“[Abbiamo approvato il ddl delega per la riforma del codice della strada, un provvedimento per tutelare gli utenti deboli, in particolare i ciclisti.]…[Le strade sono sempre più attraversate dai cosiddetti quadricicli leggeri, usati da ragazzi tra i 14 e 18 che non sempre sono bravissimi a guidare o consapevoli dei rischi che corrono e che fanno correre. Oltre a maggiori tutele per i ciclisti, la delega è finalizzata ad applicare tutta la logica della patente a punti anche alle macchinine. Se così non si fa si mette a repentaglio la vita dei ragazzi, dei pedoni e degli altri automobilisti.]”
Lo ha detto poco fa nella conferenza stampa a palazzo Chigi il presidente del Consiglio Enrico Letta, illustrando i contenuti del disegno di legge delega sulla revisione del Codice della strada varato oggi dal Consiglio dei ministri. Ancora non sono noti i dettagli del ddl.
Vediamo cosa fanno oltre i proclami. Il nocciolo della questione è vedere se l’omicidio a mezzo automobile rimane totalmente depenalizzato o se le cose cambiano. Sembra niente, ma c’è dietro un universo di non cultura che ci costa tantissimo in termini pratici.