Lombardia: Fiab e Legambiente insieme contro lo smog

Le immagini della cappa di smog che incombe sulla pianura padana hanno fatto il giro del web: i limiti di polveri sottili sono superati quasi ovunque in Lombardia, salvo rare eccezioni, ma i comuni non stanno gestendo l’emergenza smog in modo coordinato ed efficace. Per questo – a più di 30 giorni consecutivi di superamento dei limiti di pm10 in questo inizio di inverno – Legambiente e Fiab rilanciano l’allarme polveri sottili con un comunicato congiunto.

“Di fronte ad un Comune, quello di Milano, che prende provvedimenti seppur non risolutivi, la maggior parte delle amministrazioni della Città Metropolitana che fanno? Non firmano il Protocollo proposto dalla Città Metropolitana ‘Azioni per il miglioramento della qualità dell’aria e il contrasto all’inquinamento atmosferico locale’ proposto dalla Città Metropolitana nè adottato misure significative di contrasto allo smog. Sono solo 13, infatti, i comuni della Città Metropolitana ad aver sottoscritto il protocollo, aggiornato a novembre scorso proprio in vista di una possibile emergenza. E gli altri 120, cosa aspettano? Eppure il protocollo indica la via per affrontare l’emergenza se il Pm10 supera per 10 gg consecutivi il valore limite. Per non parlare poi della latitanza di Regione Lombardia”, denunciano Fiab e Legambiente.

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Secondo la presidente regionale di Legambiente Barbara Meggetto, la lotta allo smog dovrebbe marciare di pari passo con le misure per contrastare il cambiamento climatico, intraprendendo la strada indicata dall’accordo di Parigi: “Milano ha voluto dare un segnale, criticabile e tardivo, ma si tratta comunque di una discesa in campo; buttarla in caciara, mentre i cittadini continuano a respirare aria insalubre, è un atto di grave irresponsabilità, e significa non cogliere un’opportunità per intraprendere un sentiero virtuoso di riduzione degli inquinamenti, mobilitando investimenti sempre più necessari e urgenti che produrrebbero sia benefici per la salute che di riduzione delle emissioni climalteranti”.

La presidente di Fiab Onlus Giulietta Pagliaccio sottoscrive e rilancia: “Il silenzio delle amministrazioni dell’area metropolitana è imbarazzante ma peggio ancora è la povertà di idee e proposte per politiche sulla mobilità realmente sostenibile. Anche i termini utilizzati per descrivere la situazione sono irritanti: si continua a parlare di emergenza ma questa è tutt’altro che una situazione emergenziale. Questa è la norma delle nostre città e o si prende atto che occorre togliere auto private dalle strade o siamo destinati a soccombere. Chiediamo coraggio e determinazione nell’attuare da subito politiche per la promozione del trasporto pubblico e della mobilità ciclistica. Senza se e senza ma. Di pannicelli caldi ne abbiamo pieni i polmoni“.

Le due associazioni, unite nella battaglia contro lo smog, ritengono che solo prendendo coscienza della svolta epocale che stiamo vivendo si riusciranno a cambiare comportamenti e abitudini: “Intanto sarebbe buona cosa che le amministrazioni comunali metropolitane sottoscrivessero il protocollo di contrasto all’inquinamento”. Fiab e Legambiente intanto invitano i cittadini della Regione Lombardia a fare un gesto concreto: “Appendete alla finestra un lenzuolo bianco con la scritta NO ALLO SMOG”.

Commenti

  1. Avatar Riccardo Stray rider ha detto:

    Iniziamo a metterci in sella più di quelli che siamo. Che non siamo abbastanza. Via le scuse ed anche i domenicali in bdc ed in mtb adoperino la bici tutti i giorni. Che poi li sorpasso loro in coda in auto ed io in bici al lunedì (ma anche la domenica: nonostante loro non si fermino ai semafori come me li riacchiappo in breve anche senza 11 rapporti ed il solo 46/18: che si allenino di piu in settimana anche a rispettare il CdS ed a sganciare i look/SPD con i quali io vado anche a far la spesa)

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