Inserita la Ciclovia dell’Acquedotto nella legge di stabilità

Non solo GRAB, Ciclovia del Sole, e VenTo: la Camera dei Deputati ha approvato nel pomeriggio di ieri l’inserimento della Ciclovia dell’Acquedotto Pugliese tra i progetti a priorità nazionale che dovranno essere finanziati con la legge di stabilità 2016.

Uno scorcio del pezzo attualmente realizzato della Ciclovia dell'Acquedotto

Uno scorcio del tratto già realizzato della Ciclovia dell’Acquedotto

A darne conferma è stato, a mezzo twitter, lo stesso ministro dei trasporti, Graziano Delrio

L’inserimento è avvenuto dopo la presentazione di un doppio emendamento a prima firma del deputato PD Salvatore Capone e del deputato M5S Diego De Lorenzis che hanno immediatamente recepito la richiesta della nostra testata e del Coordinamento dal Basso per la Ciclovia dell’Acquedotto di inserire anche un progetto del Sud Italia tra le ciclovie da ritenere di interesse nazionale.

L’emendamento è stato approvato con 421 voti favorevoli e un solo voto contrario.

Nella giornata di venerdì scorso l’hashtag #mancailsud volto a evidenziare questa mancanza era rimasto per diverse ore tra i temi maggiormente discussi su twitter (trendtopic) dove ha scatenato profondi battibecchi e ondate di indignazione nella community di cinguettatori.

“Per la prima volta lo Stato investe sulla bicicletta – ha dichiarato Paolo Gandolfi, consulente per la ciclabilità del MIT. – Una novità assoluta, un buon inizio. Nella legge di stabilità 91 milioni di Euro per ciclovie turistiche, velostazioni presso le stazioni ferroviarie e zone trenta nelle città. Voglio sottolineare soprattutto questi due aspetti, nascosti dalla rincorsa ai progetti per le ciclovie, tra cui la ciclovia del Sole, Vento, Grab, Acquedotto pugliese e altre che si aggiungeranno. La bicicletta deve essere il mezzo principale con cui si muovono le nostre città, la sicurezza e l’interscambio col trasporto pubblico sono fondamentali e nella legge di stabilità ci sono per la prima volta i soldi per cambiare il modo di muoversi nelle città italiane.”

Per sapere come saranno spartiti i 94 milioni di euro che la legge di stabilità prevede per il finanziamento delle 4 ciclovie, occorrerà aspettare il decreto attuativo che è atteso entro la prossima primavera.

Commenti

  1. Avatar Tina De Stefani Bertizzolo ha detto:

    sono lieta di questa notizia il problema è che i fondi sono i medesimi e, al solito, si cominceranno opere che non saranno terminate, il solo progetto VENTO è valutato in 80 ml nel 2011. Diventa difficile sperare in ciclabili di interesse europeo

  2. Avatar Attilio Pellarini ha detto:

    E’ finalmente una buona notizia.
    La ciclovia dell’Acquedotto Pugliese, come ci hanno fatto vedere gli amici FIAB, potrà utilizzare una gran parte del tracciato esistente a servizio della manutenzione dell’antica struttura. Io anni fa con gli amici di FIAB Mesagne ne ho percorso un lungo tratto e ricordo luoghi, paesaggi e gente, nazionale ed estera, incontrata con grande nostalgia e mi sono riproposto di tornare a pedalarci al più presto.
    Spero che tutta le FIAB pugliesi riescano a coordinarsi per controllare che i lavori di attuazione della ciclo pista vengano fatti:
    # bene e con la massima qualità,
    # rispettando l’ambiente ed il suolo (non asfalto!!),
    # con costi reali senza bisogno dell’intervento di commissariamenti !!
    # 91 milioni di € per le ciclovie previste dalla legge di stabilità sono tanti e le strutture devono essere pensate per la bicicletta turistica e non per il Giro d’Italia (anche se ultimamente pure con le ruote sottili pezzi di STERRATO li hanno fatti e con successo).

    1. Avatar pinna ha detto:

      ciao attilio sono anch’io come te molto felice che si realizzino queste piste ciclabili ma divergo da te xo’ sul fatto di farle sterrate anziche’ d’asfalto.Sono convinto, anzi convintissimo che non e’ una striscia di asfalto larga 2-3 metri e lunga anche 500-600 km (come x la vento) anche fosse al centro di una foresta che inquina questo mondo.
      L’inquinamento che ci uccide quotidianamento non e’ questo….xo’ la striscia d’asfalto permetterebbe a tutti (e con tutti intendo sia i bimbi di 3-4 anni agli anziani di 75-80 o anche 85 anni) di poter pedalare e godere del beneficio del movimento unito alle bellezze naturali senza pericoli di equilibrio precario dovuto a del brecciolino o al “pericolo” di pozzanghere da evitare dopo periodi di pioggia o semplici acquazzoni.
      Questo comunque rimane il mio pensiero frutto dell’esperienza fatta pedalando fra la folla nelle piste ciclopedonali asfaltate di sanremo(40km) o lago di varese(30km) o della valbrembana(30km) ,della valtellina ecc ecc
      Al contrario invece quelle non asfaltate sono meno frequentate e se lo sono comunque piu’ da ciclisti o cicloturisti e meno da gente di ogni eta’ che vive nel tratto di ciclabile attraversato.
      ciao pensaci e…buone pedalate Pinna

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