Viviamo tempi difficili, tempi di relativismo e revisionismo, tempi in cui chiunque si sente in diritto di dubitare dell’opinione di chiunque altro e anche i fatti non sembrano più ostinati come un tempo. Ma quando si parla di ciclismo, nessuno si può permettere di dubitare che Eddy Merckx sia stato il più forte di tutti e di tutti i tempi. Prima e dopo di lui ci sono stati grandi campioni in grado di scaldare le corse e il cuore dei tifosi, ma sta di fatto che nessuno mai è riuscito a inanellare così tanti record personali, un elenco che fa quasi paura a leggerlo: Édouard Louis Joseph Merckx ha vinto 11 grandi giri, 4 campionati del mondo in linea, 32 classiche, 72 tappe nei grandi giri, 78 tappe in maglia rosa, 114 in maglia gialla e non ci vuole molto per capire perché lo chiamassero il cannibale.
La carriera di Eddy Merckx è stata uno scatto fulmineo: si presenta sul palcoscenico del ciclismo internazionale nel 1964 quando a soli 19 anni si laurea campione del mondo e finisce a soli 32 anni, il 18 maggio 1978, quando decise di ritirarsi per sempre dopo aver vinto la bellezza di 646 corse su 1800 disputate e scusate se è poco.
Il libro di Gregori ricorda quindi che se Merckx fu il corridore più forte di tutti, fu probabilmente anche il meno amato, forse perché troppo poco umano, una specie di terminator della bicicletta che ha come missione e passione quella di pestare forte sui pedali e vincere, vincere, vincere. Senza ritegno. E il pubblico gli riservò infatti scorrettezze e cattiverie: bottiglie lanciate al suo passaggio e strattoni nelle fughe in salita, in un periodo della storia del ciclismo in cui il corridore era da solo contro tutti. Forse per l’ultima volta.
“Merckx, il Figlio del Tuono”, edizioni 66thand2nd, è un volume che si legge con fluidità, consigliato a tutti coloro che vogliono conoscere il capitolo più grande e ingombrante della storia di questo sport bellissimo e maledetto e capire perché dopo Merckx il ciclismo non è mai stato più lo stesso.
Per chi si trova a Milano, Claudio Gregori presenterà il libro Venerdì 2 novembre alle ore 18:30 da Rossignoli, Corso Garibaldi 71.
Non mancate, perché non capita tutti i giorni di sentire le gesta di Achille raccontate direttamente dalla bocca di Omero.