Trentino, Val di Non in bici: miele, castelli e canyon

03 la ciclabile presso Amblar

È un sabato fresco di fine maggio e con mia moglie Carla e il vecchio amico Giambattista, compagno di mille avventure e “bicisbocce” (le nostre bisbocce in bici) partiamo in macchina fare un giro sulla pista ciclabile inaugurata da pochi anni e che ancora non abbiamo percorso, per riscoprire la Val di Non.

06 Sarnonico

Ci troviamo nel Trentino occidentale ad un’oretta di auto da Trento. Questa è una valle molto ampia e non basta un giorno per visitarla tutta, nemmeno in macchina. Decidiamo di iniziare il nostro percorso dal museo Retico di Sanzeno, un edificio in calcestruzzo e acciaio tutto spigoli, che spunta tra il verde della valle con il suo grigio chiaro, evocando ghiaccio e dolomiti. I Reti erano l’antica popolazione che abitava le Alpi fino all’arrivo dei Romani in questa regione, circa 2000 anni fa. Nel museo, progettato dall’architetto Sergio Giovanazzi di Trento, vi sono sia manufatti preistorici, retici e romani e reperti medievali dei Longobardi e dei Goti.

01 Museo Retico

I primi chilometri in direzione Romeno li percorriamo in salita sulla strada provinciale in modo da poter passare di fronte al Castello di Malgolo, uno dei tanti bellissimi edifici di questo genere che è possibile ammirare in questa valle, anticamente chiamata Anàunia. Oggi la residenza – fortezza trecentesca è una residenza privata.

02 Castello di Malgolo

Mappa

Altimetria

non-altimetria

Traccia gps | Mappa kml

Raggiungiamo la pista ciclabile della Val di Non, un percorso ad anello di circa 35km con 500m di dislivello realizzato dalla Provincia di Trento unendo stradine di campagna e tratti costruiti ad hoc come lo scenografico ponte tra Malgolo e Romeno in acciaio e legno. Da qui iniziamo un giro molto vario in senso antiorario, immersi in parte nel bosco, in parte tra le case dei paesi della Val di Non. Ci sono anche delle salite, brevi e dolci, ma è bene saperlo specialmente se si vuole compiere l’ininerario per intero; per le famiglie con i bimbi consiglierei particolarmente la parte tra Cavareno, Fondo e il campo da golf, pianeggiante e panoramica.

06 campi presso Storo

Con Carla e Giambattista abbiamo fatto tante uscite in mtb qui da noi in Trentino e qualche bel viaggio in bici, eppure basta una giornata in un posto che non conosciamo, come questo, per riaccendere la stessa euforia di quando pedaliamo in luoghi lontani straordinari.

Ci fermiamo all’ufficio turistico di Fondo per prendere delle informazioni e decidere che fare e la ragazza molto gentile che ci lavora ci consiglia di fare un salto al lago Smeraldo, a due passi (anzi pedalate – in salita) da qui. Fondo ha un aspetto quasi cittadino, con negozi e ristoranti e bei palazzi stretti tra viuzze molto compatte e vicoli tortuosi che salgono e scendono. E’ attraversata dal torrente che esce dal lago Smeraldo, che passa per un canyon attrezzato con delle passerelle in ferro, per cui è possibile percorrerlo per intero a piedi.

05 Lago smeraldo e canyon

La Val di Non è la valle delle mele, ma non solo. E siccome al cicloturista piace scoprire i prodotti locali, noi decidiamo di fare una merenda nònesa facendoci preparare un ricco tagliere con Mortandela (un salume affumicato, presidio Slow Food), Trentingrana e Monteson e del miele. E da bere? Succo di mirtillo? Sidro di mela? Groppello?

07 foratura a Dambel

Tutti questi sono alcuni dei prodotti di eccellenza che realtà grandi e piccole della val di Non hanno saputo creare in questo territorio ricco di natura e tradizioni. Con l’uva del Groppello si faceva questo vino rosso autoctono fin dal ‘500. Il sidro non è una bevanda tipica di queste parti, ma vista la produzione di mele l’azienda di Lucia Maria Melchiori ha deciso di scommettere su questo prodotto e anche su una birra artigianale. I piccoli frutti (fragole, mirtilli, ribes, more, lamponi e ciliegie) vengono prodotti a delle quote generalmente più alte, dove non è possibile produrre mele. Il miele Thun della Val di Non è tra i più prestigiosi d’Italia e una volta concluso il giro in bicicletta varrebbe la pena fare una visita all’azienda di Andrea Paternoster, che si trova proprio sotto uno dei più importanti e suggestivi monumenti del Trentino: Castel Thun a Vigo di Ton.

10 i meleti

Lasciata Fondo raggiungiamo l’abitato di Dambel dove foriamo; nella divertente pausa riparazione, Carla parla con un contadino che ci consiglia di proseguire tra le campagne verso Caséz, per raggiungere comodamente il museo retico. Facciamo così anche l’esperienza di passare attraverso i meleti delle famose mele DOP della Melinda, il più grande produttore italiano di mele.

09 i meleti

Se si opta di non salire da Fondo al lago Smeraldo e partendo dal ponte ciclabile di Romeno. E’ possibile entrare nel Canyon di Fondo anche con una passeggiata che parte dal centro del paese.

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04 Cavareno

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