Trentino, Valle del Chiese in bici tra laghi e boschi

05  ciclabile Valle del Chiese

È una bella giornata di sole e non posso non farmi un bel giro in bicicletta. Metto la bici in macchina e mi dirigo verso la sponda trentina del lago d’Idro. Lascio l’auto al parcheggio del biotopo “Lago d’Idro” a Baitoni e, incuriosita dall’area protetta, spingendo la bici sulla lunga passerella pedonale, vado alla ricerca di qualche volatile che qui nidifica. Il biotopo è collocato nella parte meridionale della pianura alluvionale del fiume Chiese: gran parte dell’area fu bonificata a metà ‘800 attraverso l’abbassamento della soglia del lago.

11 Lago d'Idro

02 biotopo lago d'Idro

Mappa

Altimetria

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Traccia gps | Mappa kml

01 biotopo lago d'Idro

L’ambiente del Biotopo presenta aspetti interessanti sia per la varietà vegetale che ospita, sia per la sua avifauna acquatica e migratoria. Lascio il biotopo, costeggio il paese di Baitoni che, sarà la giornata infrasettimanale o sarà l’atmosfera lacustre, sembra un paese d’altri tempi. La forte tradizione agricola si esplica anche nel toponimo del paese, che non nasconde le sue origini: Baitoni deriva infatti da “baite” che gli abitanti di Bondone costruirono in valle, così da avere una comoda base per lavorare i campi ed allevare il bestiame.

03 biotopo lago d'Idro

Seguendo il corso del fiume Chiese, la ciclabile è davvero sorprendentemente scenografica: ponti, boschi, passaggio su una passerella in legno radente la roccia e l’incessante scroscio del fiume e anche una piccola area naturale corredata di pannelli esplicativi. La ciclabile fino a qui è a tratti asfaltata e a tratti sterrata, ben battuta e facilmente percorribile sia in mountain bike, che con una bici ibrida. Data la facilità di percorrenza e l’assenza di auto, l’itinerario è particolarmente adatto alle prime uscite, ma anche ad una gita anche con i bambini! Attraversato il fiume, sulla sua destra orografica vedo il bicigrill a Bersaglio di Condino e mi fermo a fare acqua e mangiare qualcosa. Mi incuriosisce il nome della località dove sorge il locale, e una simpatica signora mi spiega che prende il nome dal “Bersaglio”: infatti il bar-ristorante è stato costruito accanto ai resti dell’edificio che durante la prima guerra mondiale era il locale dove i militari esercitavano la loro mira su sagome. È un locale che offre molto spazio verde, ottimi ed abbondanti panini e pietanze.

08 Bicigrill Condino

Proseguo il mio giro. Nella valle a tratti stretta a tratti più ampia, non si può non notare l’abbondanza della coltura a granturco. Siamo infatti nella patria della farina gialla, prodotto sì tipico del Trentino, ma tipicissimo della valle che sto percorrendo. A Storo viene prodotto un grano speciale nel colore e nelle proprietà organolettiche, il Marano, che viene poi macinato per produrre la famosa farina gialla.

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Raggiungo rapidamente Cimego, una tranquilla località immersa nel verde, dove non si può perdere una visita al Sentiero Etnografico Rio Caino: un percorso lungo 4 chilometri che racconta tra boschi e prati, la cultura contadina e gli antichi mestieri: l’antica fucina con magli mossi ancora ad acqua, le macine del vecchio mulino, l’antico forno, ma anche luoghi leggendari, come l’alcova di Fra’ Dolcino e Margherita, eretici vissuti a Cimego fra il 1300 e il 1303 e il fiabesco orto della Strega Brigida, un gioiello botanico ricco di piante officinali utilizzate dalla donna, vissuta qui intorno al 1470.

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Degno di visita è anche Quartinago: la parte antica del paese, che ha infatti mantenuto le sue caratteristiche di borgo medievale con la pieve di S. Antonio risalente al XVI secolo. Poco prima di raggiungere Lardaro, in posizione strategica, vedo un’imponente struttura militare. È il Forte Larino, testimone della Grande Guerra.

10 Forte Larino

Attraversando una fascia verdeggiante di prati, si arriva presto alla frazione di Cologna di Pieve di Bono, dove la ciclabile si conclude. La tradizione religiosa del territorio trentino ha lasciato molte tracce nella Valle del Chiese: la Pieve di Bono è infatti una delle sette Pievi antiche delle Giudicarie. Merita una visita la chiesa di Santa Giustina risalente al 1200, nella cappella parrocchiale è anche preservato un importante ciclo di affreschi quattrocenteschi in stile gotico-giottesco. Ripercorro a ritroso i 17 km e mi concedo qualche ora di relax al lago d’Idro prima di ritornare a casa.

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