Bici

Come cambiare i raggi della bici

Quando uno o più raggi di una ruota cominciano a spezzarsi significa che c’è logorio, anzianità di servizio e mancanza di lubrificazione/manutenzione/centratura della ruota.

Scontato, un raggio rotto va sostituito, una cosa che va fatta nel più breve tempo possibile, un raggio rotto comporta la perdita di assetto del cerchio, logorio dei pattini del freno; può provocare una deformazione della ruota (orizzontale o verticale) e rotture ad altri raggi.

La prima difficoltà, in caso della rottura di un cerchio durante una gita in bici, è quella di capire come operare per tornare alla base con la bici.
Come detto, la rottura di un raggio comporta (nella maggioranza dei casi) la perdita di assetto del cerchio; una ruota deformata non lavora più correttamente ed assume una forma ondulata nel punto di rottura.
La conseguenza minima che ci si può attendere è che, ondeggiando, la ruota vada a creare attrito con i pattini del freno e si blocchi.
Che fare? Senza gli strumenti adeguati la cosa si fa difficile.

Due sono gli interventi minimi che si possono apportare.
La prima, allentare, all’occorrenza sganciare i pattini del freno per evitare lo “sfregamento” o ridurlo al minimo.

Se avete un freno a disco, la cosa diventa impossibile e serve una preghiera.

La seconda, intervenire con la forza bruta per cercare di raddrizzare la situazione. Smontate la ruota dalla bici ed appoggiatela contro un muro, un masso, dentro la fessura di un tombino, insomma su una superficie che ritenete adeguata a fare da perno ed esercitate pressione con le mani sui bordi del cerchio. Questo dovrebbe consentire di riportare alla base la bici, pedalando.

Passiamo ora alla sostituzione del raggio rotto.
Molti dei manutentori che descrivono questa operazione sono propensi a definirla una cosa facile e veloce. Io sono del parere contrario, l’operazione di sostituzione implica conoscenze non proprio da profani e non sempre alla portata di tutti. La rottura di un raggio comporta anche operazioni che sono collaterali ma non secondarie, come ad esempio il controllo e la centratura della ruota.

Un presidio fondamentale è quello di disporre degli strumenti adatti, come la chiave tira raggi. E’ un piccolo utensile (generalmente di forma quadrata) contenente più tacche che corrispondono alle varie forme e dimensioni dei raggi esistenti. Con questo attrezzo di può intervenire per avvitare o svitare i raggi di una ruota.
Un cacciavite, che tipo… dipende dal raggio da sostituire.

Si avete letto correttamente, ho scritto “varie forme e dimensioni dei raggi esistenti”. Come le bici, anche i raggi non sono tutti uguali.
Bici da corsa, MTB, city Bike, numero di raggi forma e dimensioni insomma avete capito che lo standard non è d’obbligo (così…. tanto per complicare la situazione). Quindi fate attenzione quando andate ad acquistare il nuovo raggio a specificare correttamente cosa vi serve, magari portate la ruota con voi.

Altro presidio fondamentale è il “glossario” per fare in modo di capire la questione, brutalmente un raggio è un pezzo di metallo composto da un perno e da una vite di testa che si chiama “niple”.

Procediamo con le operazioni.

– Smontare la ruota dalla bici, togliere il copertone e la camera d’aria per mettere a nudo il cerchio.

– Con la nuda ruota vedrete che il cerchio, internamente, è rivestito da una guaina in materiale plastico.
Questa guaina viene comunemente denominata “paranipli” ed ha la funzione di formare un’intercapedine di supporto e protezione tra la vite di testa del raggio (il niple) e la camera d’aria.
Chi dispone di “tubles” non ha questo problema.
Un raggio della dimensione errata (più lungo ad esempio) o non correttamente montato a filo del cerchio può provocare un rigonfiamento interno, senza paraniple la testa della vite del raggio può causare la foratura della camera d’aria.

– Per la sostituzione del raggio rotto, la guaina paraniple va quindi rimossa, eventualmente sostituita.

– Tolta la guaina di protezione, per togliere il moncherino del raggio residuo occorre svitare la testa del raggio (il niple) con lo strumento tira raggi sopra descritto, quindi sfilare il raggio lungo il foro sul mozzo per farlo uscire.

– Allo stesso modo, il nuovo raggio acquistato va inserito facendolo passare dal foro del mozzo sul cerchio.

Per la rottura del cerchio di una ruota posteriore la casistica è più complessa.
Il caso di rottura di un raggio posteriore è quello più elevato, poiché si tratta della ruota che subisce più “carico”
Non sempre è possibile sfilare il raggio dalla ruota senza prima rimuovere il pacco pignone, quindi serve indicare una procedura aggiuntiva che comporta l’adozione di ulteriori strumenti per l’intervento.

Anche qui, per complicare la vita ai poveri ciclisti, esistono degli attrezzi specifici che non sono proprio “standard”.
Serve avere:

– Una chiave a frusta

– Una sorta di strumento composta da un manico ed un pezzo di catena, non serve per la fustigazione del ciclista o della bici ma occorre per fare da presa sul pacco pignone.
– Un estrattore specifico per il tipo di pacco pignone della vostra bici.
Quindi occhio alla marca del cambio e del pacco pignone, poiché una non si adattano l’una all’altra.
– Una chiave inglese.

Dopo aver smontato la ruota dalla sua sede sulla bici, occorre prima di tutto rimuovere il perno dello sgancio rapido; una procedura semplice dato che basta svitare la vite e sfilare il perno che passa all’interno del mozzo.

Possiamo ora procedere a smontare il pacco pignoni, mettendo la chiave a frusta sulla corona centrale ed inserendo l’estrattore specifico che abbiamo liberato sfilando lo sgancio rapido.

Potete ora afferrare l’estrattore con la chiave inglese e fare forza con la chiave a frusta per rimuovere l’anello di fissaggio del pacco pignone.

Nella procedura di estrazione, attenzione alla rimozione delle corone poiché sono sfuse e vanno poi riallineate correttamente nello stesso modo in cui sono state sfilate. Tolte le corone del pacco pignoni, avrete la nuda ruota e potrete procedere a sfilare il raggio rotto.

Ora viene una fase delicata.

– Se sfilare il raggio è una questione relativamente semplice, reinserirlo è invece più complesso poiché non si tratta solo di rimetterlo in sede ma anche di rispettare la forma e l’intreccio del raggio nuovo con i suoi “compagni” ancora in sede.
Avrete notato che una ruota è un complesso intreccio di raggi che esercitano una tensione sul cerchio.
La loro funzione è quella di mantenerlo sufficientemente rigido ed alla giusta tensione per garantire l’assetto lineare.

– Il nuovo raggio va quindi reintegrato alla sua corretta sede in questa “ragnatela” per riportare in equilibrio il cerchio.
Per reinserirlo correttamente (sopra o sotto gli altri) dovrete necessariamente controllare la posizione degli altri raggi e non sbagliare!
Un raggio non correttamente posizionato compromette l’equilibrio della ruota e può causare la rottura di altri raggi in seguito.

– Una volta reinserito il raggio correttamente, dovete dargli la giusta tensione.
Inserite il niple dall’interno del cerchio e procedete, con cacciavite e chiave tira raggi, ad avvitare il raggio nella sua sede.

– In questa delicata fase dovrete fare attenzione per evitare che la testa del raggio non sporga rispetta al dado, il rischio è la foratura.

– Terminata la tensione del raggio, riposizionate la guaina all’interno del cerchio.
Rimontate camera d’aria e copertone ed avete finito, o meglio avete finito di sostituire il raggio.
Centrare l’assetto della ruota è un’altra storia e ve ne parleremo nella prossima puntata.

Commenti

  1. Avatar Luca ha detto:

    Ciao Marco.
    Sto per fare un giro in bici piuttosto lungo. Vorrei comprare dei raggi che vadano bene per i miei cerchi. Come faccio a capire quali comprare su internet senza sbagliarmi?

    Grazie

  2. Avatar Roberto ha detto:

    Ciao Ferruccio
    Grazie del contributo.
    Il mondo del disco, non solo quello della musica, è (parere mio) un tantino più difficile di così.
    La rubrica la si è concepita per coloro che sono meno “Pratici” di meccanica bici e vedono la questione dal primo approccio.

    La rottura di un raggio non sempre comporta la grazia di restare in assetto “disco”, io la preghierina la dico che male non fa.

    Nel caso di ondeggiamento, intanto bisogna averla con sè la brugola.
    Poi che basti un solo freno, temo dipenderà dal tipo di percorso…. nella sassaie che frequento a volte neppure due mi bastano :-)

    1. Avatar marco collevecchio ha detto:

      com’è.possibile…ogni…2…sett..mi..si..rompono…3..o..4..raggi…che…posso..fare??

      1. Omar Gatti Omar Gatti ha detto:

        Ciao Marco,
        significa che la tensione dei raggi è troppo bassa e i raggi si rompono per fatica. Vanno sostituiti tutti e va raggiata di nuovo, tensionandola come dovuto.

        Buone pedalate!

        Omar

  3. Avatar ferruccio ha detto:

    nel caso di rottura del cerchione o di un raggio di una ruota con freno a disco non serve una preghiera perché il disco resta in assetto e quindi non sfregherà sul disco.
    nel caso di rottura del mozzo e conseguente ondeggiamento del disco neppure serve una preghiera ma una semplice chiave a brugola da 5mm e 120 secondi di tempo.
    procedura:
    1) si svitano entrambe le viti che fissano il freno,
    2) si fissa il freno capovolto con una sola vite (per capovolto intendo ruotato di 180 gradi rispetto al perno ideale rappresentato dal foro della vite superiore di fissaggio del freno)
    il freno sarà ora fuori dal disco che potrà ondeggiare tranquillamente.
    naturalmente il freno è inservibile e si frenerà con l’altro.

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