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Come evitare le forature in bici

Forature in bici: come evitarle? Quello nella foto sono io, alle prese con la mia bicicletta. In pausa pranzo mi sono accorto di avere una ruota completamente a terra per via di due chiodini chissà perché dimenticati per strada. Forare, mentre si sta girando in bicicletta, è una delle cose più fastidiose che possano capitare. A volte non si è così fortunati da riuscire ad arrivare a destinazione e si è obbligati a fermarsi a lato della strada, magari di sera o di mattina presto, smontare la ruota, tirare fuori il copertone e rimpiazzare la camera d’aria. Il solo pensiero di trovarsi in una situazione del genere può rovinare l’intera giornata. Difendersi dalle forature è possibile, con piccoli accorgimenti e con la scelta dei componenti adatti. Rimane scontato che evitarle al 100% non è umanamente realizzabile ma si può arrivare a un livello di difesa decisamente alto.

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Forature in bici
Forature in bici: come evitarle?

Foratura vs. pizzicatura

Quella che comunemente viene chiamata foratura (o “bucare la gomma”) si può in realtà dividere in due gruppi separati. Le forature vere e proprie avvengono quando il copertone della bicicletta passa sopra un oggetto acuminato (una scheggia di vetro, un chiodo, un rovo), che ne lacera la parte esterna, penetrando all’interno e bucando così la camera d’aria. Le pizzicature invece avvengono quando, passando sopra un sasso, una buca o un dosso, il copertone si deforma, schiacciando la camera d’aria contro il cerchio, che la lacera e la taglia. Se infatti si osserva il taglio della camera d’aria, nel caso delle forature è tondo, nel caso delle pizzicature è ovale, segno dello schiacciamento della stessa contro il cerchio. C’è da dire che nel 90% dei casi si “buca” per pizzicatura.

Pressione di gonfiaggio

forature in bici
La spalla di un copertone racconta tutto quello che c’è da sapere su di lui

Le pizzicature sono dovute solitamente a una pressione di gonfiaggio troppo bassa, che fa si che la camera d’aria si schiacci nell’urto e venga così “ghigliottinata” dal profilo del cerchio. Una camera d’aria ben gonfia, infatti, è meno propensa a deformarsi perché più rigida, cosa che le garantisce una buona resistenza alla deformazione. Per evitare le pizzicature si deve sempre tenere la pressione degli pneumatici a un livello adeguato. Sulla spalla laterale del copertone infatti ci sono segnati vari codici. Il primo, che può essere 622-23 / 700x23C / 29×2.25, sta indicare il diametro e la larghezza del copertone secondo i vari standard internazionali. L’altra dicitura può recare scritte del tipo “inflate pressure 8bar – maximum pressure 9.5 bar”. La prima sta indicare la pressione consigliata di gonfiaggio (indicata di solito in bar o in psi, raramente in kPa), mentre la seconda indica la pressione massima di gonfiaggio che può sopportare la spalla dello pneumatico. oltre quella soglia c’è il rischio che la spalla stalloni (ovvero salti fuori) dal cerchio, con tutti i pericoli che ne conseguono. E’ bene verificare periodicamente che la pressione degli pneumatici si aggiri sui livelli consigliati, in modo da prevenire le pizzicature.

Camere d’aria autosigillanti

Discorso differente per le forature dovute alla penetrazione di oggetti accuminati oltre la parete esterna dello pneumatico. In questo caso esistono in commercio varie soluzioni. La prima è quella delle camere d’aria autosigillanti. Si tratta di camere d’aria contenenti del liquido sigillante, di solito lattice, che protegge e ripara la camera in caso di foratura. Il lattice va in pressione contro le pareti della camera d’aria una volta che questa viene gonfiata, dopodiché, in caso di foratura, va a riempire lo spazio aperto e si solidifica, sigillandolo prima che ne fuoriesca l’aria. Lo stesso sistema montato sui tubeless delle mountain bike. Le camere d’aria di questo tipo vengono prodotte dalla Joe’s no flat (anche se non tutte le dimensioni vengono coperte) e dalla Slime. Il pro è che potrete montare le camere d’aria mantenendo i vostri pneumatici abituali, con un buon risparmio economico (anche se le camere d’aria di questo tipo costano di più di quelle normali). Il contro è che sono più pesanti e che il lattice all’interno può seccare, obbligando alla sostituzione dell’intera camera d’aria, perché inutilizzabile.

Pneumatici rinforzati

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Molte sono le ditte produttici di coperture per bicicletta che propongono sistemi antiforatura. Nel mondo del commuting se la giocano le tedesche Continental e Schwalbe. La prima propone una combinazione di elementi, chiamati Vektran e Duraskin, mentre la seconda commercializza alcune coperture dotate di sistema antiforatura Smartguard. In entrambi i casi si tratta di una lamina in kevlar interposta tra la mescola esterna a contatto con il terreno e la parte interna dello pneumatico. Nell’immagine che vedete è quella sottile lamina gialla sotto alla mescola esterna dello pneumatico. Questa funge da barriera per i corpi contundenti esterni e ne impedisce la penetrazione fino alla camera d’aria. Alcuni modelli hanno persino le spalle laterali rinforzate per evitare le forature e le pizzicature quando si striscia il copertone o si cade. Il costo non è eccessivo ma anche qui occhio ai modelli, non tutte le misure sono compatibili.

Altri sistemi

L’italiana Vittoria, con il marchio Geax, propone delle lamine in kevlar da montare all’interno dello pneumatico, per trasformarlo in un equivalente rinforzato. Su internet le opinioni sono discordanti, poiché in questo caso il montaggio deve essere molto accurato. Un altro sistema molto artigianale, che veniva usato in passato anche nel ciclismo professionisticoè quello di spalmare su tutta la superficie interna del copertone un sottile velo di borotalco. In questo modo le superfici di contatto tra lo pneumatico e la camera d’aria diventeranno scorrevoli, limitando attriti che possono provocare pizzicature.

La ridondanza non serve

Quindi, leggendo queste righe, bisognerebbe correre a comprare camere d’aria autosigillanti e pneumatici super rinforzati, montati con chili e chili di borotalco. Come in tutte le cose la virtù sta nel mezzo. I copertoni rinforzati a volte sono molto rigidi e richiedono alte pressioni di gonfiaggio per poter tallonare sul cerchio. Questo implica l’utilizzo di un compressore, cosa che non si può certamente portare con sé in bicicletta. Quindi in caso di foratura non sarete più in grado di far tallonare il copertone.

Anche l’utilizzo delle camere d’aria autosigillanti va valutato. Ad esempio se usate la bici a intervalli di tempo più o meno lunghi, lasciandola parcheggiata, è molto facile che il liquido secchi, che la camera d’aria diventi rigida o si deformi per il peso. Inoltre non tutti i rivenditori commerciando camere d’aria autosigillanti, a volte dovrete affidarvi agli acquisti on-line, con tutto il tempo di attesa che ne consegue per via della spedizione. Quindi valutate prima qual’è il vostro tipo di guida e quali le vostre necessità e solo dopo calibrate le vostre scelte per risolvere il problema delle forature. A volte solo alzando la pressione di gonfiaggio degli pneumatici si risolve il problema.

Segreto: usare i tubolari

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La vostra bici è un vecchio modello da corsa, che utilizza i tubolari incollati al cerchio con il mastice? Prima di cambiare set di ruote, passando alla camera d’aria perché più facili da installare, riflettete su questo punto. Il tubolare assicura un’elevata protezione contro le pizzicature, ben più alta di qualsiasi camera d’aria. Perché? Per via del rivestimento totale della camera interna, che si trova incamiciata all’interno dello pneumatico cucito e poi incollato al cerchio. Questo permette di poter girare a pressioni più basse senza temere di pizzicare, poiché la camera è protetta dal tubolare stesso. In caso di foratura il tubolare è certamente più difficile da sostituire e riparare (ci vuole esperienza e molta, molta pazienza). Ragionate però sul fatto che i professionisti montano i tubolari sulle biciclette che affrontano il pavé della Parigi-Roubaix, appunto perché è molto più resistente alle pizzicature. Una camera d’aria non saprebbe resistere altrettanto bene.

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Commenti

  1. Avatar stefano ha detto:

    per chi fa cicloturismo o anche solo casa-lavoro la soluzione definitiva sono i Marathon. Io li monto da anni su tutte le mie bici, mai avuto nessuna foratura e non mi risulta che ci voglia per forza il compressore. Sono rognosi da montare quello si, ma una volta montati li si gonfia con una normalissima pompa a mano

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