Schwalbe antiforatura addio, meglio le tip top

13 Ottobre 2014

L’episodio dell’esplosione della gomma posteriore in pieno altipiano mongolo è uno di quegli avvenimenti che mi continuano a ronzare malamente in testa. Si trattava, riassumo, di una Schwalbe Marathon plus Tour. Avevo scelto quel tipo di coperture proprio per evitare di avere problemi e di portare con me un copertone di scorta. E stavo proprio per fare un Tour.
Teoricamente la scelta è stata corretta (se fate una ricerca per forum di viaggio troverete toni entusiastici o quanto meno acriticamente positivi nei confronti di quelle coperture: la vulgata è che sia lo standard, con poche o nulle alternative: e così pensavo anch’io).
Invece bang:

schwalbe-1

Inutile dire che la cosa non mi va ancora giù.
Al netto della facilità con cui mi sono tolto dall’impasse, in cui peraltro la mia fortuna ha giocato il solito ruolo, resta la diffidenza improvvisa e imprevista che continuo a provare per quelle gomme. Naturalmente nei prossimi viaggi cambierò gomme, ma intanto restava inevasa la domanda: perché è successo?

Ci ho ragionato da allora a questi giorni.
Chiarito che la pressione non c’entrava nulla, così come il peso del bagaglio e il fondo stradale, restava l’ipotesi di un difetto strutturale.

Però l’ipotesi è caduta quando, di passaggio verso casa dall’aeroporto di Ciampino, mi fermo da Zio Bici al Pigneto per salutare i cari Andrea e Piero, e parlo dell’accaduto con quest’ultimo. Lui è stato in viaggio in Asia per tre anni con una delle sue tall bike autocostruite.
“Ma sai che mi è successa la stessa cosa per due volte?”, dice.
Ah.
Non lo sapevo, naturalmente. Cominciamo dunque a ragionarne. Secondo lo Ziopiero si tratta di un eccessivo carico sopportato dalla spalla del pneumatico, ma lo aveva attribuito al peso e al cerchio forse troppo stretto. L’unica volta che ha pesato bici e attrezzatura il risultato era 97 kg. Il mio carico totale bici compresa era poco superiore ai 30 kg, tutt’altro gravame.

Però l’intuizione è giusta: il centro del battistrada è robusto ma i lati non hanno la stessa struttura. Naturalmente, aggiungo. Sono tutti così.
E ho realizzato che c’è un aspetto ulteriore di quella gomma in particolare: l’inserto antiforatura al centro del battistrada è imponente e rende la gomma durissima, tanto da poterci andare anche se mezza o quasi del tutto sgonfia.
Questa è la sua sezione:

schwalbe-2

Si vede bene anche qui, nella mazzetta che la Schwalbe fornisce (a pagamento) ai negozianti:

schwalbe-3

Secondo me il problema è proprio l’antiforatura: rende robustissimo il battistrada (anche se mi è capitato di forare una volta, nella ridente località di Babushkin in Russia: un filamento d’acciaio molto sottile) e però lascia che tutto il carico venga sopportato dai lati della gomma, sproporzionatamente sottili.
Il copertone che ho montato in Mongolia è un normalissimo 26″x1,75 di marca taiwanese mai sentita prima, Duro, e ha forato una volta sola, a Cuba, su una strada particolarmente dissestata.

schwalbe-4

Conclusione: per il prossimo viaggio Schwalbe antiforatura addio, preferisco riparare con le tip top ma non rimanere appiedato con una gomma squarciata.
E sono alla ricerca di pneumatici da viaggio, ma di altra marca.

Fonte | escoafareungiro

Commenti

16 Commenti su "Schwalbe antiforatura addio, meglio le tip top"

  1. rotafixa ha detto:

    sono abbastanza esperto da saper gonfiare le gomme delle mie bici. queste hanno il limite max di 4,5 bar (impresso sul lato per non far fare idiozie alla gente)
    la mia pompa ha il manometro.

    1. Roberto ha detto:

      Dove si comprano delle pompe piccole con manometro ?

  2. Luke ha detto:

    Ciao Rotafixa,
    concordo con Ferruccio, non ho la verita’ in mano, ma forse hai peccato di ingenuita’ quando scrivi: ” l’inserto antiforatura al centro del battistrada è imponente e rende la gomma durissima, tanto da poterci andare anche se mezza o quasi del tutto sgonfia.”
    Proprio perche’ la struttura dello pneumatico e’ importante, sono necessarie pressioni adeguate (soprattutto quando si hanno carichi e terreni accidentati), altrimenti si fa lavorare il fianco della gomma e non piu’ il battistrada. Con una struttura del genere il controllo della pressione delle dita e’ praticamente impossibile, gia’ ad un bar ti sembra perfetta, ma a lungo andare rovini i fianchi…..come e’ successo a te.
    Non per difendere Schwalbe, ma ti sarebbe capitato con qualsiasi gomma con quella struttura.
    Comunque, buone pedalate a tutti.
    Luke

  3. ferruccio ha detto:

    io uso marathon plus, le gonfio a 3 – 3,5 atm, mai avuto problemi.
    ci sono diversi casi di cedimento della spalla con gomme gonfiate a 4 – 5 atmosfere.
    l’idea che mi sono fatto è che le marathon devono essere gonfiate dalle 3 alle 4 atmosfere.
    chiaramente, se vengono gonfiate sotto le 2,5 atmosfere a pieno carico il cedimento diventa molto più probabile.
    ho trovato diversi cicloviaggiatori che consigliavano di usare una pompa con manometro per avere sempre la pressione ottimale.
    ti dirò che io gonfio le marathon circa ogni 3 mesi e devo usare il manometro perchè essendo così dure non riesco a capire a occhio se la pressione di gonfiaggio va bene.
    potrebbe essere che hai corso con una pressione non ottimale pensando invece che il gonfiaggio fosse ok
    schwalbe o no, mai andare “in the middle of nowhere” senza un copertone di riserva.

    ciao

    1. Roberto ha detto:

      Ciao dopo aver usato con soddisfazione per un anno le scwalbe scrive un po consumate ma mai bucato sono andato dal ciclista che mi ha messo marathon road sono uscito dal negozio come mi sono messo sul sellino ho fatto venti metri e il copertone davanti si è aperto nella parte centrale lunga tutto il copertone….si vedeva la protezione.l ho portata subito indietro e mi ha rimontato quelle vecchie che avevo prima.Robe da pazzi….con quello che costano è inaccettabile che accadano certecose.cosa devo pensare ? Come è possibile ? Ora ho paura apprendere altre scwalbe a parte quelle vecchie che ho sotto di cui mi viso.la pressione ne la tengo sempre a 4.

  4. Tobi ha detto:

    è possibile che la pressione era troppo bassa per tanto tempo? Cioè che la gomma si derformava troppo durante tanto tempo e alla fine questo ha fatto collassare la struttura? Da tanti anni uso le Marathon per circa 7000km annuali e non ho mai avuto problemi del genere.

  5. Omar ha detto:

    Ciao Rota fixa,
    ti consiglio i Continental 4 season. Carcassa in duraskin, spalla rinforzata (fanno un po’ fatica a tallonare, ci vuole forza e cacciagomme robusti) e lamina interna in kevlar antiforatura. Se giri con la pressione giusta non fori mai (5000km e mai una foratura, anche su sterrato, dove non dovrebbe girare). Costicchiano sui 40€ l’uno, però chi più spende meno spende, si dice dalle mie parti

    Ciao

    Omar

  6. Filippo ha detto:

    Articolo molto interessante.
    Mi sono comprato anch’io i pneumatici in questione è li ho messi su sulla mia ciclocross da turismo e non so se sia la tipologia di bici (perché l’ho fatta fare su richiesta) o pneumatici che in discesa non mi fanno sentire sicuro..come se il copertone si volesse togliere dal cerchione in curva.
    Forse il battistrada è troppo alto..non so.
    So solo che quando scendo dai colli su una strada d asfalto tendo a frenare spesso perché non mi sento sicuro.
    Con la mia bici da corsa non ho questo problema, vado giù senza problemi.

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