L’ABC del viaggio in BC

Promemoria semiserio del viaggiatore in bicicletta.

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A come Allenamento: è importante allenarsi prima di un viaggio in bicicletta: almeno 3 ripetute giornaliere di sollevamento boccali di birra per non far brutta figura nelle serate goderecce con i compagni di strada.

B come Borraccia: quel contenitore di liquido inodore, insapore e incolore, generalmente caldo dopo mezz’ora di pedalata, che te lo riesci a mala pena a versare in testa.

C come Compagni di viaggio: occhio a non partire con quello sbagliato. Finirete a tirarvi appresso le chiavi da 15 nei momenti di stress.

D come Dove: non è mai stato importante. Con una bici e due borse è bella pure la Germania centrale. (Scusa Germania centrale ma in realtà sei noiosissima).

E come Essenza del viaggio: un tramonto, un incontro con uno sconosciuto, una birra la sera. L’essenza del viaggio in bici è tutta qua.

F come Frutta: generoso e gratuito regalo della natura per cicloviaggiatori affamati.

G come Gomme: mai gonfie a dovere, specie quella posteriore. Ragazzi se nelle borse ci mettete pure il divano di casa poi non vi lamentate.

H come Hotel: quella cosa che per il cicloviaggiatore squattrinato è costituita da un telo e una paliera.

I come Incontri: che romantici gli incontri in un viaggio in bicicletta: anziani, contadini, bambini, altri ciclisti. Ma anche alcuni meno piacevoli come cacche, chiodi, vetri, macchine.

L come Lycra: no, la maglietta di lycra no, la tutina di lycra no. Ok abbigliamento sgargiante per farsi vedere ma con ‘sta panza meglio qualcosa di meno attillato.

M come Macchine: che per avvertirti che stanno sopraggiungendo da dietro ti strombazzano nemmeno fosse un matrimonio di paese. Ah, grazie della premura eh.

N come Nave: quella si che è la migliore amica della bici, la porti gratis e senza smontarla. La notte passaggio ponte e via!

O come Occhiali: quando li porti piove, viceversa splende il sole. Non disperare, in discesa ottimo antidoto a moscerini ed insetti negli occhi.

P come Partenza: l’unico momento in cui nessun cicloviaggiatore pensa: “chi me l’ha fatto fare”.

Q come Quando: il periodo ideale per un viaggio in bici è l’estate, Capodanno, Pasqua, Carnevale, i ponti, i week end, l’inizio della primavera, il tardo-autunno, ma anche lo stronzissimo lunedì mattina.

R come Regolazioni: al cambio, ai freni, che palle. Ma bisogna saperle fare.

S come Salita: che bella la salita, avvincente, emozionante, eroica. Si ok ma quando finisce?

T come Treni: il famoso e avanzato trasporto bici di Trenitalia e Italo. Ahahahahahahah.

U come Unico: viaggiare in bici non ha eguali. Motociclisti, non provate a chiamarci “cugini”.

V come Velocità: va bene viaggiare lenti, ma vuoi mettere la discesa a 40 all’ora col venticello in faccia?

Z come Zitti: shhhhhh…non condividete questo articolo, ci facciamo una pessima figura :)

Grazie dell’ispirazione a Silvia, di Trippando.

Commenti

  1. Grazie Andy, mi fa piacere che siamo in tanti ad essere ironici e squattrinati!
    Claudio, non sia mai!!!

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