Itinerari

Véloscénie: da Parigi a Mont Saint Michel in bicicletta

Pedalare da Parigi alle spiagge della Manica, avendo come meta uno dei luoghi più affascinanti di Francia.

mont st michel

Pedalare da Parigi alle spiagge della Manica, attraversando paesaggi incantevoli e avendo come meta uno dei luoghi più affascinanti di Francia, un’isola che si staglia improvvisamente poco lontano dalla costa, dominata da un’antica abbazia che sembra emergere dalla roccia: tutto questo è possibile con il percorso “Véloscénie”, un percorso cicloturistico ben organizzato e alla portata di tutti.

Mappa


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L’itinerario è lungo poco più di 400 chilometri; è prevalentemente pianeggiante, con solo poche brevi salite, e porta ad attraversare quattro regioni e otto dipartimenti francesi, oltre a tre parchi naturali. È quasi completamente segnato, e scorre quasi sempre o su “vie verdi” (aperte solo a pedoni e traffico non motorizzato), o su piccole strade di campagna poco trafficate; si tratta inoltre di un percorso in continua evoluzione, e la quantità di tratti su “vie verdi” è destinata ad aumentare nei prossimi anni. La traccia fornita, presa dal sito biroto.eu, segue fedelmente le strade di Véloscénie; tuttavia, la parte iniziale del percorso, nell’uscita da Parigi, non è stata ancora decisa definitivamente, e potrebbe subire delle modifiche.

Il sito ufficiale del percorso, disponibile purtroppo solo in francese, è fatto molto bene e fornisce tutte le informazioni necessarie ad organizzare con precisione il viaggio.

L’avvicinamento: si può arrivare a Parigi in treno, in aereo o anche in bici, unendo dall’Italia tre percorsi della rete Eurovelo: EV5, EV6 e EV3 (tutti nel senso di marcia opposto rispetto a quanto descritto).

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Il percorso: Véloscénie può essere diviso in sette parti.

1) Parigi e la sua regione: 80 km
Questo tratto è l’unico a non essere ancora nella sua forma definitiva, e non è quindi al momento segnato, anche se la traccia gps fornita permette comunque di percorrerlo senza esitazioni.
L’itinerario parte dal cuore di Parigi, l’Île de la Cité, l’isola sulla Senna dove si trova la famosa cattedrale di Notre Dame. Poco dopo la partenza, si entra in una “via verde” che permette di allontanarsi dalle zone più trafficate della capitale francese in tutta sicurezza; è comunque necessario porre attenzione per la presenza di numerosi pedoni.
Dopo circa 15 km a una grande rotonda vi è la possibilità di fare una deviazione, prendendo verso destra (ovest) la strada D60: seguendo il percorso segnato, in circa 12 km si giunge alla reggia di Versailles, magnifica residenza estiva del Re Sole Luigi XIV.
Continuando il percorso principale invece ci si allontana sempre più dalla periferia di Parigi, inoltrandosi nella campagna dell’Île de France. Subito dopo aver superato Orsay (24 km) si incontra la prima facile salita di Véloscénie, 4 km al 2% di pendenza media e 5% di pendenza massima. Dopo qualche decina di chilometri di campagna, un’altra facile salita, questa volta immersa in un bosco, porta a costeggiare il castello di Rambouillet (63 km), usato ancora in tempi recenti per incontri internazionali.
L’arrivo a Epernon segna l’uscita dalla regione dell’Île de France e la fine di questa prima parte.

2) La valle del fiume Eure: 37 km
Anche questo breve tratto scorre prevalentemente su strade di campagna.
A Maintenon (90 km) una piccola deviazione dalla traccia permette di ammirare il castello, dalla particolare forma architettonica, e l’acquedotto a tre ordini di arcate, costruito nel XVII secolo per portare l’acqua a Versailles.
Una “via verde” permette l’avvicinamento in tutta sicurezza alla città di Chartres (112 km), annunciata già da lontano dalle torri della cattedrale gotica di Notre Dame.

3) Verso la Loir: 75 km
Si continua a costeggiare il fiume Eure lungo una “via verde”. Fra i numerosi villaggi che si attraversano particolarmente degno di nota è quello di Illiers-Combray (142 km), dove Marcel Proust passò l’infanzia; nella sua famosa opera Alla ricerca del tempo perduto questo luogo è descritto con il nome di Combray.
Siamo nella regione della Beuce, il granaio di Francia: pochi boschi sono qui sopravvissuti all’espandersi dell’agricoltura. Anche qui c’è un breve tratto leggermente in salita (2-3%).
L’arrivo al paese di Nogent-le-Rotrou (181 km) annuncia l’ingresso nella regione della Perche.

4) La regione della Perche: 77 km
Questo tratto scorre quasi interamente lungo una “via verde”, immersa nel Parco naturale regionale della Perche; i panorami sono sempre quelli tipici della campagna francese, con piccoli villaggi e fattorie isolate. Meta finale di questa tappa è la città di Alençon (255 km).

5) Alençon e la sua regione: 75 km
Alençon è famosa per i suoi merletti e per essere un grande mercato agricolo, cosa comprensibile data la sua posizione geografica. Lasciata la città verso nord-ovest, una lunga salita porta al punto più alto di tutta la Véloscénie; la quota di scollinamento (327 metri) ci fa capire come le pendenze siano sempre molto contenute.
Si pedala ora entro i confini del parco naturale regionale della Normandia-Maine, che ha contribuito a salvaguardare alcuni tratti di foresta, nella quale si pedala grati dell’ombra fornita dagli alberi fino alla città medievale di Domfront (326 km).

6) La Normandia: 66 km
Il penultimo tratto della Véloscénie scorre quasi interamente su una “via verde” ricavata da una antica ferrovia. In queste zone la coltivazione principale è quella delle mele e delle pere. Si tratta di zone devastate dalla seconda guerra mondiale, essendo molto vicine al luogo in cui gli alleati sbarcarono il 6 giugno del 1944.
Fra i villaggi più rappresentativi di questa regione vi sono quelli di Mortain (350 km) e di Ducey (381 km), mentre all’altezza di Pontaubault (385 km) si incrocia il percorso di Eurovelo 4.

7) La baia di Mont Saint Michel: 20 km

L’ultimo tratto costituisce l’avvicinamento a Mont Saint Michel, pedalando lungo la baia in cui si trova quest’isola. È consigliabile visitarla in periodi lontani da quelli di maggiore afflusso turistico, per godere con maggiore tranquillità della sua particolare atmosfera.
Queste rocce sono luoghi di devozione religiosa fino almeno dal tempo dei celti, quando il mare non le aveva ancora circondate. Oggi l’isolotto è dominato da un’abbazia, la cui costruzione fu iniziata nel X secolo.
Si tratta di uno spettacolare finale per un percorso che ha offerto panorami indimenticabili per tutta la sua durata.

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Commenti

  1. Avatar Daniela ha detto:

    contatta Cyclando.it o grandangle.fr

  2. Avatar DIEGO BALDISSARA ha detto:

    vorrei organizzare un viaggio su questo percorso con bagaglio al seguito ma nn sò da dove cominciare rispetto al noleggio bici e relativa eventuale assistenza, trasporto bagaglio, pernottamenti etc. si accettano tutti i suggerimenti del caso. Grazie

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