Pacific Coast Route

Pacific Coast Route

Pacific Coast Route

La Pacific Coast Route è un itinerario cicloturistico che corre lungo la costa ovest del Canada (per un brevissimo tratto) e degli Stati Uniti, costeggiando l’Oceano Pacifico. Attraversa lo stato canadese della British Columbia e tre stati degli USA, Washington, l’Oregon e la California lungo un tracciato di 2979 chilometri, con partenza a Vancouver e arrivo a Imperial Beach.
Così come la maggior parte dei grandi itinerari cicloturistici degli USA, anche la Pacific Coast Route è stata ideata e tracciata dalla Adventure Cycling Association, la principale organizzazione statunitense di promozione del cicloturismo.

Mappa

Dislivelli

L’itinerario si mantiene molto vicino alla costa per tutto il suo corso. Il primo tratto, quello canadese e dello stato di Washington, è prevalentemente pianeggiante ad eccezione di qualche rara e leggera salita. La zona della California settentrionale, invece, è piuttosto collinosa con continui saliscendi fino alla città di Santa Barbara. Da qui in poi la Pacific Coast Route ritorna ad essere piuttosto piatta, grazie anche all’aver incluso molte piste ciclabili costiere di località balneari.

Pacific Coast Route in bici
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Clima

La Pacific Coast Route può essere percorsa in qualsiasi periodo dell’anno, ma la primavera e l’autunno sono le stagioni ideali per evitare il traffico estivo dovuto ai flussi turistici e le rigide temperature invernali che caratterizzano la zona più settentrionale dell’itinerario. In estate in particolare il pericolo maggiore è rappresentato dalla presenza di veicoli pesanti lungo la US Highway 101 e la State Highway 1.

Logistica

Attraversando luoghi molto turistici, i servizi lungo il percorso sono abbondanti un po’ ovunque. Si può scegliere tra un’ampia varietà di soluzioni per dormire, dagli hotel ai più spartani motel fino ai numerosi campeggi vicino al mare nelle località costiere. Un primo tratto leggermente isolato si trova in California, tra le località di Half Moon Bay e Davenport, a sud di San Francisco. E’ bene quindi calcolare le tappe da compiere per, eventualmente, rifornirsi prima di cibo e bevande. Come detto, essendo zone molto turistiche, i prezzi sono più alti in particolare quelli delle strutture ricettive. Il secondo tratto isolato si trova a sud di Big Sur e dura circa 60 chilometri.

Il percorso

La Pacific Coast Route inizia da Vancouver, in Canada, sempre che si decida di percorrerla da nord a sud come fanno la maggior parte dei cicloturisti. Il tratto canadese tuttavia è molto breve, inferiore ai 50 chilometri, dopo i quali si fa ingresso negli Stati Uniti nello stato di Washington. Superata la città di Bellingham, si esce dalla strada numero 5 per seguire la costa e, più o meno all’altezza di Burlington, si lascia la zona continentale degli States per giungere in un’area di arcipelaghi costituita, tra le altre, dalle isole Whidbey e Fidalgo, separate tra loro dallo strettodi Deception. Un piacevole tragitto in traghetto conduce di nuovo sulla terraferma, nella città di Port Townsend.

Vista aerea delo stretto di Deception

Vista aerea delo stretto di Deception

Si prosegue verso sud costeggiando l’Olympic National Park, senza però addentrarvisi. All’altezza del parco, si è abbastanza vicini alla città di Seattle, raggiungibile in traghetto. Dopo un centinaio di chilometri merita una sosta il St. Helens Visitor Center, che raccoglie le testimonianze dell’eruzione dell’omonimo vulcano Monte St. Helens del 1981. Giunti in prossimità del fiume Columbia, che segna il confine con lo stato dell’Oregon, un altro tratto in traghetto conduce ad Astoria, dove inizia un lungo tratto dell’itinerario interamente costiero. Se oltre che cicloviaggiatori siete ciclisti urbani curiosi, prima di prendere il traghetto potete compiere una breve deviazione dal percorso per giungere a Portland, una delle città statunitensi con la maggiore tradizione ciclistica, in particolare per quanto riguarda il bike commuting.

Pedalando lungo la costa da Astoria, seguiranno paesaggi spettacolari caratterizzati da promontori, ampie spiagge, fari, pinete costiere scoscese e formazioni rocciose in acqua. Numerosi parchi punteggiano questa zona della costa e, se si pedala fino al tardo pomeriggio, si ha l’occasione di godere di tramonti mozzafiato.
L’ultima città dell’Oregon attraversata è Brookings, superata la quale si entra nello stato della California.

In California il paesaggio cambia sensibilmente, durante la pedalata si incontrano enormi sequoie, fattorie, ed aree coltivate a perdita d’occhio che si alternano a centri urbani trafficati. La strada lungo la costa si fa in certi tratti molto tortuosa, ed in particolare in alta stagione percorsa da veicoli di ogni genere, camion, mezzi agricoli ed automobili per cui, per quanto possibile, è bene prestare attenzione al sopraggiungere dei mezzi. In prossimità di Orick, a ridosso del Redwood National Park, vivono alcuni branchi di alci che non è difficile avvistare.

Il Pacifico visto da Redwood Creek Beach, vicino Orick

Il Pacifico visto da Redwood Creek Beach, vicino Orick

Poco dopo la località di Eureka, la strada lascia per un attimo la costa salendo in una delle rare zone interne attraversate dalla Pacific Coast Route, per poi riprendere a correre lungo il mare all’altezza di Westport.

Si procede ancora in direzione sud e una delle tappe più significative del percorso è senza dubbio San Francisco, dove non potrete farvi mancare una pedalata sull’imponente Golden Gate Bridge, un ponte sospeso che collega l’Oceano Pacifico alla baia di San Francisco lungo poco più di un chilometro. Il ponte è sempre molto trafficato in particolare nei giorni feriali negli orari di andata e ritorno dal lavoro, e ospita ben sei corsie riservate alle automobili, tre per senso di marcia, ed un marciapiede per lato, di cui quello ovest ad uso esclusivo dei ciclisti e quello est ciclopedonale, in cui comunque i ciclisti devono sempre dare la precedenza ai pedoni.

Il Golden Gate Bridge di notte

Il Golden Gate Bridge di notte

La visita di San Francisco merita una sosta di almeno due-tre giorni: tra i luoghi più interessanti da visitare ci sono i quartieri Haight-Ashbury, divenuto negli anni sessanta centro del movimento hippie, la cui cultura è ancora viva e testimoniata dalle numerose luci psichedeliche che di sera illuminano le strade, e Castro, conosciuto per essere il cuore della comunità gay.
San Francisco è infatti nota nel mondo per la grande tolleranza e apertura mentale di molti dei suoi abitanti, che hanno fatto della città un centro della cultura alternativa. Ne sono esempi lampanti i movimenti letterari e poetici della Beat Generation degli anni cinquanta, oppure la Summer of Love che, nell’estate del 1967, consacrò San Francisco come capitale degli Hippie e degli oppositori alla Guerra del Vietnam. Anche il femminismo ed i militanti per i diritti dei gay hanno avuto in San Francisco, vedi nel quartiere Castro, un saldo punto di riferimento.

Altri quartieri degni di menzione sono North Beach, che rappresenta la Little Italy di San Francisco, Mission District, il quartiere più antico di San Francisco, e Fisherman’s Wharf, ricco di musei, chioschi lungo le strade che vendono frutti di mare, e dalla cui costa si possono prendere alcuni traghetti che conducono ad Alcatraz.

Un chiosco di pesce a Fishermans Wharf

Un chiosco di pesce a Fishermans Wharf

Val la pena ricordare che San Francisco ha una forte tradizione ciclistica: oltre ad over ospitato la prima Critical Mass della storia, datata 25 settembre 1992, a cui parteciparono 48 ciclisti, qui circa 40 mila cittadini dichiarano di utilizzare la bicicletta per spostamenti quotidiani.
Altra nota caratteristica in fatto di mobilità, è che sulle linee San Francisco circolano i vecchi tram milanesi.

Superata San Francisco, un’altra visita da segnare è quella all’Ano Nuevo State Reserve, dove tra i mesi di gennaio e febbraio potrete ammirare i Mirounga, gli elefanti marini, in piena stagione degli amori.

Elefanti marini a Piedras Blancas

Elefanti marini a Piedras Blancas

Procedendo a sud, si penetra nella parte più turistica della California, di cui ne è uno dei massimi esempi la località balneare di Malibu, caratterizzata da un traffico caotico e da lussuose ville che si ergono dalla spiaggia fin sulle colline.
All’altezza di Santa Monica, si possono imboccare alcune belle piste ciclabili lungo la spiaggia, e superata questa località, il successivo tratto di strada della Pacific Coast Highway, parte della California State Route 1, è considerato da molti ciclisti il più spettacolare e panoramico. Questo scenario è stato infatti utilizzato in numerosi programmi televisivi, spot pubblicitari e film.

Un tratto della Pacific Coast Highway

Un tratto della Pacific Coast Highway

Anche se la Pacific Coast Route non vi passa, qui si è molto vicini all’area metropolitana di Los Angeles, che potrete considerare di raggiungere in treno per una visita di un paio di giorni. Le maggiori attrazioni di questo importante centro culturale, economico e cinematografico degli Stati Uniti sono i quartieri di Beverly Hills, Holliwood, Bel Air, gli studi cinematografici Universal Studios e Paramount Pictures, e numerosi teatri e musei.

Beverly Hills, angolo con Rodeo Drive

Beverly Hills, angolo con Rodeo Drive

Il successivo tratto di strada è molto piacevole da pedalare in quanto in tutte le cittadine attraversate ci sono buone reti di piste ciclabili urbane, compresa l’area metropolitana di San Diego e la sua periferia. Da San Diego una di queste ciclabili conduce sulla costa dove si può prendere un traghetto riservato a pedoni e biciclette che conduce a Coronado, da cui un’altra ciclabile corre lungo tutta la Silver Strand State Beach per poi terminare ad Imperial Beach, a pochi chilometri dal confine messicano.

Silver Strand State Beach

Silver Strand State Beach

Libri

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Commenti

  1. Avatar rosario leonardi ha detto:

    Cerco sposor anche economco per affrontare un viaggio, porterei il nome de marchio e\o prodotto alla conosc enza della gente dei luoghi di passaggio.

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