In Australia ciclisti multati per oltre 1 milione

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Giro di vite contro i ciclisti sulle strade australiane: da quando l’amministrazione del Nuovo Galles del Sud ha aumentato l’importo delle multe e i controlli verso i pedalatori sono state fatte contravvenzioni per ben 1,33 milioni di dollari in soli 7 mesi. Una cifra molto alta, più che raddoppiata rispetto a quella raccolta per le stesse infrazioni nel corso dell’esercizio 2013-2014: il combinato disposto “più multe, più salate” ha portato a questo risultato. Lo scrive il quotidiano online The Courier Mail.

La sensazione, come sostiene anche Penny Sharpe – politica laburista e ministro-ombra dell’Ambiente – è che le multe danno un extra-gettito all’amministrazione: una mossa più per fare cassa che non per garantire maggiore sicurezza a chi pedala e sulle strade in generale. Infatti è indicativo notare come le multe per i ciclisti senza casco (in Australia il casco per chi pedala è obbligatorio, ndr) siano state 3.171 per un totale di oltre 1 milione di dollari, mentre al secondo posto l’infrazione “pedalare in modo pericoloso” ha interessato 1.711 persone per un totale di multe pari a 225.310 dollari.

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A fronte di questi importi, i 293 ciclisti fermati e multati per essere passati col rosso hanno pagato complessivamente 89.838 dollari: quindi anche se il governo del Nuovo Galles del Sud sostiene che l’aumento delle multe e il giro di vite sono stati portati avanti per migliorare la sicurezza di chi pedala, i dati statistici hanno mostrato qualcosa di diverso.

Una cosa che risulta evidente se si paragonano 1,3 milioni pagati dai ciclisti contro gli appena 4.857 dollari di multe emesse nei confronti degli automobilisti che non hanno rispettato la distanza di sicurezza nel sorpassare chi stava pedalando.

La signora Sharpe ha detto che: “Le multe hanno ben poco a che fare con il miglioramento della sicurezza per i ciclisti, perché se davvero fosse stato così ci sarebbe stato un intervento più equilibrato sul tema”. Misure draconiane che sembrano perseguire l’obiettivo di scoraggiare il ciclismo. L’aumento delle multe per i ciclisti si accompagna anche alla rimozione della pista ciclabile in College Street a Sydney per aumentare lo spazio della carreggiata destinato agli automobilisti.

A queste accuse il responsabile della viabilità del Nuovo Galles del Sud Duncan Gay ha risposto che i nuovi provvedimenti stanno funzionando: “Ho notato un comportamento meno rischioso sia da parte dei ciclisti che da parte degli automobilisti. Sono stato contento di vedere più ciclisti indossare il casco e più automobilisti lasciare la giusta distanza di sicurezza sorpassando chi pedala. Con queste multe non vogliamo fare cassa con i soldi dei ciclisti: questi cambiamenti li abbiamo studiati per migliorare la sicurezza stradale”.

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