Maremma in bicicletta, ospiti dell’Antico Casale di Scansano

Dai promontori frastagliati affacciati su baie smeraldine, alle campagne ondulate disseminate di borghi medievali delle colline dell’Albegna e del Fiora, ai rilievi boscosi che dalle pendici del monte Amiata si estendono a contornare le suggestive città del tufo, la Maremma grossetana presenta una variegata tavolozza di paesaggi e itinerari per tutti i gusti, capaci di soddisfare le voglie dei cicloturisti più diversi.Paesaggio Maremma

Cuore pulsante dell’entroterra grossetano è Scansano, strategicamente situato a metà strada tra la costa e le zone vallive e montane dell’interno, punto di partenza ideale per esplorare i multiformi aspetti ambientali della Maremma. Partiamo allora da questo pittoresco paesino per delineare una panoramica dei possibili percorsi ciclabili nei dintorni, approfondendo un paio di itinerari che abbiamo perlustrato con il nostro tandem.

Stefania maremma
Le provinciali quasi prive di traffico che collegano Scansano ai centri orientali di Montiano e Magliano in Toscana permettono di ideare svariati itinerari su strada, che si snodano dai querceti di Scansano ai poggi coltivati a uliveti, vigneti e seminativi degradanti verso la costa, percorrendo crinali panoramici che regalano viste a 360 gradi sia verso ovest, sul mar Tirreno corrugato dalle colline dell’Uccellina, l’isola del Giglio e il monte Argentario, sia verso est, sulle valli dell’Albegna e del Fiora coronate dai rilievi dell’Amiata.

ITINERARIO 1


Un piacevole percorso circolare per apprezzare questi scenari si snoda tra Scansano e Grosseto. Dal centro storico del paese ci avviamo in direzione di Grosseto, procedendo in salita sulla Scansanese, per scollinare nei pressi del campo sportivo e deviare poco dopo a sinistra sulla SP9 Aione. Dopo una decina di km in discesa panoramica, raggiungiamo il bivio per Montiano, dove deviamo a destra per immetterci sulla SP16 in direzione di Grosseto, tratteggiata su un crinale immerso nella macchia mediterranea dal quale la vista spazia dagli ampi scenari litoranei alle valli boscose dell’entroterra. Attraversiamo in questo punto un tratto circondato da una densa macchia: è il bosco di Monte Bottigli, dove si nascose fino alla fine il leggendario brigante Tiburzi, Robin Hood della Maremma. La strada prosegue sinuosa tra i poderi e i vigneti verso la pianura alluvionale dell’Ombrone. 1 km prima di raggiungere il sottopasso dell’Aurelia, prendiamo sulla destra la strada comunale della Grancia, che attraverso campi coltivati e case coloniche ci porta all’innesto della SP54 Spadino che entra nell’area urbana di Grosseto. Proseguiamo sulla SP30 delle Sante Marie in direzione Istia, per girare dopo 2 km sulla SP79 Poggio la Mozza, che con una serie di saliscendi tra le campagne del Morellino ci riporta all’incrocio con la SP9 Aione. La ripercorriamo in salita fino al bivio per Scansano, dove svoltiamo a destra per allungare il giro con un secondo anello. Una rapida discesa tra i vigneti ci conduce al bel borgo medievale di Magliano in Toscana, nel quale entriamo attraverso l’antica Porta Senese. Da qui imbocchiamo la SP160, che sale costantemente immersa nelle verdi colline maremmane fino a Scansano.
percorso mountain bike scansano
L’andamento collinare tipico della campagna maremmana ci è risultato, per quanto ondulato, facilmente pedalabile, perfino in tandem: i tratti in salita sono graduali, piacevolmente ombreggiati dagli alberi della macchia mediterranea e perciò affrontabili senza troppe difficoltà anche in estate.

itinerario 2 belvedere terme di saturnia
D’altro lato i percorsi su asfalto sulla direttrice occidentale, che lungo un ideale anello congiunge Scansano con i borghi di Montemerano, Saturnia, Sovana, Sorano, Pitigliano e Manciano, si addentrano maggiormente tra i boschi di sughere e lecci, preludio agli spettacolari ambienti montani che si aprono poco più a nord alle falde del cono vulcanico dell’Amiata e delle riserve naturali di monte Labbro e di monte Penna.

pendenze salita maremma

ITINERARIO 2


Il profilo altimetrico è in questo caso un po’ più impegnativo: pur non presentando tratti troppo ripidi, è caratterizzato da continui cambi di pendenza e lunghi saliscendi. Si tratta di un circuito frequentato dai fondisti (ricalca in gran parte l’itinerario della Granfondo Massimiliano Lelli), che non delude però gli scalatori più accaniti, che possono trovare nei dintorni pendenze fino al 26% e cimentarsi così sulle stesse salite dove si allenava Marco Pantani.
In questa zona vi proponiamo un itinerario di circa 100 km su strada, che si snoda da Scansano all’area del tufo lungo una direttrice panoramica che abbraccia viste d’ampio raggio sui profili verdeggianti del monte Amiata, del monte Labbro e del monte Penna.
Terme saturniaScendiamo nel fondovalle dell’Albegna lungo la Scansanese fino a Montemerano, che tra le mura quattrocentesche ospita la pregevole chiesa romanica di San Giorgio. Imbocchiamo poi la SP10 Follonata che procede in prevalente discesa fino alle cascate del Mulino e alle abbaglianti vasche naturali di travertino delle terme di Saturnia. Pochi chilometri di graduale risalita portano a Capanne, da cui deviamo a destra per Poggio Murella, piccola frazione che rende omaggio al ciclismo con una bici in ferro battuto dedicata a Marco Pantani da un artigiano locale, posta alla fine della salita proibitiva sulla quale il campione amava allenarsi. Riguadagniamo la Follonata a Catabbio, dove merita una sosta la macelleria e norcineria Checchini, vero artista del salume.

Raggiunto San Martino sul Fiora, scendiamo fino al ponte sul fiume e l’area archeologica di Sovana, dove si trovano la via cava del Cavone e varie necropoli etrusche, che ospitano importanti siti sepolcrali come la tomba della Sirena e la monumentale tomba Ildebranda. Nel centro storico di Sovana ci fermiamo inoltre a visitare la Chiesa nella piazza centrale, tra il palazzo Pretorio e la Torre dell’Orologio, che vanta affreschi cinquecenteschi e un prezioso ciborio di pietra risalente al IX secolo. itinerario 2 piazza sovana

Oltrepassata Sovana, deviamo a destra sulla SP46 che scende fino al fiume Lente, dal quale si dipartono i suggestivi itinerari delle vie cave, viottoli scoscesi scavati nel tufo dagli Etruschi, che fino agli anni Cinquanta costituivano l’unica via di comunicazione tra i paesini della valle. Una serie di lenti tornanti risalgono da qui attorno alla roccaforte di tufo intagliato sul quale si erge solenne, come un presepe scolpito nella roccia, lo spettacolare centro storico di Pitigliano. Dopo la visita alla cittadina risaliamo fino al belvedere di santa Maria delle Grazie, da cui si gode della vista migliore del paese arroccato sullo sperone di tufo. Proseguiamo agevolmente sulla Regionale Maremmana fino a ricongiungerci al bivio per Montemerano, riprendere la Scansanese e affrontare le ultime pendenze in graduale ma costante salita fino a Scansano.

mulattiera circuito 1 scansano bis
Anche gli appassionati di mountain bike trovano in Maremma pane per i loro denti, sulle mulattiere forestali, le vie sterrate tra i campi e i single track che attraversano numerosissimi boschi, valli e colline. Qualche esempio dei percorsi che abbiamo avuto modo di saggiare (questa volta non in tandem!): la “Via delle acque calde”, che attraverso sentieri di campagna e strade in basolato d’epoca romana risale il corso del fiume Albegna fino alle terme di Saturnia, toccando sorgenti d’acqua sulfurea e minerale; la panoramica strada bianca che da Scansano sale a Poggioferro, sulla quale si incontra l’antica dogana presso cui passava la transumanza; la storica mulattiera a ridosso della cinta muraria di Scansano, un tracciato a fondo sconnesso ombreggiato dai filari degli olmi che venivano piantati da ogni famiglia per commemorare i propri caduti in guerra.

mulattiera circuito 1 scansano
Famiglie, cicloturisti alle prime armi e amanti del relax assoluto possono invece dedicarsi all’esplorazione della costa, lungo itinerari ciclabili completamente pianeggianti: la pista ciclabile che attraversa le fitte pinete costiere tra Castiglione della Pescaia e Marina di Grosseto; i sentieri per mtb che percorrono la riserva naturalistica del parco dell’Uccellina tra Alberese e Talamone (Parco Regionale della Maremma, in estate ingresso solo con guida, info sui prezzi 0564-407098); la tranquilla stradina di campagna da Orbetello a Capalbio compresa tra il litorale e la linea ferroviaria, che costeggia località di estremo interesse come la laguna di Orbetello, gli scavi archeologici della città romana di Cosa presso Ansedonia, l’oasi WWF del lago salmastro di Burano (tutti a ingresso libero). Un’altra particolare attrattiva nelle vicinanze sono le coloratissime sculture surrealiste del Giardino dei Tarocchi, in località Garavicchio, che si raggiunge dall’oasi di Burano proseguendo sulla stessa stradina costiera fino a Chiarone Scalo, da dove si imbocca la provinciale SP75 percorrendola poi per circa 5 km in direzione di Pescia Fiorentina.

Antico Casale
Situato sulla Scansanese appena oltrepassato il centro di Scansano in direzione di Manciano, l’albergo e resort Antico Casale di Scansano è una buona postazione per esplorare la zona. Il podere, gestito con entusiasmo e dedizione dalle sorelle Marta e Marcella, comprende un maneggio, una spa alimentata da energie rinnovabili e ampie porzioni di foresta, all’interno delle quali è stato creato un circuito ciclabile per permettere ai clienti di provare le mtb disponibili per il noleggio.Antico Casale fotovoltaico

I servizi offerti ai cicloturisti sono un garage per parcheggiare la bici al coperto, la possibilità di noleggiare biciclette a misura dall’ampio parco bici del negozio MBM di Grosseto, il cui team di meccanici e guide specializzate è a disposizione degli ospiti, e l’assistenza di Corrado, guida ciclo-escursionistica e grande esperto del territorio, che può accompagnarvi o consigliarvi gli itinerari più interessanti. Le escursioni guidate, altamente personalizzabili, sono aperte anche a visitatori esterni che non alloggiano nella struttura (l’offerta parte da 35 € per 4 ore). Antico Casale maneggio
Vengono serviti una colazione a buffet variegata e abbondante e un light lunch a base di prodotti locali biologici, mentre il ristorante interno offre specialità della cucina maremmana, tra cui spiccano i piatti a base di pasta fresca, cinghiale dell’Uccellina e ricotta di Manciano.

Antico Casale 2
La Maremma grossetana offre all’esplorazione lenta e attenta di un viaggio in bicicletta un immenso patrimonio di paesaggi, incontri, cultura e sapori.

Antico Casale facciata
Si tratta, innanzitutto, di una regione che sorprende per la varietà delle sue risorse ambientali e per la ricchezza delle emozioni che riserva agli amanti della natura, a cui può capitare, com’è successo a noi, di imbattersi in un capriolo sulle spiagge del parco dell’Uccellina, di rigenerarsi nelle sorgenti termali che sgorgano dal sottosuolo vulcanico o di assaporare la grandiosità degli scenari montani dell’Amiata, da dove, nelle giornate terse, si osserva la dorsale appenninica fino al Gran Sasso.
È inoltre la zona ideale per immergersi nell’atmosfera dell’autentica cultura contadina dei butteri, alternando le visite dei graziosi centri storici di origine medievale, delle impressionanti città scavate nel tufo, delle suggestive vie cave e necropoli etrusche, a graditi ristori presso poderi e cantine, alla scoperta dei sapori genuini e delle peculiarità eno-gastronomiche della tradizione culinaria maremmana, che spaziano dal celeberrimo Morellino, all’olio di Scansano, alle specialità locali a base di cacciagione, ricotte e formaggi vaccini e pecorini.

cacio e morellino
Tralasciata dai tradizionali circuiti turistici che prediligono le più gettonate colline del Chianti o della Val d’Orcia, la Maremma mantiene intatto un potenziale ancora tutto da esplorare per il viaggiatore a due ruote, capace di coniugare in un unico, straordinario territorio le molteplici gioie del cicloturismo.

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