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UCI: nuovo via libera ai freni a disco per bici da corsa

“Io ti amo, poi ti odio, poi ti amo, poi ti odio e poi ti apprezzo” cantavano Elio e le storie tese, a proposito della discomusic. La stessa cosa sembra provarla UCI (l’Unione Internazionale del Ciclismo) nei confronti dei freni a disco. Dopo un’iniziale chiusura totale all’applicazione dei freni a disco sulle bici da corsa, nel 2015 si è cominciato a intravedere uno spiraglio, che ha permesso a qualche squadra di testare la nuova tecnologia solo su una bicicletta per team.

Il risultato positivo del test ha fatto sì che nel 2016 l’Uci concedesse il via libera ufficiale all’applicazione del nuovo sistema anche sulle bici dei pro. Alla prima grande classica, la Paris-Roubaix, il ciclista spagnolo Ventoso è rimasto coinvolto in una caduta che gli ha provocato una lesione muscolare. Il taglio, profondo e davvero impressionante (la foto è stata pubblicata su Facebook), e la pubblicazione di una lettera da parte dello stesso corridore, hanno fatto sì che l’UCI bloccasse nuovamente la sperimentazione.

Una decisione che ha diviso gli appassionati tra sostenitori e denigratori del nuovo sistema: i dischi, nonostante la loro comprovata efficacia, sono stati additati come il pericolo vero per i corridori, che non possono mettere a repentaglio la loro incolumità. Tutto questo mentre gli stessi pro rider si trovano a gareggiare in posti allucinanti (leggasi Dubai, con temperature di 42° all’ombra), tra moto e auto che possono investirli e scendono a 80 km/h su bici che pesano sì e no 6,8 kg.

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Ora un nuovo colpo di scena: è di questi giorni la notizia che l’Uci ha riaperto “l’affaire” freni a disco, dando il via a una nuova sperimentazione sulle bici da corsa a partire da gennaio 2017. I rotori dovranno essere smussati e non avere alcun bordo tagliente o spigolo vivo. Inoltre dovranno essere protetti con dei carter appositi (realizzati anche tramite la stampa 3D), che proteggano in caso di caduta.

Insomma, l’UCI continua ad “amare, poi odiare, poi amare, poi odiare poi apprezzare” i freni a disco sulle bici da corsa. Ora bisognerà attendere i prossimi sviluppi, che vedremo già dalle classiche del Nord del 2017, che apriranno la nuova stagione. Sarà interessante vedere la risposta dei pro rider e dei team, se sapranno accettare la presenza di due carter sulle loro bici, che andrebbero ad aumentare il peso totale del mezzo. Inoltre sarà da valutare anche la gestione di questi carter da parte dei meccanici, se potranno mantenere inalterati i tempi del cambio ruota.

Chissà quale sarà la prossima mossa dell’UCI ma a furia di cambi di idea andrà a finire che i mitici Elio e le storie tese una canzone su questa telenovela finiranno per farla davvero.

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