Piste ciclabili autocostruite: video
I ciclisti che si muovono nelle grandi città sono spesso tipi particolari: intraprendenti, avventurosi e anche un po’ pazzi. Si tratta però di un tipo di pazzia che fa bene a tutti (automobilisti inclusi), e che dovrebbe diffondersi sempre di più, fino a diventare la normalità: tutti, dal pensionato che va a fare la spesa ai genitori che accompagnano i bimbi a scuola, dovrebbero avere il diritto di muoversi in bici per le nostre città senza rischiare la pelle.
Per fare questo però, servono (fra l’altro) le piste ciclabili; e se la pubblica amministrazione non ci pensa? Ecco che l’intraprendenza di quei pazzi si mette in gioco e inventa le piste ciclabili autocostruite: alcuni video su Youtube mostrano dei giovani di New York e San Francisco intenti a pitturare sull’asfalto delle corsie riservate ai ciclisti, con della vernice bianca e delle sagome di cartone. Si tratta naturalmente di azioni illegali che dovrebbero rimanere a scopo dimostrativo, sperando che l’amministrazione colga il messaggio.
C’è da dire che anche da noi in Italia succedono cose simili: pochi mesi fa, dei cittadini romani si sono autotassati per finanziare la riverniciatura delle strisce pedonali nel loro quartiere. Quando la pubblica amministrazione, nonostante livelli di tassazione altissimi, non riesce a garantire neanche i servizi essenziali, la sua legittimità non può che decadere.