Il mercato secondo Brooks England

Matteo Tolio Brooks

Matteo Tolio – Brand Specialist 

Il 90% dei negozi di bici vende borse laterali da montare sul portapacchi posteriore. Però il 90% dei ciclisti usa zaini, tracolle, borsoni e valigette per trasportare i propri oggetti, mentre soltanto il restante 10% utilizza le borse laterali.” Dice Matteo Tolio che nel 2013 ha curato una ricerca sulle abitudini di trasporto dei ciclisti nel mondo per Brooks England.

Lo studio ha coinvolto 13 grandi città in giro per il mondo (Londra, Parigi, Milano, New York, Tokio, Portland, Berlino, etc.): in ciascuna di esse è stato posizionato un fotografo con il compito di immortalare i ciclisti per carpirne le preferenze. Le 10.000 foto risultanti sono state valutate una per una fino ad arrivare alla conclusione che quella delle borse per il ciclismo urbano fosse necessariamente la strada da percorrere per l’azienda controllata dal gruppo Selle Royal.

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Pronti, via! Ecco apparire sul catalogo brooksiano un profluvio di zaini, tracolle e borse di ogni tipo e colore, in cuoio o in cotone impermeabilizzato, e a Eurobike tre pareti su quattro dello stand del’azienda inglese erano occupate dalle Pickwick o dalle tracolle Barbican.

 

La vera fatica adesso sembra essere trasmettere ai negozianti il messaggio che il mondo della bicicletta non si limita più solo alla bicicletta, ma che esistono opportunità di mercato ancora inesplorate che il cambio degli stili di consumo in corso non potrà non aprire.

Mentre Matteo mi parla, mi mostra la brochure del “Brooks World Survey 2013/2014” che viene in genere mostrata ai negozianti: i numeri snocciolati sono scritti in grande, il cartoncino fa molto british anche al tatto e recita “L’aumento dei costi di trasporto e i cronici problemi di congestione stanno portando un’intera generazione in sella cresando un grande potenziale di crescita per l’industria. Sempre più città stanno lavorando per ampliare le infrastrutture ciclistiche in modo da rendere l’uso della bici più sicuro e semplice. Mentre il futuro non può essere predetto completamente, possiamo essere ragionevolmente sicuri che negli anni a venire assisteremo a un aumento dei km pedalati.”

Brooks utilityGeneralmente le obiezioni rivolte a questo punto sono due:
Il prezzo: perché, diciamolo, 250 euri per uno zaino sono bei soldi. Però se c’è gente che ancora va in macchina ed è capace di spendere 1000 euro per una borsetta di Louis Vuitton, chi ha già rinunciato all’uso dell’auto (e sono sempre di più) probabilmente avrà un po’ di soldini in tasca da spendere per prodotti di qualità e un po’ meno cafonal di LV (mia personalissima opinione).

Chi vuole spendere 250 euro per uno zaino non va certo in un negozio di bici” dicono alcuni e sarà sicuramente per sempre così, per lo meno finché non ci saranno negozi di biciclette in grado di andare oltre la sola bicicletta e di abbracciare i nuovi stili di vita che l’uso diffuso della bicicletta imporrà.

Ma è solo una questione di tempo.

Commenti

  1. Avatar Stefano ha detto:

    ciao a tutti,
    condivido il commento di Alexander anche se sono convinto che sul mercato si affacceranno anche brand conosciuti che proporranno la loro “visione” di bicicletta e con essa anche l’oggettistica di lusso come quella dell’articolo. Magari in specifici corner di negozi di lusso. Ma il vero business sarà creare oggetti accattivanti a prezzi giusti/contenuti per la grande massa di persone che negli anni a venire utilizzerà la bicicletta come mezzo di trasporto in città, la quale avrà bisogno di borse laterali specifiche per l’uso, sia esso fare la spesa o trasportare il computer/tablet o “borsa per l’ufficio”.

  2. Avatar Alexander ha detto:

    Sicuramente encomiabile il lavoro per l’indagine di mercato.
    Ma i retailers di biciclette vi hanno già’ dato la risposta che dovevate sentirvi dire. sono troppo cari per la loro clientela.
    In alcuni negozi di biciclette a Tokyo, NY o Londra non avreste nessun problema a venderne qualcuno. alcuni son carini e ben fatti, ma sinceramente: “they do not look 250 euros worth of”.
    dovreste proporli ad altri retailers che hanno una clientela con disposable income per questo tipo di accessori e possono spendere 350 dollari perché’ li guadagnano con 10 minuti del tempo della loro segretaria.
    Per quanto riguarda chi compra LV, sicuramente ci sono molti cafoni che comprano i loro prodotti, ma LV non fa cafonal.
    Cio che si acquisisce acquistando un prodotto LV o ogni altro marchio di prestigio e tradizione, va oltre il prodotto carino e benfatto.
    Chi puo’ permetterselo, spende 3000 euro in un batter d’occhio per un portafoglio di Valextra, ma non necessariamente 300 per un prodotto che non da l’impressione di valerli.
    watch and learn:
    https://www.youtube.com/watch?v=InAxAO_jjlA

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