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Abbandono l’auto e mi compro una cargo bike

Sono state utilizzate per portare grossi carichi attraverso le nostre città durante il secolo scorso e soppiantate dall’arrivo della motorizzazione di massa. Non è raro scoprire la loro presenza nelle vecchie foto del ‘900 delle nostre città.
Non si trasportavano bambini o la spesa, per lo più erano usate come biciclette da lavoro. Venivano prodotte con il nome di furgoncini.

cargo bike bw

Esiste un fenomeno di ritorno di queste Cargo Bike, iniziato nei paesi del Nord Europa.
Simbolo di questa Rivoluzione è una mamma che negli anni Settanta decise di usare una vecchia Cargo Bike per spostarsi con i suoi bambini comodamente all’interno della comunità hippy di Copenhagen. Fu subito imitata, il nome della comunità è Christiania, dove ancora oggi si producono Cargo Bike, simbolo della città stessa.
old cargo bike

Nel Nord d’Europa hanno capito subito che una Cargo Bike può sostituire la macchina in città; niente bollo, niente assicurazione, non si paga il parcheggio, non cerca il parcheggio, niente multe, niente benzina, niente rate mensili, niente tagliando,ma con una capienza da monovolume. Inoltre entri nelle aree ztl, nei centri storici, nei cortili.

Sono forse questi i motivi, più la crisi, più la voglia di bicicletta che dilaga in questo momento storico, che hanno convinto un po’ di italiani a comprarsi una Cargo bike? Spesso acquistata per sostituire la seconda auto, altre volte in aggiunta alla bicicletta classica, per esigenze logistiche, magari dopo l’arrivo di un bebè, o due.

Ovviamente una bicicletta da carico costa parecchio di più rispetto ad una bicicletta tradizionale, ma il costo viene ammortizzato velocemente nel tempo.
La componentistica deve essere di qualità superiore rispetto ad una bicicletta classica visto che dovrà portare grossi pesi o bambini piccoli, i raggi sono rinforzati, i pneumatici dovranno resistere il più possibile alle forature, i freni devono essere di alta qualità, il telaio, a volte, equivale a due telai, sia per quanto riguarda il materiale utilizzato che la lavorazione e la verniciatura. A questo si deve aggiungere il costo dell’eventuale box porta carico, a volte costruito come un mobile vero e proprio e la capottina anti-pioggia che costa più di un cappotto. Per i carichi più pesanti c’è sempre la versione con pedalata assistita. Non è una bicicletta da ammirare, è una bicicletta che dovrà superare prove estreme ed dovrà uscirne indenne.

madsen-cargo bike

La Cargo Bike unisce il bello della bicicletta e il bello dell’automobile. La bicicletta è autosufficienza, indipendenza e la libertà di non avere molta spesa di mantenimento, meccanica semplice, nessuna tassa. Il bello della bicicletta unito al il bello dell’automobile: il bagagliaio!

Ma dove sono tutti questi Cargo Bikers? sono ancora pochi, ma il numero è in rapida ascesa, fino qualche anno fa erano quasi inesistenti. C’è un gruppo Facebook  che li unisce con tanto di mappatura dove le Cargo Bike sono suddivise per genere.

triobike

Io ne posseggo una. Tre anni fa le persone mi fermavano e mi chiedevano se l’avessi fatta io quella cosa, oggi sanno che è una cargo bike e, a volte, riconoscono pure il modello. La Cargo Rivoluzione è iniziata anche in Italia e questa mi sembra un’ottima notizia per questo paese che, mai come altri, ha tanto bisogno di una nuova mobilità.

Vado in Cargo Bike per Milano e non sono Olandese, sono italiana non ho vissuto all’estero, non sono fidanzata con un Danese, come dimostra la storia le Cargo Bike sono anche italiane. Sono sicura che cercando bene in qualche magazzino di una delle nostre fabbriche di biciclette una dima di furgoncino si potrebbe ancora trovare.

L’ ultima scusa per non usare la bicicletta è che questa non dà la possibilità di trasportare oggetti troppo ingombranti, adesso sapete che esiste la soluzione.

Seguirò per Voi la Cargo Rivoluzione passo per passo, con un occhio attento a quello che sta succedendo in Italia. Le Cargo Bike si stanno evolvendo, sono sempre più leggere, più maneggevoli e stanno vivendo un boom di sperimentazione. Sarà divertente raccontarvelo.

Antonella Pesentova – Fridabike Designer

Commenti

  1. Avatar Giordana ha detto:

    Ciao io sono cresciuta in svizzera e la ci sono sempre stati io amo queste cargo bike mi ricordo ke una mamma della mia amica avevano una di queste ke faceva sedere anke persone adulte fino ad un certo peso posso chiedere se conoscete un azienda ke questi modelli con questi vestono da poder far sedere anke bambini grandi

  2. Avatar antonella ha detto:

    Ciao Ale, se avrai pazienza usciranno degli articoli su bikeitalia in cui cercherò di di aiutare chi si vuole costruire da solo una Cargo Bike o chi non sapesse dove comprarla in Italia. Ti consiglio da subito di dare un’occhiata ad un gruppo Facebook che si occupa proprio di questo, ci si scambia informazioni riguardo alle Cargo Bike, se vuoi comprare o costruirtela da solo o se hai semplici curiosità troverai qualcuno che ti aiuterà. Penso che lì troverai tutte le risposte alle tue domande:
    https://www.facebook.com/groups/CargoBikersItalia/
    Se no scrivimi [email protected]

  3. Avatar Ale ha detto:

    Ciao Antonella. come posso mettermi in contatto con te per domande, curiosità, consigli su come progettare, realizzare, o semplicemente acquistare una cargo bike che risponda alle mie esigenze?
    ciao e grazie
    a.

  4. grande antonella! basta co’ ‘sti furgoni, dateci i furgoncini!

  5. Avatar carlo ha detto:

    wow…vivo in Olanda e la bakfiets qui e’ di gran lunga il modo migliore di portare in giro la prole! seguiro’ con piacere la cargo revolution in italia…

  6. Avatar lgsp ha detto:

    Interessatissimo! Seguirò volentieri la serie

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