I posti visitati in bicicletta sembrano sempre più belli: ma nel caso della Ciclovia dell’Acquedotto Pugliese non si tratta di una mera sensazione. Lo scorso anno ho avuto modo di pedalare per tre giorni in Valle d’Itria, alla scoperta di quella che potrebbe diventare una tra le dorsali cicloturistiche più belle e frequentate d’Europa, attraversando il Mezzogiorno d’Italia dalle propaggini della Campania fino alla punta della Puglia. Quello che ho percorso in bicicletta – insieme con i partecipanti al primo raduno di Bikeitalia – è stato solo un breve tratto: l’assaggio di un percorso che complessivamente sarà di circa 480 chilometri, immerso nel verde e lontano dal traffico motorizzato; una sorta di paradiso-a-pedali per chi ama viaggiare senza fretta e stare all’aria aperta.
Un primo test di tutto il percorso – con una mappatura dell’intero tracciato da parte del Coordinamento dal Basso per la Ciclovia dell’Acquedotto – è stato fatto l’estate scorsa: a questa cicloesplorazione ne seguirà un’altra, a settembre 2016. Ma la notizia di questi giorni è che proprio oggi, 25 aprile, due cicloturisti trentini – Giulia Pavan e Diego Brunello – saranno i primi a percorrere la Ciclovia dell’Acquedotto, testandone le potenzialità ma anche le criticità. Sono partiti da Caposele e percorreranno tutto l’itinerario fino a Leuca in 10 giorni: viaggeranno con tenda al seguito ma alterneranno notti sotto le stelle a b&b o alberghi, che soprattutto in questa zona a forta vocazione ciclistica farebbero bene a diventare bike-friendly per destagionalizzare l’offerta e ampliare la propria clientela.
Come spiega Cosimo Chiffi, portavoce del Coordinamento dal Basso per la Ciclovia dell’Acquedotto: “Giulia e Diego testeranno la ciclovia non essendo coinvolti come promotori o abitanti dei luoghi e dunque la loro testimonianza sarà per noi fondamentale. Come ovvio, sono perfettamente a conoscenza che l’itinerario non è fruibile in alcune parti ma a loro interessa attraversare i vari territori e osservare/seguire le tante tracce dell’Acquedotto Pugliese”.
Va ricordato che la Ciclovia dell’Acquedotto, progetto che sfrutta le piste di servizio che per la gran parte del tracciato seguono le condotte dell’Acquedotto Pugliese, è stata inserita come “opera di priorità nazionale” nella Legge di Stabilità approvata nel dicembre scorso ed ora si attende la definizione del Protocollo d’intesa fra i Ministeri dei Trasporti e del Turismo e le Regioni interessate (Campania, Basilicata e Puglia) per dare avvio alla fase di realizzazione dell’opera.
Le ricadute positive sul territorio e sulle economie locali – a partire dalle strutture ricettive – sarebbero notevoli: per sollecitare la realizzazione dell’infrastruttura per la mobilità sostenibile, è attivo da poco più di un anno il Coordinamento dal Basso per la Ciclovia dell’Acquedotto – che raccoglie oltre settanta tra associazioni, imprenditori e operatori turistici – e gestisce un sito (www.aqp.bike) nel quale sono racchiuse tutte le principali informazioni sulla ciclovia e presto saranno disponibili anche le tracce GPS.
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