Biciclette che hanno fatto la storia

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La bicicletta di Leonardo

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Dobbiamo risalire al foglio 133 del Tomo II del “Codice Atlantico” di Leonardo da Vinci per trovare il primo disegno di un mezzo che possiamo definire una bicicletta. Lo schizzo appare già completo di tutti gli elementi con i quali ci immaginiamo oggi una bici: pedali, catena e mozzi. Correva l’anno 1490.
È necessario notare che l’attribuzione a Leonardo di questo schizzo è controversa: secondo alcuni si tratta di un’aggiunta moderna.

Il velocipede (la bici del primo giro del mondo)

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Il velocipede, conosciuta come “la bici con la ruota grande”, si diffonde verso la metà dell’800, introducendo la grande novità del mozzo con pedali sulla ruota anteriore. Il velocipede è anche il mezzo con cui l’inglese Thomas Stevens, tra il 1884 e il 1886, porta a termine il primo giro del mondo in bici della storia.

La Safety bicycle

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I due Inglesi Sutton e Starley fondano nel 1877 una casa costruttrice di mezzi meccanici dal nome Rover che poi immetterà sul mercato nel 1880 la Rover Safety, in tutto molto simile alle bici di oggi, ulteriormente migliorata nel 1885 con la trasmissione a catena e il ridimensionamento delle ruote.

La prima bici a motore

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Nel 1867 Sylvester H. Roper produce la prima versione del suo velocipede a vapore. Il sellino fungeva da serbatoio per l’acqua, e la caldaia si trovava fra le gambe del ciclista, al posto dei pedali. Nel 1896, all’età di 73 anni, Roper decide di testare il suo velocipede a vapore in un circuito usato da ciclisti in sella a bici normali. Cercando di andare ancora più veloce però il suo velocipede scoda lungo il rettilineo, Roper viene sbalzato fuori dal tracciato e nella caduta perde la vita.

La bici del primo Giro d’Italia

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E’ una bici Atala quella su cui Luigi Ganna nel 1909 conquista il primo Giro d’Italia della storia. Alla prima edizione della “Corsa Rosa” partecipano 127 corridori e solo 49 riescono a concluderla.

La bici del primo Tour de France

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Nel 1903 Maurice Garin vince la prima edizione del Tour de France su una Française Diamant, una bici di 15 chili con solo due marce. Al Giro come al Tour, in quegli anni, i ciclisti per cambiare marcia dovevano rimuovere la ruota posteriore e posizionare la catena sull’altro pignone. Dei 60 che iniziano la gara da Parigi, solo 21 completeranno l’intero percorso di 2.414 chilometri.

Le biciclette dei bunker antiaerei

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In tempo di guerra e bombardamenti, le pedalate di queste particolari biciclette, più simili in realtà a delle cyclette, azionavano nei momenti di black–out totale i sistemi di areazione e ventilazione garantendo aria pulita da respirare.

La bici del giro del mondo di Valentino Rolando e Adriano Sada

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Nel 1956 Valentino Rolando e Adriano Sada partono da Torino per un giro del mondo in bicicletta, sono i primi italiani a cimentarsi in un viaggio simile. Impiegano due anni, dopo avventure e vicissitudini. Valentino Rolando custodisce ancora appeso ad una parete di casa sua il telaio di quella Frejus che lo accompagnò in giro per il mondo.

Le biciclette dei provos e il primo bike sharing

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Fra il 1965 e il 1967, il movimento olandese Provos mette in atto una serie di azioni dimostrative volte a criticare il consumismo e a diffondere una maggiore attenzione ai temi dell’ambiente. Tra queste il White Bicycle Plan (programma delle biciclette bianche), ideato da Luud Schimmelpennink, per cui delle normali bici, dipinte di bianco, venivano lasciate in giro per Amsterdam a disposizione di chiunque.
Il White bicycle Plan può considerarsi il primo modello di bike sharing della storia.

Commenti

  1. Avatar MINO_73 ha detto:

    Dimenticare la Graziella e la Saltafoss è IMPERDONABILE!!! :O

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