Itinerari

Eurovelo 4: il percorso dell’Europa Centrale

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Se si desidera percorrere in bici l’Europa da Ovest a Est (o viceversa), questa è una delle alternative che la rete Eurovelo propone. Il percorso Eurovelo 4 infatti, mantenendosi sempre nel cuore del continente, attraversa Francia, Belgio, Olanda, Germania, Repubblica Ceca, Polonia e Ucraina, per un totale di circa 4.000 chilometri.

Eurovelo 4 passa per alcuni tratti in luoghi molto importanti per la storia della Seconda Guerra Mondiale; è quando si attraversano questi posti che ci si rende conto dell’importanza dell’Unione Europea, e di progetti come Eurovelo, che contribuiscono alla creazione di un’identità europea, oltre che nazionale, negli abitanti del continente.
EV4 è quasi completamente pianeggiante, con pochissime eccezioni.

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Mappa

Altimetria

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Traccia gps gps Mappa kml mappa

ATTENZIONE: i percorsi Eurovelo sono ancora in gran parte solo sulla carta. Spesso non ci sono piste ciclabili separate, e neanche cartelli indicatori. Inoltre, la situazione sul terreno cambia continuamente: le amministrazioni locali possono decidere di far passare il percorso per una strada parallela a quella da noi segnata, magari perché lì decidono di realizzare una nuova pista ciclabile. La traccia gps è da considerarsi solo come un punto di riferimento generico per avere un’idea del percorso e delle distanze. Per pedalare lungo i percorsi Eurovelo è necessario un certo spirito di avventura, adattabilità ed esperienza.

Francia: 820 km

Il percorso francese è quasi completamente in pianura; le rare salite hanno sempre pendenze molto dolci.
Si danno le prime pedalate al porto di Roscoff, in Bretagna. Da qui passa anche Eurovelo 1, dopo aver attraversato la Manica via traghetto. Roscoff può inoltre essere raggiunta via treno; l’aereoporto più vicino è quello di Brest.

La Bretagna è una regione periferica della Francia, e infatti è stata sottomessa a Parigi più difficilmente di altre; durante il periodo rivoluzionario, a cavallo fra il XVIII e il XIX secolo, fu sede di una famosa ribellione al potere centrale narrata da un romanzo di Balzac, Gli Sciuani. Ancora oggi, la Bretagna è l’unico territoro dell’Europa continentale in cui si parla una lingua celtica, il bretone. Si pedala mantenendosi sempre a pochi chilometri dalla costa, lungo strade secondarie fra campi coltivati. Fra le cittadine che si attraversano c’è anche la famosa Saint-Malo (180 km), con la sua fortezza e la tomba del poeta romantico Chateaubriand in un’isola poco lontano. È interessante sapere che i soldi che l’Unione Europea spende (presi anche dalle nostre tasse naturalmente) sono andati in parte a un progetto chiamato CYCLE, per promuovere il cicloturismo in queste zone.

Si entra così in Normandia, pedalando non lontano dai posti dove sono sbarcati i soldati Alleati il 6 giugno del 1944; se si è appassionati di storia, vale sicuramente la pena di fare qualche breve deviazione fino alla costa; a Colleville-sur-Mer c’è il famoso cimitero di guerra degli Alleati, visto in tanti film.
Dopo una breve rientranza per arrivare a Le Havre (520 km), si giunge al paese di Dieppe (610 km), luogo importante per la letteratura francese in quanto vi nacque Guy de Maupassant e vi morì Alexandre Dumas padre; pochi sanno che Dieppe fu la sede di un altro sbarco Alleato durante la Seconda Guerra Mondiale: nell’agosto del 1942 infatti, quasi due anni prima del più famoso sbarco in Normandia, si decise di testare le difese tedesche con l’Operazione Jubilee.

Più avanti, continuando una specie di viaggio a ritroso nel tempo, si giunge a Dunkerque (803 km): qui nel giugno 1940 gli eserciti inglese e francese furono bloccati dalla formidabile macchina da guerra nazista, e dovettero ritirarsi in tutta fretta attraversando la Manica su mezzi di fortuna. Si è anche ormai a pochi chilometri dal confine belga.

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Info generali sul cicloturismo in Francia
Portale turistico della Normandia

Belgio: 72 km Belgio

A pochi chilometri dalla frontiera, EV4 si unisce al percorso di EV12, che compie il periplo del mare del nord.
L’attraversamento del Belgio è di scarsa lunghezza, ma di alta qualità. Se il paesaggio generale infatti non cambia molto rispetto a quanto si è visto finora (si pedala in pianura per campi coltivati e villaggi, a pochi chilometri dalla costa), dopo 55 chilometri dalla frontiera si giunge nella bellissima cittadina di Bruges, capoluogo delle Fiandre occidentali e patrimonio dell’umanità secondo l’UNESCO. La scelta dell’UNESCO è pienamente comprensibile se si visita il centro storico di Bruges, dove palazzi medievali si affacciano e si rispecchiano sull’acqua dei canali che attraversano la città, creando un’affascinante atmosfera.
Usciti da Bruges, si arriva in poco tempo alla frontiera con l’Olanda.

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Info generali sul cicloturismo in Belgio
Portale turistico delle Fiandre

Paesi Bassi: 350 km bandiera-paesi-bassi

Il percorso olandese, come da stereotipo, è completamente pianeggiante.
Finché, per i primi 115 chilometri, si segue la frastagliata costa del mare del Nord, EV4 continua a coincidere con EV12; all’altezza di Rozenburg però si piega decisamente verso est, penetrando nell’interno dei Paesi Bassi. Si pedala lungo il percorso ciclistico nazionale LF12, costeggiando la città di Rotterdam (130 km), seconda per grandezza del paese, e maggiore porto europeo, nonché luogo di nascita dell’importante filosofo Erasmo.

Il resto del percorso olandese è molto tortuoso, in quanto si seguono delle strade di campagna secondarie per evitare il traffico. L’unica città di medie dimensioni che si attraversa, dopo essere passati per una solitaria foresta, è Nimega (330 km), che vanta il primato di essere la più antica città olandese (anche se tutto si riduce al fatto che è il primo degli insediamenti di questa regione a essere nominato in fonti degli antichi Romani). 20 chilometri dopo c’è la frontiera con la Germania.

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Cicloturismo in Olanda

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Germania: 890 km BandieraGERMANIA

La prima metà del percorso tedesco (circa 350 km) scorre lungo il fiume Reno, e coincide con il percorso ciclistico nazionale D-route 8, la pista ciclabile del Reno.
Il fiume dà il meglio di sé a partire dalla città di Colonia (165 km), dove bisogna assolutamente fermarsi a visitare il Duomo: le sue torri sono alte più di 150 metri, e offrono un magnifico panorama sulla città e sul percorso su cui si andrà a pedalare.

Superata anche Bonn (200 km), capitale della Germania Occidentale fino alla recente riunificazione, inizia quello che forse, dal punto di vista paesaggistico, è il tratto più bello di EV4: il Reno qui infatti comincia a incanalarsi fra dolci colline coltivate a vigneti e coronate da magnifici castelli. A Coblenza (260 km) si passa davanti al famoso Deutsches Eck, un enorme monumento a Guglielmo I situato alla confluenza della Mosella con il Reno. L’arrivo a Magonza (350 km), altra città notevole dal punto di vista architettonico, segna il momento in cui si deve abbandonare il Reno, per proseguire verso est.

Si pedala ora nel cuore della Germania, lungo il percorso D-route 5; seguendo il tortuoso percorso del fiume Meno, si passa anche per la città di Francoforte (390 km), sulla bocca di tutti in questo periodo di crisi per essere la sede della Banca Centrale Europea. Dopo Francoforte, il paesaggio torna a essere più interessante dal punto di vista naturalistico, con le colline boscose attorno al Meno che offrono degli scorci interessanti. Fra le piccole città che si attraversano particolarmente degna di nota è Würzburg (600 km), con dei magnifici esempi di architettura barocca di stile italiano. Si continua poi a lungo a pedalare in zone di campagna, alternate a boschi, più frequenti in questa parte.

Verso il chilometro 830, vale forse la pena di fare una deviazione di una decina di chilometri per visitare Bayreuth, la città in cui fu più attivo il compositore Richard Wagner. Una volta ripreso il percorso principale, manca poco per entrare in Repubblica Ceca.

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Portale turistico tedesco
Informazioni generali sul cicloturismo in Germania

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Eurovelo 4 – mappa

Repubblica Ceca: 800 km Czech-Republic_flag

Il percorso ceco è particolarmente movimentato dal punto di vista altimetrico, e potrebbe essere definito, in gergo ciclistico-sportivo, da “mangia e bevi”. Le pendenze comunque si fanno impegnative solo raramente, mantenendosi quasi sempre, nei tratti in salita, intorno al 3%.

Subito dopo aver attraversato il confine, EV4 devia verso sud, mantenendosi sempre, per 150 km, vicino alla Germania. Anche questa zona è sede di ricordi particolarmente dolorosi per la storia europea: siamo infatti nella regione dei Sudeti, che negli anni fra le due guerre apparteneva alla Cecoslovacchia, ma era abitata da persone di etnia tedesca; fu una delle prime annessioni della Germania nazista, con il famigerato Patto di Monaco del settembre 1938. Anche qui il percorso è molto tortuoso, e sempre per il solito motivo: evitare le strade trafficate. Al contrario di quanto accadeva in Germania, qui può capitare anche di pedalare in mezzo a una foresta per una decina di chilometri o più: è necessario quindi pianificare bene le soste intermedie.

La prima città che si incontra è Pilsen (Plzeň in ceco – 210 km), con dei bei esempi di architettura gotica, ma nota ai più soprattutto per la birra pilsener. Si torna poi a pedalare in campagna, con una densità abitativa maggiore ora, soprattutto in vista di Praga (310 km). Questa è una delle città più belle dell’Europa centrale, al centro di molti eventi storici; fermandosi almeno un giorno, si avrà la possibilità di visitarne almeno le più famose attrazioni, come il castello, il Ponte Carlo, e la piazza principale nella città vecchia. Per Praga passa anche il percorso EV7.

Si riprende a pedalare verso est, inoltrandosi di nuovo nella campagna ceca. L’unica altra grande città che si incontra nel territorio della Repubblica Ceca è Brno (570 km), nota agli appassionati di Formula 1 per il gran premio che vi si correva fino a pochi anni fa. Anche Brno è una città antica, capitale della Moravia; se vi si arriva fra maggio e giugno c’è la possibilità di imbattersi nell’Ignis Brunensis, un campionato internazionale di fuochi di artificio.
Si abbandona la Repubblica Ceca poco dopo Ostrava (790 km).

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Portale turistico ceco

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Polonia: 388 km bandiera-polonia

Per quanto riguarda Polonia e Ucraina non è stato possibile reperire informazioni utili per fornire una traccia gps dettagliata e accurata. EV4 in questi paesi sembra essere più un progetto che una realtà. La traccia allegata è stata creata automaticamente da BikeRouteToaster a partire dalle informazioni presenti sul sito ufficiale di Eurovelo

La parte polacca di EV4 è quasi completamente pianeggiante. C’è solo una breve salita verso la metà del percorso, ma decisamente facile: 5 chilometri con una pendenza massima del 6%. Anche qui il percorso passa principalmente per zone di campagna poco popolate.
Dopo 74 chilometri dalla frontiera si incontra il villaggio di Oświęcim, più noto con il suo nome tedesco di Auschwitz: è qui che si trovava la sede centrale del complesso di campi di concentramento nazisti di Auschwitz-Birkenau; la visita al campo permette di farsi un’idea di come era organizzata la sistematica distruzione su vasta scala di vite umane.

Cracovia (135 km) è una delle città più famose della Polonia; il suo centro storico ha un’atmosfera particolare, soprattutto di notte; fra le numerose chiese, la più importante è la cattedrale del Wawel, luogo di incoronazione e di riposo dei vari monarchi polacchi.
A pochi chilometri di distanza da Cracovia, all’altezza della cittadina di Wieliczka (146 km), vi è un luogo del tutto particolare: delle antiche miniere di sale, oggi trasformate in un museo; per visitarle, si scende in profondità, camminando poi nei larghi tunnel scavati nel sale; il momento più impressionante è quando si giunge a visitare una grande chiesa interamente scavata nel sale.
Il resto del percorso polacco scorre tranquillo fra piccole città e villaggi, fino alla frontiera con l’Ucraina.

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Portale turistico polacco
Informazioni generali sul cicloturismo in Polonia

Ucraina: 735 km ucraina

Anche il percorso ucraino è completamente pianeggiante.
Parte dell’URSS fino al 1991, l’Ucraina non è una tipica meta turistica; eppure, vi sono numerose città di antica fondazione, alcune delle quali recentemente rilanciate dal punto di vista turistico dagli Europei di calcio della scorsa estate.
Fra i punti di maggiore interesse del percorso ucraino di EV4 vi è la città di Leopoli (110 km), città dalla storia antichissima e varia, il cui centro storico è stato dichiarato patrimonio dell’umanità dall’UNESCO.

Zytomyr (540 km) è un’altra città storica dell’Ucraina, fondata fra quattro fiumi nell’anno 884, secondo la tradizione locale.
Meta finale di EV4 è la città di Kiev, sul fiume Dnepr; è la capitale dell’Ucraina, con più di 3 milioni di abitanti. Kiev è una città affascinante con numerosi monumenti, fra cui il più famoso è sicuramente la Cattedrale di Santa Sofia, con i suoi caratteristici tetti verdi. Da Kiev, per tornare in Italia, vi sono numerosi voli verso Roma o Milano.

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Info generali sul cicloturismo in Ucraina

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Commenti

  1. Avatar mauro ha detto:

    Ciao, grazie di questo articolo. Potete dirmi qualcosa su l’ospitalità offerta lungo la ciclovia, della parte francese? Ci sono B&B, pensioni, o ostelli abbastanza frequenti?
    Grazie ancora, se tutto va bene vi manderò delle foto questa estate :-)

    p.s. Sapete se esistono guide della parte francese, meglio in italiano ma va bene anche in inglese?

    Ciao Mauro

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