Via Emilia: 2.000 firme per la ciclabile

Due signore, Angela e Mara, sono le promotrici di una raccolta di firme per chiedere che la ciclabile esistente in via Emilia Levante, nel territorio di Imola, sia prolungata per raggiungere le zone limitrofe e per dare a chi pedala la possibilità di raggiungere il centro della città in sicurezza.

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Sono state raggiunte 2.000 firme per sollecitare l’Amministrazione Comunale di Imola a fare la sua parte, come sottolinea in una nota il capogruppo in Consiglio Comunale della lista civica “Insieme si vince” Nicolas Vacchi: “Sono state raccolte oltre 2.000 firme per ottenere meno di un km necessario per la sicurezza di giovani e anziani che si muovono in bici. Pertanto, come consigliere comunale di Imola, mi impegno a presentare un documento che verifichi se il bilancio comunale prevede questa opera pubblica di piccola entità oppure se fino ad oggi si è trattato di belle promesse. È ora di passare ai fatti per garantire la sicurezza civica anche su queste strade”.

Il prolungamento della ciclabile esistente (850 metri dall’Hotel Olimpia alla via Gratusa) è atteso da anni dalla popolazione e i fondi per la realizzazione dell’opera potrebbero essere attinti dai finanziamenti che il Comune di Imola ha ricevuto dalla Regione Emilia Romagna nell’ambito del piano d’azione ambientale-urbanistico. Al momento le zone della frazione di Zello, Tremonti, via Gratusa, fino alla discarica di Via Pediano non hanno una reale alternativa per raggiungere il centro della città, a meno che la distanza non venga percorsa in automobile.

Questa petizione – che come Bikeitalia speriamo possa avere esito positivo – chiede di mettere in sicurezza la strada realizzando circa un chilometro di ciclabile, dove ogni giorno tutti i cittadini delle zone periferiche che si spostano in bicicletta devono percorrere quel tratto che è molto pericoloso, come spiega il consigliere Vacchi: “La strada è chiaramente una fra le più pericolose: è percorsa ad alta velocità e presenta una grande curva spingente all’esterno, in salita. Esiste un pericoloso dislivello fra la carreggiata asfaltata e la banchina adiacente, sterrata, sconnessa e piena di buche. Il tratto di strada è utilizzato dai camion per il trasporto dei rifiuti da e verso la discarica imolese”. Senza una ciclabile questo tratto stradale è dunque veramente pericoloso e i cittadini-in-bicicletta di Zello sono isolati.

Questa opera di ricucitura ciclabile extraurbana rappresenta solo il tassello di un disegno che, sperabilmente, dovrebbe essere molto più ampio: la Ciclabile della Via Emilia, un’opera per far viaggiare in sicurezza i ciclisti lungo la principale via di comunicazione che attraversa l’Emilia Romagna. Lo scorso anno con una pedalata ad hoc alcuni soci della Fiab avevano attirato l’attenzione su questo percorso che ancora presenta tante criticità per poter essere pedalato in sicurezza.


banner-partecipaA proposito di progettazione e realizzazione di ciclabili, se ne parlerà anche a Verona dal 14 al 16 settembre 2016 a CosmoBike Mobility, la prima expo-conference in Europa dedicata alla ciclabilità urbana.

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