Diari

Le Fiandre in bicicletta da Bruxelles a Bruges

Le Fiandre in bicicletta da Bruxelles a Bruges

Ore 6.30 Aeroporto di Fiumicino direzione Bruxelles
Bagaglio :1 zaino da 40L, 1 da 30L e quello piccolo da 5L. (2 persone)

Ghent, Itinerario Città d'Arte, Fiandre
Ghent, Itinerario Città d’Arte, Fiandre

Il viaggio

• Bruxelles – Mechelen
• Mechelen – Temse
• Temse – Ghent
• Ghent
• Ghent – Bruges
• Bruges – Mare del Nord – Bruges
• Bruges
• Bruxelles

NB: Le indicazioni sulle piste ciclabili sono fornite attraverso cartelli come questi. I vari numeri vengono definiti nodi. Si seguono le indicazioni per il un nodo, quando si arriva alla fine di questo ci sono le indicazioni per i nodi successivi, nel caso della foto siamo arrivate al nodo 48 e possiamo scegliere se seguire verso il 25 o il 52. E’ quindi necessario avere una cartina o aver visionato il percorso su internet o su qualche applicazione per smartphone.

Bruxelles – Mechelen

19 Aprile: Arrivate a Bruxelles andiamo a ritirare i bagagli e poi in bagno per la “trasformazione”: pantaloncino da ciclista, lenti a contatto e siamo pronte per andare a ritirare le bici.
Le abbiamo noleggiate presso la Pro Velo (http://www.provelo.org/en) pagando 72 euro a bicicletta per una settimana. Ci hanno mandato le indicazioni, e per arrivare da loro bisogna scendere a Bruxelles- Luxemburgo, sembra semplice.

Scendiamo al piano -1 dell’aeroporto per prendere il treno e riusciamo subito a fare il biglietto, ma sui cartelloni il treno non c’è. Dopo un paio di giri e una risposta non proprio convincente della ragazza alle informazioni (in effetti errata) andiamo in biglietteria dove iniziamo a scoprire la disponibilità belga. La signora ci spiega che dobbiamo fare un cambio treno e per sicurezza ci stampa le indicazioni e ci indica il primo treno utile. Finalmente arriviamo a Bruxelles- Luxemburgo, usciamo e ci troviamo nel centro del parlamento europeo, ma è il sabato di Pasqua è c’è il deserto a parte 2 o 3 turisti spaesati come noi.
Trovare la Pro Velo è meno facile del previsto, nessuno conosce la strada (in effetti una stradina). Alla fine ci salva un addetto di un albergo uscito a fumare una sigaretta, e un wi-fi libero che mi permette di accedere a google maps,ci siamo ecco le nostre bici!

Sono le 12, due ore di ritardo rispetto alle mie previsioni, ma l’ importante è partire!
Assicuriamo con qualche difficoltà i due zaini alla bici, cerchiamo di orientarci con la cartina ciclabile e finalmente imbocchiamo via Tromso in discesa e iniziamo a seguire il percorso 5a che dovrebbe portarci fuori Bruxelles (seguiamo la strada più bella a detta delle ragazze che ci hanno dato le bici).
Prima tappa prevista Leuven.

Nonostante lo spazio ciclabile sia su strada, mi sento sicura e al semaforo scopro con sorpresa che le auto in fila hanno lasciato libera la corsia a destra dedicata alle bici, che ci permette di passare e di metterci davanti, nello spazio riservato…. la civiltà non finisce mai di stupirmi!
Continuiamo a pedalare, seguendo i cartelli. Arrivate alla stazione Delta, il percorso prosegue a sinistra ma l’impressione, guardando la cartina, è che sia meglio andare dritte. Così chiediamo a 2 signore appena uscite dalla palestra (con tanto di tappetino di yoga in mano)

La cartina è poco dettagliata e loro non si trovano (figurarsi noi) ma alla fine una delle due ci dice di seguirla, perchè va nella nostra direzione. La seguiamo (dovevamo proseguire dritto) e attraversiamo un bellissimo parco, dopo poco lei si gira e ci dice di proseguire sempre dritte. Pedaliamo con piacere in questo parco dove c’ è chi passeggia, chi corre, chi va in bici.

Dopo parecchio pedalare finalmente vediamo il segnale della ciclabile, si trova all’altezza di un ponte e la freccia indica sinistra alto, mentre l’altra strada scende. Proseguiamo dritte felici di avere trovato la strada giusta. Dopo un altro ponte, e un altro po’ di parco, però il parco finisce e capiamo che non è la strada giusta.
Chiediamo indicazioni ad una signora che ci guarda come due marziane e l’unica cosa che continua a dirci è che il posto dove vogliamo arrivare è molto molto lontano (è ovvio vogliamo arrivare a Mechelen!)
Per fortuna viene in nostro aiuto un distinto signore che ci dice che siamo andate troppo avanti e che dovremmo tornare al primo ponte, esattamente dove era il cartello!! Possibile che lo abbiamo letto male?!?
Torniamo indietro e quando arriviamo al punto incriminato scopriamo che il cartello indicava proprio la strada che avevamo intrapreso… ufff

Prendiamo quindi la strada in discesa e in effetti al semaforo troviamo subito un altro cartello che indica in alto a destra, non è ben chiara la direzione ma vediamo che c’è una ciclabile che si trova al centro della strada e che va verso destra, imbocchiamo Vorstlaan, facciamo qualche km ma nessun altro cartello … siamo abbastanza avvilite e sono le 14… notiamo un centro con vari posti dove mangiare e ci fermiamo,sicure di aver di nuovo sbagliato.
Dopo mangiato ritorniamo all’incrocio e scopriamo che l’altra ciclabile si trova nella strada che va dritta leggermente a sinistra (Tervurenlaan).

Finalmente siamo sulla via giusta e questa ciclabile è bellissima anche se un po’ in salita, ovviamente ogni attraversamento di strada è segnalato e accompagnato da appositi semafori. Ora le indicazioni per i nodi 44 e 60 sono più frequenti e chiari e in poco tempo ci troviamo in una bellissima foresta.
Veramente un percorso spettacolare che ci porta nell’area di Tervuren e precisamente nel parco di Gordaalvijver con prati, e laghetti. E’ sabato pomeriggio ed è pieno di persone in relax che si godono la bella giornata. Anche noi facciamo una breve sosta per goderci il posto.

Superata questa parte si prosegue in stradine costeggiate da alcune villette per poi arrivare a costeggiare l’ aeroporto, pensare che eravamo già qui alle 9 di questa mattina è un po’ desolante ma per lo meno ci siamo!
Nel frattempo abbiamo deciso di saltare la tappa a Leuveneu e di puntare direttamente a Mechelen.
Il sistema dei nodi diventa sempre più intuibile, ma ovviamente ci perdiamo un altro paio di volte
Poi verso le 19.30 eccoci finalmente a pedalare lungo il canale e a puntare dritto al b&b (KOMZO -Stuivenbergbaan 240a)

Neanche questa ricerca sarà facilissima, nonostante il b&b si trovi proprio sulla ciclabile (tra i nodi 92 e 93), perchè ad un certo punto spariscono le indicazioni del nodo.
Fortuna che è bastato chiedere ad un ciclista che ci ha consigliato di entrare nel parco di Mechelen, attraversarlo e uscire dall’altro lato. Stanche ma soddisfatte finalmente siamo arrivate! è stata più dura del previsto ma è stata bellissima!

Mechelen – Temse

Domenica 20 Aprile (Pasqua): La mattina rimaniamo un po’ deluse perchè il proprietario del b&b ci dice che non è possibile lasciare li i bagagli perchè lui non ci sarebbe stato, capisco che è Pasqua, capisco la conduzione familiare ma allora mi sarei aspettata un posto un po’ meno “hotel”.
Comunque poco male perchè individuiamo subito un altro percorso ciclabile che non passa dal b&b.

Mechelen è un piccolissimo gioiello, una piazza e due stradine ma amorevoli e vale la pena farci un giro. Finita la visita ci avviamo verso Temse seguendo le indicazioni per il nodo 96 (poi 51 -50-26-28-29-90-34-31-54-01-02-03-75)
Usciti da Mechelen la pista costeggia una strada ad alta percorrenza, ma per fortuna solo per un brevissimo tratto perchè poi si abbandona la civiltà per inoltrarsi nei campi sconfinati lungo il fiume, anzi i fiumi perchè ad un certo punto ci si trova con l’acqua sia a destra che a sinsitra.
Bellissimo!

E mentre passeggiamo lungo il fiume, proprio verso l’ora di pranzo ci troviamo a fiancheggiare alcuni ristorantini. Cosa potremmo volere di più? Fiume- Ciclabile-Ristorante un trio perfetto!
Parcheggiamo le bici nell’apposito parcheggio e ci sediamo nei tavolini all’aperto. Dentro ci

Sono persone vestite a festa (è Pasqua) e fuori ci sono i turisti come noi, in pantaloncini e tuta. Birra, madame croquette e patatine, un po di relax (ristorante Tolhuis -veer) e si riparte!
Dopo pochi metri le indicazioni indicano a sinistra…. ossia nel fiume.
titubanti e ancora scottate dalla giornata di ieri ci guardiamo intorno e scopriamo che c’è un battello (gratuito) che permette di passare sull’altra sponda.
Ripartiamo e per un po’ seguiamo questo gruppo di ciclisti improvvisato fatto di bambini adulti e anziani tutti appena scesi dal battello

Ancora un po’ e si inzia a intravedere Temse a cui si arriva con un bel ponte dove sopra camminano le macchine e sotto le bici.Troviamo abbastanza facilmente l’albergo (Hotel TTS) dove abbiamo prenotato la mezza pensione tramite booking, questa è solo una tappa di passaggio ma in fondo passeggiare per Temse e prendersi un aperitivo non è male. Ceniamo al ristorante dell’albergo stranamente molto affallato di locali nonostante sia la sera di Pasqua.

Temse – Ghent

Lunedì 21 Aprile (Pasquetta): La giornata comincia con la sgradevole sorpresa di scoprire che la cena non era compresa nel prezzo (come da prenotazione), non abbiamo voglia di litigare, paghiamo e ci facciamo dare tutti i dati per il reclamo (per fortuna otteniamo indietro i soldi grazie a Booking)
Ripartiamo e continuiamo a seguire il canale (nodo 76), molto piacevole anche questa parte del viaggio.
E’ pasquetta le piste e i prati pullano di gente del posto, si respira aria di libertà e la ciclabile si riesce a dividere civilmente tra chi “passeggia” e chi si allena con la bici da corsa.

Ormai le indicazioni dei nodi non hanno più segreti per noi… o quasi.
Infatti dentro Gand ci lasciamo prendere dal lungo fiume e ci allunghiamo un po’ troppo (per il b&b bisogna seguire il nodo 4)
Passiamo accanto allo stadio ed è impressionante il numero di posti per biciclette!!!
Arriviamo al B&B Goeiemorgen! che ci accoglie nel migliore dei modi
Els ci indica subito una stanzetta dove possiamo lasciare le bici al sicuro e ci offre da bere.
Il b&b ha una stanza cucina-salone a disposizione degli ospiti e la cordialità e disponibilità di questo posto si respirano nell’aria. È veramente un bel posto e anche la stanza è bella e spaziosa.
In bici il centro si raggiunge in 5 minuti, ma noi decidiamo di abbandonare per una sera le nostre amiche e di andare a piedi (una ventina di minuti)

La passeggiata è piacevole, si attraversa il quartiere universitario, così pieno di vita e così poco turistico. La cosa che più mi colpisce è la quantità di urinatoi per le strade, ma devo dire che sono funzionali, le persone li usano e non ci sono odori sgradevoli in giro…. dopotutto qui la birra è d’ obbligo ad ogni ora!
Arriviamo in centro che sta piovendo e decidiamo di fermarci a mangiare sperando che spiova.
Ceniamo al ‘T Vosken, in pieno centro, ma molto frequentato dai locali, e assaggiamo un fantastico Waterzooi con il pollo accompagnato da due birre locali ( la Kriek e la Grimbergen). Finita la cena facciamo un giro nella Gent notturna e ci riavviamo verso il B&B.

Ghent

Anche oggi decidiamo di far riposare i nostri bolidi e di goderci Ghent completamente a piedi. Facciamo tappa all’ufficio turistico per trovare qualche cartina per il percorso di domani, ma niente da fare, hanno talmente tante piste ciclabili che le cartine sono solo locali e per fare il nostro giro ne dovremmo comprare più di una. Però l’impiegata dell ufficio turistico non si arrende, va al pc, sul sito http://www.vlaanderen-fietsland.be/ e ci stampa tutto il percorso nodo x nodo. Io li adoro !!!
Usciamo dall’ufficio e entriamo nel castello che si trova proprio li davanti.
E’ un giro piacevole e soprattutto offre una bellissima vista sulla città.

La cosa più bella di Gand è però passeggiare tra i suoi vicoli e accanto al fiume, ci fermiamo a pranzare in un posto dove assaggiamo formaggi e salumi locali e ovviamente altre due birre artiginali! Nel pomeriggio facciamo altri giri e visitiamo le chiese, poi in una delle tante viette interne troviamo Amedeus, uno dei ristoranti più famosi da queste parti per via delle ribs all you can eat….
Decidiamo che sarà la nostra cena
Il ristorante è molto particolare stile anni 30, colore rosso, sembra un locale romantico, ma poi tutti finiscono a mangiare con le mani … ti portano 10 costolette e la patata al cartoccio, poi una volta finito il piatto passano per chiedere se ne vuoi altri e il barattolo per gli ossi che era vuoto si riempe all infinito
Di ritorno a casa prendiamo l’acquazzone peggiore del viaggio… fortuna che arriviamo in pochi minuti.

Ghent – Bruges

Colazione, saluti e si riparte, con calma perchè qui il cielo diventa celeste verso le 10, prima ci sono nuvole e vento … e chi ce lo fa fare a svegliarci presto?
Si parte in direzione nodo 4 e da lì verso il nodo 50 (LF5), dopo un paio di giorni, questa modalità sembra finalmente non avere più segreti. La ciclabile affianca da subito il canale e praticamente non lo abbandonerà più, tranne che per pochi tratti.
La maggior parte del tragitto è lontano dalle auto e in quei pochi tratti di strada,

Le bici hanno la corsia riservata che nessuno osa intralciare. Libertà allo stato puro!
Sarà che ormai ci siamo allenate, sarà che il giorno e mezzo di riposo ha fatto bene, sarà che il percorso era veramente facile, ma arriviamo a Brugge velocemente e senza fatica.
Cerchiamo il nostro b&b (Ronny&Marie Rose Debruyne), non è facile trovarlo, perchè è un portone grigio con un oblò…. ma dopo esserci passati davanti un paio di volte lo vediamo.
Per entrare abbiamo il codice che ci hanno inviato per email e dentro troviamo un biglietto di ben venuto con tutte le indicazioni. Lasciamo le bici all’ingresso e entriamo nella stanza. Posto direi molto particolare.
Il centro di Brugge è un gioeillino tutto da vivere, ci perdiamo nelle stradine e camminado tra ponti e canali arriviamo fino al parco.

Con grande sorpresa notiamo che nella pizza principale si trova una pompa per gonfiare le ruote della bici a disposizione di chiunque ne abbia bisogno.
La sera ceniamo al ‘T Gulden Vlies un locale un po nascosto molto intimo con cucina locale, e chiudiamo con una bellissima passeggiata in notturna.

Bruges – Mare del Nord – Bruges

L’idea di pedalare fino al mare del nord è una delle cose che ci affascinava di questo viaggio, dopo aver chiesto un po’ in giro su quale fosse la zona migliore ci dirigiamo verso De Haan. Finalmente pedaliamo senza zaini e la differenza si sente!
Il percorso è come sempre bellissimo, immerso nel verde e accanto al fiume.
Arriviamo in un paio di ore e ci dirigiamo subito sul lungomare arrivando fino ai dossi di sabbia. Riprendiamo la ciclabile e, seguendo un po’ di gente locale, ci spostiamo verso Wenduine, una zona molto bella dove ci concediamo un pranzo vista mare.

Dopo pranzo ci rilassiamo ancora un po’ sulle panchine davanti al mare, finchè il vento inizia a farsi gelido e decidiamo di ripartire.
Per tornare facciamo un altro giro, la strada è meno bella anche se comunque pochissimo trafficata. Ci fermiamo a Damme, piccolissima località vicinissima a Brugge.Consiglio a tutti di fare questi bellissimi 5 km in bici e dare un occhiata a Damme.
Torniamo a Brugge e andiamo a cenrare al ‘T Zwarte Hius, locale molto carino frequentato da gente del luogo e dove assaggiamo un ottimo Waterzooi.

Bruges


La giornata di oggi è dedicata alla visita di Bruges insieme a due nostre amiche che ci hanno raggiunto per il fine settimana. La visita comincia con 360 scalini del campanile, una fatica ben ripagata dalla splendida vista. Poi proseguiamo verso il beghinaggio,ma non senza prima aver onorato una delle prelibatezze belga:il cioccolato. Ci fermiamo in due negozi per assaggiare le diverse praline dai gusti più variegati.
Nel pomeriggio facciamo un interessante visita alla fabbrica della birra che termina con un degustazione della loro birra artigianale non filtrata, molto particolare.
Per fortuna riusciamo anche a prendere l’ultimo battello per vedere la città da un altra prospettiva, molto affascinante e molto interessanti le spiegazioni della giuda.
Infine ceniamo al De Hobbit per far provare anche alle nostre amiche le ribs no stop.

Bruxelles

Sabato 26 Aprile: Oggi prendiamo il treno verso Bruxelles, le bici pagano un biglietto a parte, ma hanno anche un posto e una cintura di sicurezza tutta per loro. Certo capire quale fosse il vagone per le bici non è stato facilissimo, ma siamo riuscite a salire in tempo.
A Bruxelles passiamo in albergo a posare i bagagli ( Marivaux) e poi ci dirigiamo di nuovo alla Pro-Velo per la consegna delle bici, gli ultimi due giorni li faremo a piedi. Passeggiamo per il centro, dopo aver mangiato panini e patatine in uno dei tanti locali all aperto. La piazza centrale è molto bella e lo sarà ancora di più la sera tutta illuminata

A cena andiamo a Fien de secle posto dove c’è sempre la fila per entrare ma ne vale la pena e ce lo conferma anche una ragazza italiana in fila davanti a noi, che si è trasferita a vivere a Bruxelles.

Domenica 27 Aprile: Prima di lasciare questo magnifico paese ci rimangono due cose da fare: andare a vedere l’atomium e fare un giro per i fumetti / murales della città
La fermata della metro è vicinissima al nostro hotel e in poco tempo siamo davanti a questa struttura che per tante volte avevamo vista stampata.
Decidiamo di non salire, ma ci facciamo un giro e parecchie foto. Ritorniamo verso il centro e iniziamo a passeggiare seguendo un immaginario percorso di fumetti, ce ne sono alcuni bellissimi.
Pranziamo con i wafle dolci e salati, un ultimo giro per vedere la splendida cattedrale e poi ci avviamo verso l’albergo e da li all’aeroporto: è ora di tornare a Roma.

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