Al via la sperimentazione: in Francia pagati per andare al lavoro in bicicletta

Al via la sperimentazione: in Francia pagati per andare al lavoro in bicicletta

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Chi pensava che fosse solamente un annuncio roboante, si è sbagliato di grosso: la Francia ha cominciato il programma di incentivi all’uso della bicicletta per recarsi al lavoro (ne avevamo parlato già qui), ne ha dato notizia lunedì il ministro  dei trasporti Frederic Cuvillier. 20 aziende e istituzioni hanno quindi siglato un accordo per cui accorderanno 25 centesimi di euro per km percorso  ai circa 10.000 dipendenti che, nel corso dei prossimi sei mesi, si recheranno al lavoro in bicicletta.

Il sistema di incentivi è stato progettato perché il trasporto pubblico e l’uso delle automobili sono già ampiamente sussidiati, mentre ancora nulla era stato fatto per il trasporto a pedali. Il ministro auspica che il sistema di incentivi al bike to work posta spingere a un aumento dell’uso della bicicletta del 50% sui tragitti casa-lavoro nell’arco dei prossimi 6 mesi, partendo dal 2,4% attuale sugli spostamenti totali, pari a 800 milioni di km, ovvero a 3,5 km per singolo percorso.

Il ministro tiene però a precisare: “il sistema di incentivi non sarà cumulabile con il rimborso agli abbonamenti per i trasporti pubblici, a meno che non si ricorra a forme di intermodalità (bici+treno)”.

Con questa sperimentazione della durata di 6 mesi, la Francia si ritrova a seguire le tracce di Gran Bretagna, Olanda, Germania, Danimarca e Belgio dove già da tempo sono in vigore sistemi di incentivi all’uso della bicicletta per recarsi al lavoro che vanno dagli sgravi fiscali, a pagamenti per km percorso, a veri e propri incentivi per l’acquisto di biciclette, il tutto nell’ottica di promuovere stili di vita più salutari, ridurre l’inquinamento atmosferico e i consumi di combustibili fossili.

Non mancano, però, le voci critiche, secondo il blogger-giornalista Olivier Razemon di Le Monde, il provvedimento rischia di tramutarsi in un buco nell’acqua come avvenuto in Belgio dove l’indennizzo di 0,22 centesimi di euro a km non ha cambiato molto le percentuali di spostamenti casa-lavoro in bicicletta che pure partivano da un 8% sul totale. Ad ogni modo, tempo al tempo: dopo il periodo di sperimentazione di 6 mesi, il ministero valuterà i risultati e deciderà se continuare con il progetto di sovvenzioni e allargarlo su scala maggiore, oppure metterlo definitivamente in soffitta.

Commenti

  1. marco ha detto:

    Già solo abbandonando l’auto risparmiano 3000 € l’anno, questa sarebbe solo la cigliegina sulla torta

  2. Fabio80s ha detto:

    Mi sembra un’ottima idea. Anche per chi, come me, percorre solo 10km al giorno per andare e tornare dal lavoro (e già uso la bici in città) sarebbero 2,50 euro. Al mese circa 50-60 euro, in un anno 600. E quante persone troverebbero finalmente una motivazione per, almeno, provarci, liberando le strade dal traffico!

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