Bici e trekking nel Gran Sasso, in Abruzzo
“Quando raggiungi la cima di una montagna, continua a salire” (massima zen)
Che significato do a questa frase?
Che cosa nasce in me nell’elaborazione di questo pensiero?
Forse la vita è solo la proiezione di una montagna in cui tutti noi siamo diretti?
La salita verso l’alto?
Verso la nostra destinazione finale?
Sospirata?
Banale! E quantomeno troppo ieratica per i miei gusti.
Riproviamo.
Forse la nostra esistenza non si esurisce con una singola cima, ma rappresenta solo una tappa del breve percorso delle nostre esperienze vitali.
Mah! Troppo semplice, troppo abusato.
Ricominciamo.
Magari.
Tutto ciò che ci circonda è solo vuoto, un vuoto assoluto e primordiale!
Un vuoto che noi riempiamo per alleggerire il nostro peso, la nostra responsabilità come esseri che sono venuti dal niente e finiranno dentro questo niente.
Immaginiamo montagne, valli, luoghi familiari, persone, beni da possedere, da mostrare, vite da esibire.
Sapendo che tutto è transitorio.
Ah, l’incertezza dell’esistenza, la vacuità del nulla.
La certezza del dubbio!
E noi oggi in questo vuoto, abbiamo provato a costruire dal dubbio qualchecosa di nobile e rispettoso verso un percorso che abbia infuso nelle nostre coscienze solamente un passare, uno sfiorare, un assaporare, un respirare, un esserci con tutti i nostri sensi presenti.
Si, in questo nostro viaggio abbiamo colmato i sogni che hanno spinto radici nell’unione di più mondi, territori, spazi da riempire con il nostro passaggio.
Un miraggio lungo 90 km verso il punto più alto, partendo dal punto più basso.
Ma le montagne siamo noi, i picchi sono dentro di noi, perchè le montagne più alte si nascondono negli abissi, nelle forre oceaniche, nei recessi del nostro spirito mai sazio.
Quello che resta in fin dei conti è una consapevolezza della condivisione di un sentimento comune di non appartenenza espresso nelle sua più pura autenticità.
Due ruote che girano sempre verso l’avanti, con a fianco due borse cucite solo con l’essenziale.
E sopra solo uno spirito, che vuole essere libero, abbracciato da una Motherland.
Marco, Giuseppe, Mario
che bello, mi avete fatto ricordare il mio viaggio dello scorso anno sulla dorsale degli appennini che ho pubblicato in questo sito.
grazie
felino