Come ogni anno, si rinnova il rito di Eurobike. Per alcuni giorni convergono a Friedrichsafen, sul lago di Costanza, migliaia di appassionati di bici e di operatori del settore per presentare e ammirare le novità disponibili a partire dalla stagione successiva.
In un mondo iperconnesso come il nostro, per un’azienda è molto più semplice organizzare un proprio evento a parte, e trasmettere le informazioni in tutto il mondo tramite internet, piuttosto che attendere Eurobike dove bisogna catturare l’attenzione della stampa fra migliaia di altri prodotti. Per questo motivo le novità principali della stagione sono già state presentate da lungo tempo: i nuovi motori Bosch e Brose, le nuove mtb Haibike Xduro3, Rose e Specialized…
Resta il fatto che Eurobike è un’ottima occasione per conoscere prodotti innovativi e particolari, anche grazie agli Eurobike Awards che vengono ogni anno assegnati da una giuria di esperti. Bikeitalia è presente a Eurobike 2015, e cliccando sul link potrete leggere le notizie riportate dal nostro Paolo Pinzuti. Qui naturalmente ci concentriamo sulle novità relative alle bici elettriche in particolare. Nei prossimi giorni pubblicheremo vari articoli: li troverete tutti linkati su questa pagina.
I trend generali
Questa edizione di Eurobike è stata un po’ diversa da quelle a cui abbiamo assistito negli ultimi anni, almeno per quanto riguarda le bici elettriche. Quest’anno infatti non ci sono state novità eclatanti, come poteva essere stato negli anni scorsi per l’esplosione del fenomeno mtb elettriche, o per le fat bike elettriche. È vero che c’è il nuovo trend del formato ruota 27,5 Plus, ma questo non ha raggiunto la diffusione e l’importanza vista negli anni scorsi per altri trend. E poi, come abbiamo già affermato più sopra, molte novità nel settore erano già state presentate prima della fiera.
Questa mancanza di novità rivoluzionarie non è assolutamente un male, anzi. Dimostra secondo noi che il prodotto “bici elettrica” è ormai maturo, e sono necessari solo piccoli ma continui aggiustamenti di rotta. Lentamente ma inesorabilmente il mercato si sta orientando sempre più verso motori centrali di buona qualità, sempre più silenziosi e piccoli, e batterie sempre più integrate nel telaio, in modo che diventa sempre più difficile, a prima vista, riconoscere una bici elettrica da una bici normale. Sempre più persone in Europa (con ancora qualche ritardo in Italia) riconoscono l’utilità di una bici elettrica, soprattutto se va a sostituire una seconda auto; da questo deriva una crescita della qualità media delle ebike comprate.
Il futuro secondo noi prevede un consolidamento del mercato, con la scomparsa di tanti piccoli produttori con modelli di medio-bassa qualità; la crescita sempre maggiore degli attori già grandi, e l’ingresso di nuovi grandi attori (come Piaggio); e dal punto di vista più strettamente tecnico la sempre maggiore diffusione di sistemi di cambio automatico.
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