In bici per mappare la Ciclovia dell’Acquedotto Pugliese

Una settimana in sella per esplorare il tracciato della Ciclovia dell’Acquedotto Pugliese, dopo il primo viaggio pionieristico dell’estate 2015 torna quest’anno con partenza il 27 agosto da Caposele. La pedalata di 15 cicloescursionisti si articolerà in sette tappe di circa 70 chilometri, ciascuna organizzata dalle diverse realtà locali e senza contributi pubblici, facendo tappa a Venosa, Castel del Monte, Cassano Murge, Locorotondo, Manduria, Lido Conchiglie (Sannicola) per giungere infine il 2 settembre a Santa Maria di Leuca (scarica il programma).

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L’iniziativa – autofinanziata dagli stessi partecipanti – è organizzata dal Coordinamento dal Basso per la Ciclovia dell’Acquedotto Pugliese, il comitato transregionale che sostiene e promuove il progetto avviato nel 2007 dalla Regione Puglia con l’obiettivo di rendere accessibile a cicloturisti e camminatori la pista di servizio che corre lungo il Canale Principale dell’Acquedotto Pugliese, potenzialmente una delle più lunghe greenway d’Europa con i suoi oltre 230 chilometri di percorso protetto già esistente.

Ad oggi il Coordinamento conta oltre 65 associazioni e 25 imprese, ma continuiamo a ricevere adesioni e anche molte richieste di collaborazione da Comuni, Gal, Enti Parco. La cicloesplorazione di quest’anno per noi sarà insieme assemblea itinerante e occasione di incontro con gli amministratori” afferma Cosimo Chiffi, portavoce del Coordinamento dal Basso, “questo in aggiunta al nostro cantiere, già avviato da qualche mese, attraverso il quale stiamo verificando il tracciato anche su strade alternative, in attesa che il percorso ciclabile venga completato. Per noi la ciclovia esiste già e il flusso di cicloturisti è già cominciato”.

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Prosegue quindi la costruzione dal basso dell’itinerario possibile, ciclabile e narrativo, dell’Acquedotto Pugliese. Un viaggio che servirà a definire il roadbook partecipato della ciclovia e che lancerà anche una serie di piccoli racconti sulla risorsa acqua e sulle vicende storiche che portarono alla realizzazione dell’acquedotto, due elementi caratterizzanti della ciclovia. L’edizione di quest’anno è dedicata a Camillo Rosalba, l’ingegnere salernitano primo ideatore e progettista dell’acquedotto la cui intuizione però venne inizialmente considerata utopistica e del tutto ignorata dai politici dell’epoca.

La Ciclovia dell’Acquedotto Pugliese è uno dei 4 percorsi cicloturistici prioritari per l’Italia, unico nel Mezzogiorno, per il quale lo scorso 27 luglio è stato firmato il protocollo d’intesa fra i Ministeri delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) e dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo (MIBACT) e le Regioni Puglia (capofila), Campania e Basilicata, cui spetterà la realizzazione dell’opera.

Secondo la tabella di marcia ministeriale, nel 2017 dovranno essere sottoscritti gli accordi di programma con gli enti locali interessati dal percorso, avviate le gare e aperti i primi cantieri che si dovranno chiudere entro il 2018. Cantieri che nel caso della ciclovia del Sud sono già aperti in Valle d’Itria e in Salento: ai 10 km già inaugurati nel 2014 se ne aggiungeranno presto altri 10 km fino a Villa Castelli (BR) mentre sono in via di realizzazione 38 km tra Salice Salentino, Nardò e Galatone (LE).

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Al termine del viaggio, a Santa Maria di Leuca, il 2 settembre i cicloesploratori saranno salutati dall’accensione straordinaria della Cascata Monumentale dell’Acquedotto Pugliese, un’opera realizzata per celebrare l’arrivo dell’acqua potabile nel Salento. Qui si svolgerà anche un incontro con amministratori locali e regionali, fra cui l’assessore al Turismo Loredana Capone, esponenti di Acquedotto Pugliese SpA e operatori turistici.

Oltre alla mappatura di ponti canale, impianti di sollevamento e serbatoi pensili, tutte importanti opere di archeologia industriale, sono previsti incontri con gli abitanti dei luoghi, gli amministratori e gli aderenti al comitato, pedalando su alcuni tratti della pista di servizio temporaneamente aperta al transito delle bici grazie alla collaborazione e al supporto tecnico di Acquedotto Pugliese SpA. L’azienda idrica è infatti da sempre al fianco del Coordinamento dal Basso ed anche il nuovo management, a partire dal presidente Nicola De Sanctis, crede nel progetto della ciclovia come ulteriore occasione di sviluppo per le comunità e i territori serviti.

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Parallelamente, oltre a testare servizi e strutture ricettive adatte ad ospitare i cicloturisti, saranno individuati i beni monumentali e paesaggistici più importanti che diventeranno gli attrattori della ciclovia nei diversi territori: la Ciclovia dell’Acquedotto Pugliese, infatti, è una lunga cavalcata nell’Italia interna del Sud, con i suoi straordinari paesaggi naturali, molti dei quali ancora incontaminati. L’Alta Irpinia, il Vulture, l’Alta Murgia, la Valle d’Itria, la Terra d’Arneo e il Basso Salento sono le aree che il percorso attraversa, ognuna con i suoi colori e le sue peculiarità.

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