Settembre 2015, arriva il Salone Europeo del Ciclismo Urbano

Qualche anno fa, quando ho iniziato a interessarmi di mobilità ciclistica, una delle prime cose che ho cercato di fare è stato mettere insieme tutte le informazioni disponibili per formarmi un’opinione sul tema. La cosa si è rivelata più complicata del previsto perché, contrariamente ad altre branche del mondo della pianificazione e dell’amministrazione della cosa pubblica, quello della mobilità sembra essere un mondo quanto mai affidato a opinionisti che, grazie alla propria capacità di relazione politica, fanno valere la propria visione, molto spesso basata sul “secondo me” e raramente su valutazioni di carattere scientifico.

Da singolo cittadino in cerca di formazione personale ho provato a mettermi nei panni dell’amministratore pubblico volenteroso e che vuole informarsi sul tema per conoscere lo stato dell’arte in materia di gestione della mobilità ciclistica: dove può sbattere la testa?

L’ideale sarebbe recarsi a Velo-City, la conferenza mondiale di riferimento sul mondo della bicicletta non sportiva. Il problema è che Velo-City si tiene ogni anno in una città diversa del mondo (2013 – Vienna, 2014 – Adelaide, 2015 – Nantes, 2016 – Taipei, etc.) e richiede il pagamento di un biglietto di ingresso che si aggira attorno agli 800 €.

Voi ve li immaginate gli assessori e tecnici degli 8.000 comuni di Italia che prendono un volo per andare in Australia e pagano 800 € a testa per scoprire gli ultimi ritrovati sul ciclismo urbano? Ma, ancora di più, voi ve li immaginate i produttori di rastrelliere, strumenti di moderazione del traffico, barriere architettoniche, etc, che ogni anni devono organizzare trasferte internazionali o intercontinentali per andare a presentare il proprio ventaglio di prodotti ai decision maker del caso?

Da lì, l’idea: perché non organizzare un appuntamento fisso che ogni anno metta insieme la domanda con l’offerta di informazioni, la domanda con l’offerta di infrastrutture e competenze?

Ne ho parlato dapprima con Matteo Dondé, guru italiano della progettazione ciclistica, che mi ha garantito supporto scientifico e poi con Paolo Coin, che da sempre lavora nell’ambiente fieristico.

Così  è nato CosmoBike Mobility, il Salone Europeo del Ciclismo Urbano.

Segue comunicato stampa.


 

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VERONA – CosmoBike Show, la fiera internazionale dedicata al mondo della bicicletta che si terrà a Verona dall’11 al 14 settembre 2015, inizia a svelare la propria formula dirompente rispetto agli schemi tradizionali e propone un format unico nel suo genere a livello mondiale.

Al proprio interno, accanto all’esposizione di biciclette, accessori e abbigliamento e accanto ai test day, CosmoBike lancerà anche CosmoBike Mobility, Salone Europeo del Ciclismo Urbano, quattro giorni dedicati alla bicicletta come strumento di mobilità.

CosmoBike Mobility, un progetto sviluppato a quattro mani con bikeitalia.it, sarà il luogo dove i costruttori di ciclabilità urbana potranno confrontarsi con le migliori pratiche a livello mondiale sulla progettazione, realizzazione e comunicazione di nuove città a misura di ciclista.

Allo spazio espositivo, dove le aziende potranno presentare le proprie proposte di soluzioni infrastrutturali per città a misura di pedale, saranno affiancati dei workshop di formazione e di confronto rivolti ai professionisti del settore, alle strutture tecniche comunali, ai decision maker e ai cicloattivisti.

“In Italia, come nel resto d’Europa, sempre più persone utilizzano la bicicletta come principale mezzo di trasporto per le proprie attività quotidiane. All’aumentare nell’uso della bici, dichiara Paolo Pinzuti – ideatore e curatore del Salone – però, in molti casi non corrisponde un opportuno adeguamento delle politiche e infrastrutture della mobilità, molto spesso a causa di una scarsa conoscenza da parte dei decisori pubblici dello stato dell’arte su questa tematica. CosmoBike Mobility, Salone Europeo del Ciclismo Urbano nasce, quindi, con lo scopo di diffondere cultura e consapevolezza sulle buone pratiche della mobilità ciclistica, per incentivare l’uso della bici e per garantire maggiore sicurezza a tutti coloro che ogni giorno scelgono questo meraviglioso mezzo di trasporto”.

Ampio spazio sarà inoltre dedicato alle associazioni e ai cicloattivisti che avranno l’opportunità di presentare le azioni di maggiore impatto svolte nel corso del tempo e fare rete per rafforzare le proprie azioni di advocacy.

“Il mondo del ciclismo urbano si compone di migliaia di operatori che offrono prodotti e servizi innovativi ma che, in mancanza di spazi dedicati, non riescono a farsi conoscere da chi realmente decide che forma avranno le nostre città. CosmoBike Mobility si pone l’obiettivo di far incontrare domanda e offerta e di creare un appuntamento stabile e continuativo per questo mondo che è di fondamentale importanza per le città del terzo millennio.” Sostiene Paolo Coin, che insieme a Veronafiere organizza CosmoBike Show.

Il programma dei workshop, in fase di definizione, sarà reso noto nel corso delle prossime settimane, insieme a tante altre novità riguardanti la formula di CosmoBike Show.

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