In bicicletta a Santiago de Compostela – Parte 2

Venerdì 30 maggio – Vallon-Pont-d’Arc – Bagnol-Les-Bain

Ancora un po’ di pianura, questa mattina, prima di avvicinarci al Parco Nazionale des Chevennes.
Prima di arrivare a Les Vans saliamo una collina che ci regala panorami veramente belli e lussureggianti.
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Siamo scesi di quota e le temperature si sono alzate: si sta proprio bene, le mattine fresche e i pomeriggi caldi, ma non afosi.
A Les-Vans facciamo provviste, prima di affrontare la salita che ci porterà nella Forét Demaniale-Du-Mas-de-l’Ayre con relativo colle a 846 m s.l.m. Poi un bel discesone fino a Villefort.
Nel pomeriggio pedaliamo lungo l’incantevole lago di Villefort, prima di affrontare la dolce salita che porta al Col-des-Tribes a 1130 m s.l.m.
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Pensiamo di arrivare fino a Mende, dista 30 km: dovrebbe essere quasi tutta discesa.
Giunti a Bagnols-les-Bains troviamo campeggio e market e quindi decidiamo di anticipare la sosta per la notte. Il campeggio è dotato di barbecue che è a disposizione dei campeggiatori; quindi ci compriamo due belle bistecche e ci prepariamo una cena succulenta.
Percorsi 94,7 km, pedalato ore 6:53

Sabato 31 maggio – Bagnol-Les-Bain – Rodez

Riprendiamo la discesa lasciata il giorno prima e arriviamo a Mende incontrando solo una breve salita. Continuiamo a fiancheggiare il fiume Lot, quindi l’andamento è sempre leggermente in discesa. Percorriamo diversi chilometri della N 88.
A un certo punto vediamo dei cartelli che ci fanno intuire che la strada proseguirà solo per le auto; in effetti si innesta in autostrada, quindi prendiamo l’unica deviazione disponibile: le indicazioni non sono chiare, ma alla fine troviamo i riferimenti giusti.
Andiamo sempre verso ovest e abbiamo sempre un po’ di vento contro, in pratica dall’inizio del viaggio.
Ora la strada non costeggia più il fiume e ricominciano le colline; attraversiamo bellissimi paesi, come St-Laurent-d’Olt e, successivamente, nella valle di Lenne per la D 45 scorgiamo il castello di Galinieres: sembra uscito da una favola.
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Non trovando campeggi siamo costretti a proseguire per altri 25 km fino a Rodez, che è appollaiata su una collina; il campeggio è giù, vicino al torrente, quindi, una volta sistemati per procurarci la cena, guarda caso Cesare è senza energie: mi tocca affrontare due poderose salite all’andata e altrettante al ritorno, ma per fortuna è l’ultima volta che si verifica questa necessità.
Percorsi 132 km e pedalato per ore 7:16. Risulterà la tappa più lunga del giro e in 6 giorni abbiamo percorso più di 600 km.

Domenica 1 giugno – Rodez – Saint-Jean-Delnous

Avendo pedalato per 6 giorni ed essendo in buona media, decidiamo di concederci una tappa più breve, anche perché le tende sono bagnate: aspettiamo che il sole asciughi tutto prima di fare i bagagli. Poi andiamo a fare qualche foto alla chiesa.
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Uscendo dalla città incappiamo nuovamente in una strada per sole autovetture.
Grazie ad un ciclista che transitava sulla parallela riusciamo a metterci sulla strada giusta: questa volta non avevamo neppure visto il cartello.
E’ domenica e pochi chilometri dopo Rodez troviamo un centro commerciale con market aperto e facciamo provviste per tutto il giorno.
Dopo il bivio fra la D888 e la D 911 seguendo le indicazioni per Cassagnes-Beghonès imbocchiamo una discesa che sembra non finire più.
Dopo il pranzo e una bella salita arriviamo a Requista, dove c’è la festa del montone. Lì ci danno indicazioni di un campeggio situato in una fattoria; dopo un po’ di girovagare e altre richieste di informazioni troviamo finalmente questa fattoria, gestita da un gentilissimo signore anziano che ci accoglie nel campeggio dove siamo unici ospiti con altre due persone.
Approfittiamo del sole ancora alto per fare il bucato e stendere i panni al sole.
Questo è il campeggio più economico di tutto il viaggio: 3,00€ per la piazzola e 2,50€ a testa per un totale di 8,00€, lavatrice compresa.
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Lunedì 2 giugno – Saint-Jean-Delnous – Montech

Anche oggi la strada comincia con prevalenza di discesa, anche se non manca qualche tratto di vigorosa salita: la media è ottima, intorno a 20 km/h.
In prima mattina arriviamo ad Albi, una bella cittadina costruita attorno alla cattedrale che degrada fino al fiume Tarn.
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La cattedrale di Albi è davvero imponente, è uno dei più grandi edifici al mondo costruito solo in mattoni.
All’interno della cattedrale riusciamo finalmente a ottenere un timbro, che impreziosisce la nostra credenziale.
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Uscendo dalla città fatichiamo un po’ a individuare la pista ciclabile che costeggia l’autostrada. Abbiamo superato da poco Gaillac, sempre in leggera discesa, quando ci fermiamo per il pranzo vicino ad un cimitero: come dice Cesare, nei cimiteri trovi sempre l’acqua!
Avendo deciso di passare lontano da Toulouse proseguiamo verso Montauban; purtroppo ci tocca qualche collina, diversamente avremmo proseguito in pianura.
A Montauban avremmo voluto fermarci, ma dobbiamo proseguire per altri 15 km prima di trovare il campeggio a Montech: è molto grande e ben curato, con uno stagno pieno di rane gracidanti, ma il personale alla reception è piuttosto perditempo.
Percorsi 127 km,pedalato ore 6:48

Martedì 3 giugno – Montech – Mirande

Questa zona della Francia è quasi pianeggiante: anche la quota è modesta, intorno ai 200 m s.l.m. Seguiamo la D 928, che con lunghi rettilinei leggermente ondulati ci porta verso Auch. A Mauvezin ci fermiamo a fare acquisti.
Quando la D 928 si innesta nella N 124 siamo costretti a prendere strade minori praticamente deserte in mezzo alla campagna, che con maggiori ondulazioni ci consentono di aggirare Auch.
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Il tempo si è un po’ guastato e sembra che debba piovere da un momento all’altro. Verso le 16:00 arriviamo a Mirande e troviamo un bellissimo campeggio, molto grande, con l’erba ben tagliata e i germani reali che girano liberi.
Il gestore ci conferma che per la mattina seguente è prevista pioggia e solo nel pomeriggio ci sarà qualche miglioramento.
Percorsi 103 km, pedalato ore 6:06
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Mercoledì 4 giugno – Mirande – Lanne

Quando ci alziamo non piove ancora; la nostra speranza è di sfuggire alla pioggia, ma mentre prepariamo i bagagli puntualmente arriva. Per fortuna non piove forte, così riusciamo a completare l’operazione e ci mettiamo in viaggio.
Arrivati a Rabastens-de-Bigorre decidiamo di passare per Tarbes, anche se avremmo potuto raggiungere direttamente Pau risparmiando un po’ di chilometri e di tempo.
Percorriamo i 17 km di rettilineo pianeggiante che ci separano da Tarbes per metà sotto la pioggia.
All’ente turistico di Tarbes ci indicano un campeggio a Lanne, a mezza strada per Lourdes. A Tarbes poi mi compro una macchina fotografica, la mia non riesco più a caricarla.

Proseguiamo tra paesini e paesotti alla ricerca dell’unico campeggio della zona, sempre con tempo incerto e minaccia di pioggia, anche se nel pomeriggio era previsto un miglioramento.
Nel campeggio di Lanne dobbiamo montare la tenda su un prato con l’erba alta e bagnata. Siamo inumiditi dentro e fuori e fa anche un po’ frescolino. Utilizziamo la macchina per asciugare la biancheria, ma non risolve tanto i nostri problemi.
Oggi niente fotografie, la macchina vecchia è scarica, quella nuova non è ancora pronta.
Percorsi 66 km, pedalato ore 4:30

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