Mobilità

Bike to Work, trasportare le proprie cose in bici

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Dopo aver visto insieme come superare gli impedimenti mentali e trovare le giuste motivazioni per utilizzare la bicicletta per i propri spostamenti quotidiani, ora passiamo dalla teoria alla pratica, vedendo come risolvere il primo problema logistico: il trasporto degli oggetti personali.

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Nella foto qui sopra potete osservare la quantità di oggetti che quotidianamente porto con me al lavoro. Il pranzo da scaldare (la cosiddetta schiscetta), tre porzioni di frutta, le posate, intimo di ricambio, una maglietta, un maglione, i documenti. A tutto questo si va ad aggiungere il “necessaire” tecnico per affrontare gli inconvenienti in itinere. Queste cose hanno bisogno di spazio per poter essere stipate con cura e poter essere trasportate durante il tragitto in bicicletta. Esistono numerose possibilità per affrontare la questione e in questo articolo le vedremo una per una, valutandone vantaggi e svantaggi e cercando capire quali sia la tipologia migliore per ciascuno di noi.

Zaino

fonte: bikerumor.com
fonte: bikerumor.com


Si tratta del classico zainetto scolastico o da passeggio che tutti abbiamo posseduto. Un oggetto semplice e di facile reperibilità, non serve andare in negozi specializzati o passare ore a spulciare i siti di e-commerce per trovarlo. Vediamone insieme le caratteristiche:
Investimento: acquistare uno zaino non è una spesa eccessiva, in commercio ne esistono di ogni tipo, foggia e colore e dai prezzi molto variegati;
Vantaggi: lo zaino è comodo perché è svincolato dalla bicicletta, per cui è facile avere sempre con sé le proprie cose. Alcuni modelli offrono parecchi litri di capacità;
Svantaggi: proprio per il fatto di essere svincolato dalla bici ma vincolato alle nostre spalle, lo zaino può essere una buona soluzione per tragitti brevi ma per percorrenze più lunghe di 5km può rivelarsi molto scomodo. Le cinghie pesano sulle spalle, il fondo batte sui lombari, la schiena suda molto per la mancanza di aerazione, inoltre di solito non sono impermeabili (a meno di non usare uno zaino da trekking, che però sconsiglio). Durante le salite porta a arretrare il baricentro verso la ruota posteriore, aumentando la sensazione di fatica e la resistenza al rotolamento dello pneumatico;
Target: ciclisti che percorrono brevi distanze o che si fermano spesso e hanno bisogno di avere le proprie cose sempre con sé.

Messenger bag

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La messenger bar è una borsa a tracolla ispirata a quelle utilizzate dai bike messenger statunitensi (newyorkesi in particolare). E’ una borsa leggera ma con una parete rigida che va contatto con la schiena, per aumentare il comfort. A volte la borsa è dotata di spallacci particolari che permettono di trasformarla in uno zaino.
Investimento: il costo non è eccessivo, ovviamente dipende da modello, capienza e qualità dei materiali e finiture e di solito può variare tra i 60 e i 100€;
Vantaggi: essendo strutturata come una classica borsa a tracolla, è molto facile organizzare le proprie cose, poiché dotata di numerosi scomparti. Inoltre gli spallacci sono imbottiti, la parte a contatto con la schiena è rigida e spesso alveolata per far sfogare il sudore ed è impermeabile. E’ un’ottima soluzione per chi deve portare con sé anche il computer portatile;
Svantaggi: se usata a tracolla può sbilanciare durante la pedalata, oltre a pesare solo da un lato. Essendo comunque vincolata al ciclista, il contatto provoca sudorazione;
Target: ciclisti da brevi percorrenze, che hanno bisogno di organizzare al meglio le proprie cose e devono portare con sé computer portatili o tablet.

Borsa da sottosella

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Una borsa da sottosella di solito è pensata per riporre il necessarie per risolvere i problemi tecnici durante il tragitto, come la rottura della catena o una foratura e per questo i litri di volume a disposizione sono insufficienti per chi desidera di portare altri oggetti con sé.
Investimento: il costo è decisamente abbordabile, a volte minore di due cifre;
Vantaggi: sono leggere, si possono montare su qualsiasi tipo di sella e sono impermeabili. Alcuni modelli sono dotati di aggancio per la luce posteriore;
Svantaggi: il volume disponibile è molto ridotto;
Target: ciclisti che percorrono pochi chilometri e non hanno esigenze di trasporto di oggetti personali tranne i ricambi e gli attrezzi per risolvere i problemi meccanici.

Borse da ciclismo urbano

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Sono borse pensate per il ciclismo urbano, che mantengono le medesime modalità di aggancio alla sella tipiche delle borse da sottosella, ma permettono di stipare molti più oggetti.
Investimento: queste borse non sono proprio a buon mercato. Una buona borsa da sella per ciclismo urbano, realizzata in cordura costa sulle 100€;
Vantaggi: sono borse capienti, si possono portare anche oggetti “massicci” senza problemi poiché il peso si scarica esclusivamente sulla bicicletta. Sono impermeabili e, essendo pensate per il ciclismo urbano, sono dotate di tasche laterali per contenere gli attrezzi e il materiale di ricambio, oltre al fatto che le chiusure sono facili da aprire anche con i guanti;
Svantaggi: queste borse sono pensate per essere montate su selle vintage, dotate di occhielli posteriori, per cui potrebbero non essere idonee per selle da corsa o da mtb. Inoltre alcune versioni con lacci in cuoio tendono a stirarsi con l’utilizzo, provocando problemi sulla chiusura, che diventa lenta. Bisogna poi valutare attentamente la luce disponibile tra sella e pneumatico, perché un eventuale contatto con quest’ultimo le danneggerebbe.
Target: ciclisti che percorrono tragitti di più di 5km, che devono portare con sé parecchi oggetti e molto pesanti o che hanno problemi alla schiena e per questo non possono utilizzare le soluzioni precedenti. Ottime per chi ha bici da corsa o mtb prive di predisposizione per portapacchi.

Portapacchi con borse laterali

fonte: goskyride.com
fonte: goskyride.com


I classici borsoni da cicloturismo. Sono composti da un portapacchi che viene fissato al telaio e da due borse laterali (più una centrale, se lo si desidera), che però sono amovibili;
Investimento: i modelli sono numerosi e molto diversi tra loro e così anche i prezzi. Un set formato da portapacchi e due borse laterali di qualità non è economico;
Vantaggi: sono molto capienti, poiché pensate per lunghi viaggi, per cui permettono di portare con sé molte cose. Solitamente sono impermeabili, per cui proteggono anche i componenti elettrici in caso di pioggia. Il peso viene scaricato interamente sulla bicicletta, evitando inutili sovraccarichi ai muscoli del ciclista;
Svantaggi: innanzitutto bisogna possedere una bicicletta idonea per installare il portapacchi, con spazio, fori e alloggiamenti dedicati. Inoltre le borse laterali possono sbilanciare durante la pedalata (soprattutto in fuorisella) e ingombrano parecchio lateralmente, riducendo la maneggevolezza generale del mezzo.
Target: ciclisti che utilizzano un’unica bicicletta sia per andare a lavoro che per viaggiare, chi ha bisogno di portare con sé molti oggetti pesanti e anche ingombranti e chi deve effettuare percorrenze al di sopra dei 15km.

Borse da bikepacking

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Le borse da bikepacking sono la risposta alle tradizionali borse laterali e stanno spopolando nel mondo dell’ultracycling e dei randonneurs. Sono pensate per essere agganciate al telaio della bici e non hanno bisogno di strutture di sostegno, poiché sono autoportanti.
Investimento: un set completo da bikepacking formato da borsa sottosella, a manubrio e a telaio non è a buon mercato, è un investimento che può sfiorare le 200€;
Vantaggi: la maneggevolezza della bicicletta è più elevata rispetto ai borsoni laterali, si possono montare su qualsiasi telaio (anche corsa o mtb), sono capienti, autoportanti e non ingombrano lateralmente. Grazie all’ingombro ridotto e all’autoportanza permettono di spingere molto sui pedali (per questo sono la scelta degli ultracyclers). Sono tutte impermeabili;
Svantaggi: sono pensate per spedizioni in bici, quindi riempite con materiali tecnici che si possono stropicciare o comprimere, per cui possono essere problematiche con oggetti voluminosi come maglioni o giacche.
Target: ciclisti che hanno a disposizione una mtb o una bici da corsa, chi deve effettuare percorrenze superiori ai 15km o chi vuole mantenere alti ritmi di pedalata.

Linee guida su come organizzare gli oggetti personali

Ora che avete scelto il tipo di borsa più idoneo alle vostre esigenze (lo ripeterò sempre, sono le vostre necessità a imporvi la scelta di un componente per la vostra bici, non è la pubblicità, il consiglio di un amico o il buono sconto arrivato via mail), cerchiamo di capire come inserire e gestire l’organizzazione dei vostri oggetti:

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Documenti: vista l’importanza è bene averli sempre con sè. Io preferisco riporli nella tasca posteriore della giacca o (d’estate) della maglietta. Se proprio non potete tenerli fisicamente con voi, dedicate loro una tasca laterale o un particolare compartimento, riponendoli in ordine in un astuccio con chiusura a velcro, per poterli estrarre e infilare nella tasca con facilità. Evitate di lasciarli sciolti all’interno della borsa, perché potreste rovinarli o perderli;

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Equipaggiamento antipioggia: averlo sempre con sé è una buona pratica e solleva da numerosi fastidi. La soluzione ottimale è riporre gli indumenti in una borsa dedicata (come può essere quella al manubrio), in modo da avere tutto a portata di mano in caso di pioggia e di non dover svuotare le borse in mezzo alla strada prima di riuscire a recuperare il k-way;

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Ricambi e attrezzi: se usate lo zaino, allora vi conviene dotarvi di una borsa sottosella, così avrete sempre tutto con voi anche in caso di mancato utilizzo dello zaino stesso. Se usate le borse laterali o da bikepacking, una borsa triangolare da montare tra tubo orizzontale e tubo piantone è una buona soluzione, anche se esteticamente ricorda le mtb degli anni ’80 che regalavano insieme ai set di pentole antiaderenti. Io ho risolto recuperando un vecchio astuccio con cerniera lampo, dove ho inserito gli attrezzi. In questo modo, anche utilizzando una borsa da bikepacking, posso comunque avere tutto sottomano in pochi secondi;

fonte: forbes.com
fonte: forbes.com

Oggetti elettronici: anche se le borse sono resistenti e imbottite, evitate di inserire pc portatili, tablet e quant’altro senza le loro custodie protettive, perché non è mai bello estrarre l’Ipad dalla borsa e scoprire di aver crepato lo schermo. Per quanto riguarda gli oggetti piccoli come il cellulare, i caricabatteria, gli auricolari o altri componenti particolari, inseriteli sempre in una busta in plastica (come quella per gli alimenti o per riporre i liquidi da trasportare sull’aereo). Le borse sono waterproof ma fidarsi è bene, non fidarsi….;

fonte: hypebeast.com
fonte: hypebeast.com

Indumenti: un trucco che mi ha insegnato mia moglie è quello di arrotolare gli indumenti anziché piegarli. In questo modo occupano meno spazio, sono più facilmente compattabili e non si stropicciano eccessivamente. Se piove o c’è parecchia umidità inseriteli in buste di plastica, perché non c’è niente di peggio dell’indossare una maglietta bagnata al lavoro;

fonte: salernobikemessengers.com
fonte: salernobikemessengers.com

Cibo: i contenitori da asporto (la schiscetta), sono molto pratici, soprattutto per chi al lavoro possiede il microonde per scaldare le pietanze. Potete usare quelle di plastica che non si rompono se cadono ma io preferisco quelle in vetro perché resistono meglio all’interno del forno. Attenzione quando portate con voi della frutta, perché se comprimete la borsa in maniera eccessiva potreste ammaccarla o peggio schiacciarla e a nessuno piace scoprire di aver spalmato la banana sulla camicia nuova;

fonte: ilbiciclismo.wordpress.com
fonte: ilbiciclismo.wordpress.com


Spesa: se desiderare trasportare la spesa in bicicletta, ne abbiamo già parlato ampiamente in questo articolo;

fonte:frank.itlab.us
fonte:frank.itlab.us


Altri oggetti: nel corso della mia “carriera” di ciclista urbano mi è capitato di portare con me bulloni, quaderni, libri, un materassino da Yoga, una mazzetta da muratore e anche un fascio di venti legnetti in bambu da 1,5 metri da piantare nei vasi per legare le piantine di pomodoro. Questo per dire che non c’è limite alle possibilità, basta usare buonsenso e un pizzico di malizia che solo l’esperienza saprà donarvi.

Commenti

  1. Avatar Ivan ha detto:

    Ciao, io ho un pc portatile light, vorrei trovare una borsa da telaio che lo possa contenere. Ce ne sono in commercio? Grazie

  2. Avatar velobicide ha detto:

    ribadisco quanto scritto in un altro commento: il Vs. sito è letto da molti, siete degli “influencer” (Influencer: individui con un più o meno ampio seguito di pubblico che hanno la capacità di influenzare i comportamenti di acquisto dei consumatori…); come tali dovete dare importanza ai Vs. comportamenti.
    Continuare a mostrare i Vs. collaboratori SENZA CASCO non incentiva noi ad essere virtuosi.
    Basta una vita salvata per giustificare l’uso del casco.
    Ciao.

  3. Avatar Riccardo ha detto:

    Ma perché sconsigli gli zaini da trekking?

  4. Avatar Matteo ha detto:

    Ciao Omar

    devo iniziare a lavorare a circa 10km di distanza (città pianeggiante). Con la bici da corsa mi è difficile montare un portapacchi. Ci sono zaini adatti a percorrere una simile distanza, magari aerati?

    grazie, Matteo

    1. Omar Gatti Omar Gatti ha detto:

      Ciao Matteo,
      puoi provare con le borse da bikepacking (https://www.bikeitalia.it/il-bikepacking-fa-per-me/), che si sposano bene con la bici da corsa ma non appesantisco come lo zaino, che preme sulle spalle.

      Buone pedalate!

      Omar

  5. Avatar Flavio ha detto:

    io uso queste.
    http://www.decathlon.it/borse-bici-2×9-litri-city-da-viaggio-id_2404523.html
    sono leggere, capienti, costano poco e si montano e smontano con facilità.

  6. Avatar nicolò ha detto:

    dove posso trovare consigli su delle borse da ciclismo urbano? grazie

    1. Omar Omar ha detto:

      Ciao Nicolò,
      prova a spulciare i siti delle due aziende di riferimento per quel tipo di borse: l’inglese Carradice (https://www.carradice.co.uk/) e la coreana Zimbale (http://www.zimbale.com/)

      Buone pedalate

      Omar

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