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Emilia-Romagna: 25 milioni e una legge pro-bici

AGGIORNAMENTO: il 31 maggio 2017 l’Assemblea Legislativa dell’Emilia Romagna ha approvato all’unanimità questa legge.
legge Emilia Romagna

In Emilia-Romagna la percentuale di chi usa la bici (10%) è già più alta rispetto alla media nazionale (5%). Un progetto di legge approvato pochi giorni fa dalla Giunta regionale però dimostra che la Regione non si accontenta, e vuole raggiungere un traguardo ancora più alto. La legge dispone una serie di misure e facilitazioni per l’uso della bici, e stanzia un finanziamento di 10 milioni, che dovrebbero diventare 25 entro la fine del mandato dell’attuale Giunta.

Gli obiettivi della legge

Gli obiettivi posti dalla legge sono ben definiti:

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  • raddoppio della percentuale di spostamenti in bici e a piedi
  • dimezzamento entro il 2020 delle vittime della strada

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Gli strumenti

Per raggiungere questi obiettivi, vengono indicati una serie di strumenti:

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  • nuovi collegamenti tra le piste ciclabili esistenti
  • maggiore integrazione treno-bici
  • migliori servizi per i ciclisti, come noleggio bici, bike sharing e velostazioni; anche grazie al recupero di stazioni ferroviarie e case cantoniere;
  • una nuova pista ciclabile per ogni nuova strada realizzata: a questo proposito vengono abrogate le norme di una vecchia legge regionale del 1998 che prevedeva che le piste ciclabili potessero essere realizzate solo in adiacenza alle strade, e non anche su tracciati differenti; ci si chiede che senso avesse la vecchia norma.

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La base di partenza per la legge è un protocollo d’intesa per lo sviluppo della mobilità ciclopedonale realizzato nel 2015 in collaborazione con varie associazioni di settore (Fiab, Legambiente, Uisp, WWF).

I finanziamenti

Affinché gli strumenti possano funzionare, sono necessari dei soldi. La regione ha messo a disposizione 10 milioni di euro, presi dal Fondo di sviluppo e coesione. Potranno beneficiare di questi finanziamenti Enti Locali, agenzie per la mobilità e società di gestione nel campo dei trasporti. Gli enti e i soggetti inadempienti sulle misure per la ciclabilità però non potranno accedere ai fondi regionali. Entro la fine del mandato della Giunta i fondi dovrebbero raggiungere la cifra di 25 milioni di euro.

Di queste somme, 8 milioni dovrebbero andare alla Città metropolitana di Bologna e ai comuni con più di 50mila abitanti, per nuove piste ciclabili o misure di moderazione del traffico.
1,3 milioni sono stati assegnati alla Regione dal riparto nazionale del Piano per la progettazione di itinerari e piste ciclopedonali.
5 milioni in particolare verranno destinati alla Ciclovia del Sole, realizzando in particolare 31 km di pista ciclabile lungo il tracciato della ferrovia dismessa Bologna – Verona. Questa ci sembra la misura più interessante, per il fatto di inserirsi in un percorso di interesse nazionale.

Il comunicato stampa ricorda anche come dal 2000 ad oggi i chilometri di piste ciclabili nei comuni con più di 50mila abitanti siano passati da 400 a 1400; anche le zone 30 sono passate dai 20 km del 2000 agli attuali 400 km.

Qui trovate una presentazione in pdf che riassume i punti principali della legge.

Amici lettori dell’Emilia-Romagna, cosa pensate di questa legge? La situazione per chi si muove in bici è effettivamente migliorata dal 2000 ad oggi? Quali sarebbero gli interventi più urgenti? Commentate qui o sulla nostra pagina Facebook!

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