Stabilità 2016, triplicati i fondi per le ciclabili

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Un emendamento alla Legge di Stabilità 2016 dà più risorse alle piste ciclabili. Sabato 12 dicembre la notizia è stata anticipata dall’Agenzia di stampa parlamentare Public Policy: “Passeranno da 33 a 94 milioni in tre anni le risorse per potenziare le piste ciclabili”. Dunque con un emendamento presentato al ddl Stabilità, alla Camera, viene quasi triplicato lo stanziamento inserito nel passaggio al Senato.

Dove verranno impiegate maggiormente queste nuove risorse? Nella realizzazione di ciclovie turistiche, come riporta Public Policy: “Nella modifica a cui hanno lavorato governo e relatori, viene precisato che le risorse dovranno essere destinate soprattutto alle ciclovie turistiche Verona-Firenze (Ciclovia del Sole), Venezia-Torino (Ciclovia VenTo) e Grab (Roma)”.

E proprio sabato 12 dicembre, da Firenze, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio presente alla Leopolda ha annunciato la novità: “Nella Legge di Stabilità metteremo un grande Piano nazionale per la infrastrutturazione delle piste ciclabili. Ci saranno collegamenti Est-Ovest, da Venezia a Torino, e Nord-Sud”. Aggiungendo, come riporta l’Ansa, un’annotazione di carattere personale: “Io uso la bici ogni giorno a Roma, rischiando la vita, e arrivo sempre prima della mia scorta che si muove in auto”.

Commenti

  1. Avatar Nicola ha detto:

    “Finalmente” verrebbe da dire, speriamo che questi soldi vadano veramente in queste infrastrutture e non in un qualche non meglio precisato buco nero.
    Prossimamente però spero che provvedano anche al paradosso di avere le grandi città collegate e il resto d’Italia abbandonato a se stesso (o alla volontà delle singole – litigiose – amministrazioni comunali). Io sto a circa 80km da Firenze, se volessi fare una di queste (suppongo) bellissime ciclovie, dovrei caricare la bici sull’auto, prendere l’autostrada (che passa quasi in mezzo alla città) e andare verso il capoluogo toscano, il tutto per poter godere della natura senza consumare carburante… assurdo no? Il tutto in virtù dell’assenza di collegamenti (treni che, quando caricano le bici, impiegano il doppio del tempo che ci vuole per andare a Firenze in auto e bus che non consentono di caricare bici) che realmente potrebbero fare la differenza.
    Speriamo che questa sia la famosa tesserina che scatena l’effetto domino, ma purtroppo ho i miei dubbi.

    Nicola

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