In Olanda niente obbligo di ciclabili per i “ciclisti veloci”

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In Olanda si è appena concluso un esperimento che ha consentito ai ciclisti più veloci di pedalare in carreggiata anziché sulla pista ciclabile. La prova, accompagnata dall’introduzione di una segnaletica dedicata, è durata una settimana e ha consentito a chi si muove in bici ad una velocità prossima o superiore ai 30 km/h di pedalare sulle strade normali, sia fuori che dentro il centro urbano.

La sperimentazione è stata accuratamente monitorata ed è emerso che i ciclisti veloci sulle piste ciclabili sono diminuiti per tre quarti. Allo stesso tempo, è aumentata la presenza di ciclisti sulla carreggiata principale di 6 volte, fenomeno concentrato in particolare all’interno dei centri urbani, dove i ciclisti evidentemente si sentono più sicuri. Invariata, invece, la media oraria di percorrenza delle piste ciclabili prese in considerazione, di 18 km/h.

L’esigenza di questo test nasce dalla crescente velocità media di percorrenza sulle piste ciclabili olandesi, dovuta ad una maggiore presenza di ciclisti veloci e soprattutto di bici elettriche, fattore che sta inducendo le amministrazioni locali a studiare gli effetti di una eventuale separazione dei flussi di ciclisti veloci da quelli più lenti.

Per altri motivi, in particolare per la cattiva condizione in cui versano molte delle (poche) piste ciclabili italiane, anche nel nostro paese, nell’ambito della prossima revisione del codice della strada, si starebbe pensando di eliminare l’attuale voce che obbliga i ciclisti a pedalare su pista ciclabile qualora sia presente.

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