Bike 2 Work Day, a Roma con BIISY

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Bike to work, che passione.Una giornata con iniziative ad hoc per promuovere gli spostamenti in bici nel tragitto casa-lavoro: giovedì 12 maggio torna il Bike 2 Work Day, evento per diffondere la cultura ciclistica in città. A Roma la manifestazione è organizzata dai Ciclomobilisti, che per l’occasione vogliono spronare “a tirar fuori dalle cantine, dai ripostigli e dalle soffitte le vostre bici per usarle insieme a noi per andare al lavoro, a scuola, all’università, a fare la spesa, all’ufficio postale, in banca, in un ideale gemellaggio con l’evento della San Francisco Bay”.

E per l’edizione di quest’anno del Bike 2 Work Day, a Roma c’è anche una novità per cercare i percorsi più bike-friendly: l’app BIISY, un trip-planner gratuito che consente di muoversi meglio in città sfruttando il trasporto intermodale (bici + trasporto pubblico + percorsi a piedi) e che durante il tragitto suggerisce anche i punti di interesse. BIISY inoltre aderisce e invita a partecipare i propri utenti all’ECC – European Cycling Challenge – la sfida europea dei ciclisti urbani in corso per tutto il mese di maggio: sono in competizione 52 città – di cui 11 italiane – e Roma è attualmente (11 maggio 2016, ndr) al quarto posto assoluto in classifica.

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Tra le varie iniziative organizzate per il Bike 2 Work Day, a Roma giovedì 12 maggio si terrà anche un convegno organizzato dall’ISPRA (istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) per promuovere la mobilità sostenibile: una giornata rivolta a chi è interessato a venire al lavoro in bicicletta, ai mobility manager degli enti pubblici, agli architetti e agli ingegneri. Anche a questo appuntamento sarà presente BIISY: nel corso della mattinata di studio saranno approfonditi diversi temi, tra cui quelli emersi dalle recenti novità normative del Collegato Ambientale e della circolare INAIL 14/2016: novità che rafforzano il riconoscimento della figura professionale del mobility manager e in particolare riferimento alla mobilità ciclistica comportano il riconoscimento dell’infortunio in itinere per la bicicletta come mezzo necessitato. Ne consegue la necessità che i dipendenti che si recano al lavoro in bicicletta e i  professionisti e loro collaboratori delle aziende e degli enti, che operano nel campo del mobility management siano a conoscenza e, nel caso dei mobility manager, possano informare le amministrazioni circa il contesto normativo e di mobilità urbana in cui inserire le loro proposte.

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