Benvenuti nel ’900
“L’automobile è sempre stata un’espressione della nostra società. E’ un mezzo che ha cambiato radicalmente il nostro modo di vivere. Ha aperto orizzonti che fino a qualche tempo prima erano impensabili. Ora è però necessario che le città, i Comuni facciano la loro parte per adeguare i sistemi di viabilità e i servizi per, ci auguriamo, le sempre più numerose auto e mezzi elettrici sul territorio. In questo modo i Comuni potranno creare le condizioni perché il progresso avanzi sensibilizzando anche il cittadino ad un cambio culturale sostanziale che lo proietta verso l’utilizzo di auto a basso consumo e a ridotto impatto ambientale.”
Non sono le parole di Henry Ford, pronunciate quando il positivismo e il mito del progresso erano a punto di portare il genere umano a scontrarsi con le grandi tragedie del ‘900, ma sono uscite dalla bocca di Mauro Barisone, Presidente dell’ANCI Piemonte.
Nel paese più motorizzato d’Europa (dopo il Lussemburgo), in cui ci sono due targhe per ogni patente, c’è qualcuno che ancora si augura un aumento del numero di automobili, tutto questo mentre il settore dell’auto registra il dodicesimo segno negativo consecutivo su base mensile.
Qualcuno gli dica che siamo nel terzo millennio.
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