Germania, la prima “autostrada” per bici

Dopo essere diventate protagoniste della mobilità urbana, le bici cominciano a giocare un ruolo importante anche nella mobilità extraurbana e sulle medie percorrenze. Tutto questo grazie alla prima “autostrada” per bici – tecnicamente una superstrada ciclabile – appena inaugurata in Germania, Paese che sta diventando sempre più amico delle bici.

pista ciclabile veloce Germania

Una immagine della inaugurazione della RS1

Il progetto si chiama Radschnellweg, che potremmo tradurre come “superstrada ciclabile”. Il concetto è lo stesso di quello alla base delle classiche autostrade che conosciamo fin troppo bene: un percorso pensato per gli spostamenti su lunga percorrenza, che deve facilitare la tenuta di una velocità media sufficientemente alta. Vengono quindi ridotte al massimo le curve strette, i semafori, gli attraversamenti e altri ostacoli di questo tipo.

Pochi giorni fa è stato inaugurato il primo tratto della Radschnellweg RS1, da Essen a Duisburg (circa 20 km) lungo il tracciato di una ferrovia in disuso (ferrovie in disuso e fiumi sono i migliori alleati di chi progetta percorsi ciclabili a lunga percorrenza). L’intera RS1 dovrebbe passare per Dortmund ed arrivare fino ad Hamm, coprendo in tutto poco più di 100 km.

percorso pista ciclabile veloce Germania

Per ora è pronto il tratto più a ovest, da Duisburg a Essen

Stiamo parlando della regione della Ruhr, il cuore industriale della Germania, con decine di migliaia di pendolari che ogni giorno usano treni, automobili e bici per spostarsi da casa a lavoro. Grazie a questa nuova infrastruttura saranno sempre più le persone che sceglieranno le due ruote.

Alcune immagini presenti sul sito ufficiale del progetto ci illustrano come è organizzata la mobilità su questo importante asse viario:
sezione pista ciclabile veloce in GermaniaCome potete vedere vi è una compresenza di una ferrovia poco utilizzata (“Gleise noch in Betrieb”), separata da due file di alberi da un percorso pedonale e una pista ciclabile larga ben 4 metri. Il traffico motorizzato rimane al di là di altri alberi. La separazione fra pedoni e bici dovrebbe garantire la tranquillità di entrambi. La grande ampiezza della pista ciclabile dovrebbe assicurare inoltre una pacifica compresenza di ciclisti veloci e ciclisti lenti.

Sul sito internet del progetto si leggono inoltre le motivazioni alla base di questa scelta: facilitare la mobilità interurbana in un’area che al momento attuale soffre di grandi incolonnamenti durante l’ora di punta. Offrire una pista ciclabile veloce, sicura, con pochi attraversamenti è un modo per fluidificare la mobilità di tutti. Ne guadagneranno anche gli automobilisti.

Già in Olanda si sono introdotte sperimentalmente delle piste ciclabili veloci, con l’idea ancora una volta di aumentare il numero di pendolari che si spostano in bici. Anche le Cycle Superhighways londinesi rispondono a una logica simile, volendo facilitare l’accesso in bici al centro città da parte di chi viene dalla periferia di Londra.

Commenti

  1. Avatar Gianni ha detto:

    Sarebbe meglio chiamarla “Superstrada” :-)

    1. Avatar Artemidoro ha detto:

      Casomai “ciclostrada”

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *