Bici

Ciclocomputer per bici: guida all’acquisto

Ciclocomputer: In un articolo precedente abbiamo parlato dei semplici contachilometri per bici, presenti ormai da decenni sul mercato, che grazie a un semplice sensore magnetico sono in grado di calcolare velocità, distanza percorsa, e poco altro.

La tecnologia tuttavia mette oggi a disposizione dei ciclisti degli strumenti avanzatissimi dotati di mille funzioni che vanno dall’utile al curioso. Si tratta di gingilli abbastanza costosi, ma se si ha una forte passione per la bici può avere senso investire qualche centinaio d’euro per un ciclocomputer avanzato, in grado di fonire dati interessanti sulle proprie performance in bici. Sono strumenti pensati principalmente per gli appassionati di ciclismo inteso come sport, ma un bel ciclocomputer con gps può essere molto utile anche a chi preferisce un tranquillo cicloturismo.

Proprio dal punto di vista del cicloturista di lunga percorrenza, un aspetto da tenere in considerazione è quello della batteria, e di come ricaricarla; rimandiamo a un approfondimento nella pagina dedicata ai pannelli solari per cicloturismo.

Indice
A cosa serve un ciclocomputer
Attenzione allo schermo
L’alternativa già in tasca: lo smartphone
Montare il ciclocomputer
Concludendo

A cosa serve un ciclocomputer

Cominciamo a fare ordine nell’ampia materia dei ciclocomputer avanzati, elencando, in ordine di utilità (secondo il nostro parere), le funzioni che possono avere:

Calcolo della distanza percorsa e della velocitàistantanea e media

Questa è la funzione più semplice, assolta come detto anche dai semplici contachilometri da poche decine di euro. Chi cerca un ciclocomputer avanzato vuole di più, per cui passiamo oltre.

Ciclocomputer: navigazione cartografica con gps, e tutti i servizi accessori

Questa è probabilmente la funzione più interessante per un cicloturista. Con un ciclocomputer dotato di navigazione cartografica è possibile seguire delle tracce gps nello stesso modo in cui si seguono le direzioni stradali fornite dai navigatori per automobile. La propria posizione appare segnata al centro dello schermo, con sullo sfondo la mappa del luogo e il percorso da seguire. In questo modo è possibile con un rapido sguardo controllare se siamo procedendo correttamente lungo il percorso, o se all’ultimo bivio abbiamo sbagliato strada.

Schermo ciclocomputer

Le tracce gps dei percorsi cicloturistici possono essere scaricate da Bikeitalia o da altri siti internet; è possibile anche crearsele da soli al computer, usando software gratuiti come Google Earth o i software forniti spesso gratuitamente dalle stesse aziende produttrici dei ciclocomputer.

Ciclocomputer creazione tracce gps
La creazione di una semplice traccia gps con BaseCamp, il software fornito da Garmin (cliccare per ingrandire)

Ci si scontra qui inevitabilmente con il problema delle mappe. E’ necessario infatti assicurarsi che la zona in cui si vuole usare il ciclocomputer sia “coperta” dalle mappe fornite dall’azienda produttrice. Finché si rimane su strade aperte al traffico automobilistico non ci sono generalmente problemi, ma se si pedala su piste ciclabili o addirittura su sentieri non è detto che questi siano segnalati nella mappa: bisognerà in questo caso fare ricorso alle foto satellitari di Google Earth.

Grazie al sensore gps, è possibile anche compiere l’operazione inversa: se vi piace esplorare zone che non conoscete, andando un po’ alla ventura, potete registare la traccia del percorso fatto, per poi rivederla e analizzarla con calma al computer una volta tornati a casa.

In generale le tracce, che siano scaricate da internet, fatte al pc, o registrate durante l’escursione, possono essere analizzate al computer, in modo da comprenderne lunghezza, profilo altimetrico, percorso…Le tracce registrate durante le pedalate comprendono di solito anche dati relativi al tempo e alla velocità di percorrenza. Se avrete la pazienza e la costanza di registrare le vostre uscite in bici, nel giro di qualche mese avrete un ottimo database di percorsi della vostra zona, e potrete anche confrontare le vostre prestazioni.

Condivisione e ricerca dei percorsi

L’ultima tendenza cavalcata dai produttori di ciclocomputer è quella di dare la possibilità di condividere i propri percorsi all’interno di una community online. In questo modo è anche possibile scoprire percorsi fatti da persone che pedalano nella stessa zona, o anche confrontare i tempi di percorrenza se si ha un certo spirito agonistico.

Rilevazione della frequenza cardiaca con il ciclocomputer

Molti ciclocomputer possono essere collegati in maniera wireless (tramite lo standard ANT+) a una fascia da mettere al petto, dotata di sensore per la rilevazione del battito cardiaco. In questo modo si potrà tenere sotto controllo la propria frequenza cardiaca durante la pedalata. Si tratta di una funzione ricercata soprattutto da ciclisti sportivi, che vogliono fare allenamenti mirati. Tuttavia, può essere utile anche a chi usa la bici per prevenire o curare malattie cardiache: con l’aiuto del proprio medico infatti si può stabilire una certa soglia di frequenza cardiaca oltre la quale è meglio non andare; quando i battiti superano quella soglia, il ciclocomputer potrà avvertire il ciclista che è necessario rallentare l’andatura. La frequenza cardiaca è un indicatore approssimativo dello sforzo esercitato dal ciclista, che può essere più precisamente misurato attraverso un sistema di rilevazione della potenza.

Rilevazione della potenza

Ce ne sono di diversi tipi, ma tutti in pratica rilevano le torsioni meccaniche che si determinano in qualche punto della trasmissione (movimento centrale, catena, o anche mozzo posteriore) a causa della pedalata. Da queste misurazioni sono in grado di stimare con precisione la forza in Watt espressa dal ciclista. Sono di interesse più che altro per il ciclista sportivo, che può in questo modo seguire i propri miglioramenti nel tempo.

Rilevazione della frequenza di pedalata

I ciclisti amatoriali hanno spesso la tendenza a spingere rapporti troppo lunghi, con cadenze di pedalata che di conseguenza rimangono troppo basse. Uno dei modi per fare meno fatica in bici è aumentare la frequenza di pedalata usando rapporti più corti. Molti ciclocomputer sono dotati di un sensore per rilevare la cadenza di pedalata, che vi aiuterà a mantenere quella più corretta.

Rilevazione della pendenza della salita

I ciclocomputer più evoluti sono dotati di un inclinometro che permette di sapere in tempo reale la pendenza della strada che si sta affrontando.

Altimetro barometrico

Insieme all’altimetro basato su gps, può fornire dei dati molto precisi sulla quota raggiunta.

Attenzione allo schermo

Molti ciclocomputer attuali usano degli schermi LCD colorati molto simili a quelli degli smartphone. Come sappiamo bene però, questi schermi non si leggono sempre benissimo all’aperto, soprattutto in caso di pieno sole, una situazione tutt’altro che rara quando si va in bici. Per questo è utile prendere in considerazione l’acquisto di un ciclocomputer con schermo non touch, in scala di grigio, molto più visibile all’aperto; come potete vedere nell’immagine, anche in questo caso viene offerta una specie di mappa (la parte più in basso dello schermo), seppure molto stilizzata, più che sufficiente comunque per seguire un percorso, se la traccia gps è accurata. Anche in questo caso è comunque possibile avere i sensori e le funzionalità appena descritte.

ciclocomputer Sigma
Il modello di punta offerto da Sigma, il Rox 10.0

L’alternativa al ciclocomputer già in tasca: lo smartphone

Per completezza d’informazione non possiamo non citare il fatto che gli smartphone più recenti possono fungere ottimamente da ciclocomputer, con le app adatte (Google My Tracks, Runtastic, Strava e altre ancora). Se lo smartphone è compatibile con lo standard ANT+ si possono abbinare anche sensori di potenza, di cadenza, e cardiofrequenzimetri. Anche in questo caso lo schermo potrebbe non essere perfettamente visibile, e vanno inoltre superati due inconvenienti: bisogna trovare un sistema di aggancio che fissi perfettamente lo smartphone al manubrio, e bisogna fare attenzione al problema della batteria.

Montare il ciclocomputer

Concludiamo questo articolo con qualche foto che mostri un esempio di montaggio di un ciclocomputer dotato di quasi tutte le funzioni elencate in precedenza. Ciò che segue non vuole essere una guida al montaggio (ogni modello ha le sue particolarità, qui una guida su come montare un ciclocopuer senza fili); crediamo comunque che mostrare in sintesi questo procedimento possa aiutare a chiarire alcune questioni di cui si è parlato finora.

I moderni ciclocomputer sono basati su tecnologie wireless, per cui non sono necessari cavi particolari. L’unità principale può essere montata generalmente in due modi. O con una staffa da attaccare al manubrio, dotata di una prolunga su cui si monta il ciclocomputer (sulla destra c’è un semplice contachilometri già presente sulla bici di prova). …oppure direttamente sull’attacco del manubrio, grazie a questo supporto dotato di base in gomma…

Esempio montaggio ciclocomputer
Esempio montaggio ciclocomputer
…da fissare tramite elastici

Esempio montaggio ciclocomputer

Ed ecco il risultato finale:

Esempio montaggio ciclocomputer

Questa ci sembra la soluzione migliore, anche perché non essendoci un’asta lunga non si innescano vibrazioni.

Esempio montaggio ciclocomputer

In entrambi i casi il ciclocomputer viene fissato alla base tramite un meccanismo a rotazione:
Il ciclocomputer può essere abbinato al cardiofrequenzimetro che vedete in foto. La fascia va ovviamente fissata al petto all’altezza del cuore.

Cardiofrequenzimetro ciclocomputer

Sul fodero orizzontale sinistro del telaio invece si monta il sensore di cadenza e di velocità. Nella stessa unità sono infatti presenti entrambi i sensori, che molto semplicemente rilevano il passaggio di magneti posizionati uno sulla pedivella sinistra (per la cadenza di pedalata) e uno sui raggi (per la velocità, come nei classici contachilometri).

sensore di cadenza e velocità
il sensore legato al telaio, e il magnete sui raggi
magnete pedivella
Il magnete posizionato all’interno della pedivella sinistra. Durante la rotazione, va ad attivare il sensore della foto sopra

Concludendo

I modelli offerti sul mercato dalle principali case produttrici (Garmin, Sigma, Mio, Polar…) sono moltissimi, ognuno con caratteristiche particolari. Con questa guida speriamo di avervi fornito una “mappa” che vi aiuti a capire quale modello, con quali caratteristiche, è più adatto alle vostre necessità. Se qualcosa non è chiaro, o se ritenete necessario aggiungere qualche considerazione, usate il modulo per i commenti qui in basso.

Impara ad allenarti!

Se volete davvero imparare a usare il ciclocomputer in bici e programmare meglio il vostro allenamento, partecipate al nostro corso in Allenamento Ottimale del ciclismo. Un corso video online di 8 ore, da seguire comodamente da casa al ritmo con il tempo preferito. Il corso permette a chiunque di capire le basi dell’allenamento nel ciclismo e migliorare davvero. Il relatore è un professore in scienze motorie dell’Università di Brescia.

Articolo aggiornato ad Aprile 2020

Commenti

  1. Avatar Francesco ha detto:

    Articolo molto interessante. Vorrei un consiglio, esiste un contachilometri o ciclocomputer che mostri, tra le altre cose, i chilometri percorsi quel giorno e allo stesso tempo i chilometri totali percorsi da quando si è “montato” l’apparecchio sulla bici?

  2. Avatar Massimo ha detto:

    Attenzione che gli smartphone sono delicati all’umidità. Ho usato diverse volte il mio Smart, alla mattina presto, con l’umidità nell’aria e dopo un breve periodo il volume è sceso di parecchio. Devo dire nel tempo di un mese si è ristabilito completamente. Il sacchetto di nylon che uso in BDC (per ripararlo anche dal sudore), non mi lasciava agganciare perfettamente lo Smart alla bici.

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