Udine: fermati i vigili in bici, dovranno sostenere lezioni di guida

Udine: fermati i vigili in bici, dovranno sostenere lezioni di guida

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Non è una novità che alcuni comuni abbiano dato in dotazione delle biciclette ai vigili urbani per spostarsi in città. Udine è tra questi, ma per via di un decreto legislativo su salute e sicurezza sul lavoro, i vigili non potranno più pedalare senza aver prima sostenuto dei corsi specifici di guida in bicicletta.
Il nuovo servizio e le nuove quattro biciclette erano state presentate dal sindaco Furio Honsell e dal comandante della Polizia municipale Sergio Bedessi a fine ottobre.

La notizia, naturalmente, ha destato più di una perplessità tra i vigili e cittadini, d’altra parte gli uffici comunali hanno provato a spiegare la faccenda con questo paragone: «Se ci facciamo male con un trapano fra le mura domestiche sono affari nostri; se, invece, il trapano lo usiamo in un luogo di lavoro, per legge, il datore di lavoro ci deve formare all’utilizzo di quel trapano».

Tecnicamente non fa una piega ma andrebbe sottolineato che l’uso della bicicletta non prevede alcuna formazione teorica né pratica nemmeno secondo il Codice della Strada, anche perché solo pedalando si potrà acquisire la giusta esperienza. Inoltre, il corso di guida prevede anche una parte teorica di insegnamento del Codice della Strada ai vigili urbani, e questo è quasi un paradosso.

I maligni, nel frattempo, hanno già individuato il vero scopo dei corsi: non tanto la formazione del personale ma piuttosto l’ennesima scusa per far girare soldi tra le persone giuste. Quello dei corsi infatti è diventato per alcune amministrazioni un vero e proprio business e si stima che il corso per i vigili urbani costerà alle casse del Comune di Udine non meno di 1.500 euro.

«Il paradosso – commenta l’assessore alla Mobilità e ambiente, Enrico Pizza – è che vanno a fare quei corsi gli stessi agenti che insegnano nelle scuole a usare le biciclette. Purtroppo – conclude – non ci possiamo fare nulla, ma questo può aiutare a far capire ai cittadini quanto sia difficile amministrare. Dico soltanto questo: io, o un qualsiasi componente della giunta o dipendente di palazzo D’Aronco stesso, se volessi utilizzare una delle biciclette di proprietà del Comune dovrei fare il corso… uso la mia».

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