semmai un allarmante: “in Italia è difficile fare le cose” come cappello introduttivo, il che non depone certo a favore dell’opera.