Kit medico di pronto soccorso per uscite in bici

fonte: timbroart.com

Va bene, va bene, non cominciate subito a toccare parti intime o qualche oggetto in metallo: non sto dicendo che dobbiate per forza usarlo, però avere con voi un minimo di kit di pronto soccorso può essere di grande aiuto in numerose occasioni. Qualunque sia il vostro obiettivo, attraversare il deserto del Gobi in mtb o semplicemente muovervi tra casa e lavoro con la bici, trovate un posticino per questi oggetti e non ve ne pentirete. Prevenire è meglio che curare, diceva un uomo molto saggio.

Un kit medico per cicloturisti o ciclisti urbani si compone di pochi oggetti. Ho scritto pochi, sì ,ma devono essere anche buoni. Quindi, come in ogni aspetto del mondo delle biciclette, vale l’adagio “chi più spende meno spende”, per cui non lesinate sulla qualità. Una forbice che non riesce a tagliare una garza è inutile quanto un cerotto che perde la colla dopo pochi minuti, diventando solo del peso da trasportare e nulla più. Non fate l’errore di esagerare con l’equipaggiamento, poiché state girando in bici, non state per arrampicarvi sull’Everest in una invernale senza ossigeno e in solitaria. A meno che non vi troviate ad affrontare percorsi in paesi dove le condizioni igienico-sanitarie sono molto gravi oppure non dobbiate stare per lunghi periodi in luoghi sperduti senza assistenza, la dotazione seguente è più che sufficiente per dormire sonni tranquilli.

Indice
Cerotti
Collirio
Forbici
Disinfettante
Pinzette
Organizzare il proprio kit medico

Cerotti


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Può capitare a tutti di cadere e di graffiarsi, oppure di tagliarsi mentre si sta sistemando una camera d’aria bucata, magari passando la mano dentro al copertone e urtando una scheggia. Avere con sé un set di cerotti vi permette di risolvere in fretta la situazione e di bloccare il problema alla radice. Potete acquistare una confezione di cerotti in qualunque farmacia o supermercato, preferibilmente contenente varie misure e formati. Per risparmiare spazio e peso potete optare per il cerotto a nastro, che è pratico, resistente e si taglia a misura alla bisogna. Di contro ha il fatto che è davvero resistente (non che sia proprio un difetto) e quindi sarà difficile da togliere. Quando li acquistate fate attenzione che siano di qualità, ipoallergenici e soprattutto resistenti all’acqua. Una buona soluzione è contenerli in una busta di plastica, per evitare che prendano umidità e si deteriorino, divenendo inservibili quando ve ne fosse bisogno.

Collirio


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Sia che giriate su strada oppure off-road, in quanto ciclisti i vostri occhi sono esposti a ogni genere di maltrattamento. Pur indossando degli occhiali protettivi, nessun ciclista sarà mai al sicuro da granelli di polvere, insetti, sassolini, rami, piccole particelle sollevate dalle ruote di coloro che lo precedono. Questi minuscoli corpi estranei hanno infatti la brutta abitudine d’infilarsi tra le palpebre, creando pizzicore, pruriti, irritazioni, lacrimazioni indesiderate. Inoltre anche solo il vento che sbatte in faccia alla lunga può causare irritazione dell’iride, per via del pulviscolo atmosferico.

Se non risolte in fretta, queste situazioni possono degenerare in infezioni come orzaioli o congiuntiviti. Per questo è cosa furba avere con sé una confezione di collirio, per pulire gli occhi e disinfettarli dopo aver estratto l’eventuale corpo estraneo. Potete scegliere, per evitare quelli farmacologici, dei colliri omeopatici o completamente naturali, che sono privi di sostanze chimiche e hanno lo scopo di pulire e inumidire l’iride. Ancora più pratiche sono le dosi monouso, di solito vendute a pacchi da cinque o dieci pezzi, si portano con sé, si aprono e si svuota l’intero contenuto nell’occhio, con un risparmio di spazio e peso non indifferente.

Forbici


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In commercio esistono migliaia di tipi differenti di forbici. Quelle che fanno al caso nostro devono essere resistenti, non perdere facilmente il filo, essere realizzate in un acciaio che non arrugginisca al primo soffio d’aria umida, avere dimensioni e pesi ridotti. Il taglio deve essere netto e preciso, senza sbavature. Una forbice che non taglia bene rovinerà il cerotto o la garza, sfilacciandola o addirittura rendendola inservibile.

Ci si può orientare su tre tipologie differenti, in base alle proprie preferenze ed esigenze. La prima è la forbice da manicure, di quelle che usano le estetiste. Sono piccole, leggere, possono essere in acciaio al carbonio nichelato o anche in acciaio inossidabile. Sono molto affilate e appuntite, per cui vanno riposte con cura in un astuccio apposito. Un’altra opzione sono le forbici da ricamo, quelle sottili da sarta, che sono molto affilate, durevoli e precise ma che di contro non hanno una grande potenza di taglio e necessitano di pratica per venir considerate maneggevoli. Infine ci si può rivolgere verso le classiche forbici da scolaro, quelle con la protezione in plastica per le dita e le punte arrotondate. Il problema è la tenuta del filo. Un’ultima opzione è quella di acquistare un multitool per biciclette che comprenda anche una piccola forbice. Da valutare però l’ampiezza del taglio, poiché di solito creano solchi microscopici e per tagliare un cerotto a nastro ci s’impiega una vita.

Disinfettante


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Una brutta caduta in bici, magari scivolando su del brecciolino o su un tombino bagnato, rimediando qualche abrasione su ginocchia o gomiti, è una situazione in cui possiamo capitare tutti. La prima cosa da fare, una volta resosi conto di essere ancora interi, è portarsi a lato della strada, pulire la ferita con l’acqua della borraccia e poi disinfettare le escoriazioni. Per questo è utile avere con sé un po’ di disinfettante. In commercio ne esistono di ogni tipo e composizione chimica. Io ho fatto in tempo a provare anche lo spirito, che mia mamma usava sia per disinfettare le ferite di noi bimbi sia per accendere il fornelletto da campeggio.

Si può utilizzare dell’acqua ossigenata, dell’acqua borica, delle soluzioni a base di iodio oppure dei disinfettanti chimici non alcolici. Le confezioni vendute al supermercato o in farmacia di solito sono ingombranti e poco pratiche da portare in bici. Potete risolvere la cosa travarsando un po’ di soluzione in un flaconcino di plastica, come quelli dei campioni di shampoo che si trovano negli alberghi. Fate attenzione alla chiusura dei flaconcini, preferite quelli con il tappo a vite, non è simpatico ritrovarsi la borsa impregnata di disinfettante. L’importante è segnare sul flaconcino la data di riempimento e quella di scadenza del disinfettante contenuto. E’ inutile tenere in borsa un flaconcino con disinfettante scaduto poiché ha perso la sua efficacia.

Garza


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Dopo essersi disinfettati, per difendere l’abrasione dall’aggressione dell’aria e della polvere, potete proteggerla con una garza sterile, per poter raggiungere casa o l’albergo in sicurezza e curare con calma la ferita. Le garze sono meglio del cotone per pulire le ferite, poiché il cotone idrofilo tende a sfilacciarsi e a lasciare filamenti sulla ferita. Le garze vengono venduti in pacchi contenenti garze imbustate e sigillate. Portatene con voi una o due al massimo, facendo attenzione che la busta non si apra o si deteriori, rendendo nulla la sterilizzazione.

Pinzette


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Concludiamo l’elenco del nostro kit medico con un attrezzo molto utile, le pinzette. Se siete degli esteti potete usarle per sistemarvi le sopracciglia ma possono rivelarsi utili in caso di caduta su sassi o asfalto, per rimuovere dei corpi estranei dalle ferite prima e dopo averle disinfettate. Le pinzette sono piccole, maneggevoli e non ingombrano granché, per cui non ho mai trovato scuse valide per lasciarle a casa.

Organizzare il proprio kit medico


fonte: www.mercoledisantorescueadventure.com

Ora che sappiamo come comporre il nostro kit medico di estrema emergenza per le situazioni più comuni e lievi, dobbiamo vedere come organizzarlo per averlo sempre con noi. La soluzione migliore è acquistare in un negozio di attrezzature sportive un kit medico apposito, già predisposto con un astuccio e con gli attrezzi e i prodotti necessari. Altrimenti si possono acquistare i componenti separatamente e poi inserirli in una busta di plastica ermetica, come quella che si usa per trasportare i liquidi in aereo. Una volta inseriti nella busta basterà ripiegarli e trovare un piccolo spazio all’interno di una tasca delle borse o dello zaino. Quando giro con la mtb, che deve essere leggera e ridotta al minimo come ingombri, per risolvere la questione ho acquistato una borsa da sottosella generosa, dove riesco a farci stare due camere d’aria, cacciagomme, multitool, smagliacatena e il kit di pronto soccorso.

Commenti

  1. Avatar Italo ha detto:

    io personalmente aggiungo anche una confezione di ghiaccio secco. In caso di caduta serve per limitare l’ematoma e lenire il dolore

  2. Avatar randagia ha detto:

    Anni fa , calcolavo i percorsi in bici con il sito bikeroutetoaster. Ora non riesco piu perche quel sito sembra di essere cambiato.qualuno mi puo suggerire qualcosa di valido per fare i miei calcoli.? Ora uso un samsung tab 3 8″..grazie

    1. Alessandro Micozzi Alessandro Micozzi ha detto:

      Anch’io come te usavo Bike Route Toaster ma la nuova versione la trovo peggiore. Ora ho cambiato e uso Bikehike, secondo me una valida alternativa. E’ abbastanza facile e intuitivo http://www.bikehike.co.uk/mapview.php

  3. Avatar Gian ha detto:

    Visto che avete elencato deii medicinali, per uso personale, aggiungerei antistaminico e cortisone (in pomata e pasticca) e se potete un antidolorifico forte (in caso di frattura vi permette di attendere i soccorsi senza troppi problemi).

    Ma ricordate se non siete medici non potete somministrate farmaci (anche da banco) ad altri.

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