La scorsa settimana è stato pubblicato l’Eurobarometer 422a, un’indagine sulle abitudini di mobilità dei cittadini europei, compreso l’uso della bicicletta. La ricerca è stata finanziata dalla Commissione Europea e ha preso in considerazione le opinioni espresse da 27 mila cittadini di 28 stati.
Per quanto riguarda l’uso della bici, i risultati dell’indagine hanno confermato in buona parte le statistiche degli anni precedenti, ma alcune novità non mancano e riguardano anche l’uso dell’automobile e dei mezzi pubblici.
La media europea dei cittadini che hanno dichiarato di usare la bici abitualmente per spostarsi è dell’8%, equamente distribuita tra entrambi i sessi. Significativa è invece la differenza tra le fasce d’età: la media più alta (13%) si è registrata tra i giovani con età compresa tra i 15 e i 24 anni contro il 7/8% delle fasce 25-39, 40-54 e over 55.
L’Olanda è il paese in cui si pedala di più, con il 36% di ciclisti urbani dichiarati. A Malta invece la quota di ciclisti è prossima allo zero. L’Italia si attesterebbe, secondo l’Eurobarometer, poco sotto la media europea, con il 6%.
Confrontando la tabella con i dati Eurobarometer del 2013, nel nostro paese i ciclisti sarebbero aumentati di 2 punti percentuale, e in effetti l’aumento di biciclette nelle nostre strade è sotto gli occhi di tutti.
L’ECF (European Cyclists’ Federation) ha estrapolato dal documento integrale ulteriori dati interessanti, eccoli di seguito:
Le ragioni per cui scegli un determinato mezzo di trasporto
Per gli europei, la convenienza e la velocità di spostamento sono ancora i criteri che influiscono maggiormente sulla scelta del mezzo di trasporto. Nonostante la crisi, il prezzo è il criterio più influente solo per il 12% degli intervistati. Tra i ciclisti, poi, ben 1 su 4 dice di usare la bici per una questione di rispetto dell’ambiente.
I maggiori problemi in tema di mobilità
Oltre la metà degli intervistati ha individuato nel traffico e nella manutenzione delle strade i problemi più urgenti in tema di mobilità urbana. “Solo” per il 30% invece la questione primaria è la sicurezza, sebbene anche i primi due fattori possano far intendere un bisogno di sicurezza.
Priorità per aumentare la sicurezza stradale
Per risolvere questi problemi, le soluzioni individuate (50% dei voti) sono la migliore manutenzione delle strade e il pugno di ferro contro chi si mette alla guida sotto effetto di alcol. Solo per un cittadino europeo su 4 invece si dovrebbe agire innanzitutto sulla riduzione della velocità.
I dati sulla mobilità in Italia
Quello che emerge dalle indicazioni dei cittadini italiani è:
– un alto uso dell’automobile (63%);
– uso dei mezzi pubblici ben sotto la media europea (8% contro il 20% circa);
– siamo, dopo i ciprioti, i cittadini che in Europa meno guardano al prezzo per scegliere il mezzo di trasporto (solo il 6% contro una media di circa il 15%);
– siamo, dopo i maltesi, i cittadini più insoddisfatti della (non) puntualità dei mezzi pubblici. Ancora una volta invece, sembrerebbe che mostriamo poco interesse nei confronti del prezzo del biglietto e di possibili abbonamenti a buon mercato.
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