La sindaca di Roma Virginia Raggi ha deciso: sarà Paolo Rotafixa Bellino – giornalista professionista, cicloattivista e attualmente portavoce dell’Associazione Salvaiciclisti Roma – il responsabile della ciclabilità del Campidoglio. La notizia è stata data questa mattina dall’assessora alla Città in Movimento Linda Meleo nel corso di un’audizione delle rappresentanze dei ciclisti urbani presso la Commissione Mobilità del Comune di Roma in via Capitan Bavastro.
Uno dei temi più dibattuti nel corso dell’audizione era stata proprio la richiesta, proveniente dalla maggior parte dei presenti, di nominare questa figura di raccordo tra Campidoglio e associazioni: come caldeggiato anche da noi di Bikeitalia nelle scorse settimane, perché per affrontare i tanti problemi della mobilità-a-pedali capitolina serviva un bike manager capace di interpretare le reali esigenze di chi si sposta in bicicletta e con le idee chiare sulle azioni da intraprendere per modificare la viabilità in senso ciclabile.
La nomina era nell’aria già da qualche tempo e con questa mossa la sindaca dà seguito agli annunci a favore della ciclabilità che aveva fatto in campagna elettorale: per l’ufficialità bisognerà attendere pochi giorni e una delibera di Giunta. Paolo Rotafixa Bellino, classe 1964 e nuovo responsabile della ciclabilità di Roma in pectore, sa di aver accettato un compito molto difficile ma è già pronto per partire, come ha dichiarato a Bikeitalia.it: “A Roma abbiamo un ritardo di 40 anni sul fronte della mobilità urbana e della ciclabilità: bisogna cambiare la mentalità delle persone per poter portare avanti politiche che ridisegnino la città a misura di persona”.
Dunque un netto cambio di paradigma rispetto all’imperante modello autocentrico dove finora – a Roma e non solo – il mantra ispiratore di ogni intervento sulla viabilità è stato quello di “fluidificare” il traffico producendo più spazio per le auto che ha portato a una moltiplicazione dei problemi di circolazione anziché a una loro risoluzione. Intanto sul fronte delle pedonalizzazioni un altro passo sarà fatto a breve: Via Urbana, nel cuore del Rione Monti, sarà pedonalizzata come richiesto da una petizione firmata da 1.267 cittadini e l’ufficialità sarà data nelle prossime settimane.
Quale sarà il primo intervento che Paolo Rotafixa Bellino intende promuovere per dare una nuova impronta ciclabile alla Città Eterna? “Corsie ciclabili su tutte le Consolari”, precisa e ci tiene a chiamarle così anziché bike lanes. Anche in questo caso di tratta di un segno forte di discontinuità rispetto a un passato neppure tanto remoto, quando la promessa dell’ex sindaco Ignazio Marino di una ciclabile di 6 km sulla carreggiata della Prenestina appena riasfaltata fu sconfessata dall’allora assessore alla Mobilità – e senatore del Pd – Stefano Esposito che bloccò tutto.
Oggi, fresco di nomina, Paolo Rotafixa Bellino ha un pensiero anche per lui: “Saluto il senatore del Pd Stefano Esposito”. La sensazione è che il discorso sulla ciclabilità riprenderà esattamente da dove si era interrotto bruscamente poco prima della defenestrazione di Ignazio Marino: perché il nuovo responsabile della ciclabilità di Roma vuole moltiplicare la presenza sulle strade di persone in bicicletta e, per farlo, continuerà a pedalare giorno per giorno ascoltando le istanze dei cittadini per dare una nuova impronta-a-pedali alla Città Eterna.
in realtà finora il peccato originale è sempre stato vivere in periferia…
Fateci caso negli articoli di cronaca (ma anche in molti blog che parlano di degrado): in centro abita sempre la Roma (o altra città a piacere) BENE…come se un operaio di periferia che fa onestamente il suo lavoro, paga le sue tasse etc etc, non fosse BENE…
è una cosa a cui non mi abituerò mai…
quanto a Bellino…giudicheremo dai fatti. si occuperà di ciclabilità e su questo vedremo cosa combinerà (o gli permetteranno – leggi, burocrazia, altro- di combinare).
parleranno i fatti appunto, il resto è inutile e fastidioso rumore di fondo.
mi ricoedo che il tipo è sempre stato in quota PD. mi ricordo che il tipo abita al centro e con la bici si fa i giretti per monti-testaccio,che ne sa di periferia? mi ricordo che ,sul carro dei vincitori,salgono solo i furbetti e non gli eroi…
Che considerazione capziosa è? È una colpa vivere in centro? E che ne sai da dove proviene e se non vuole intervenire realmente sulle periferie come ha dichiarato? Questo ostruzionismo preconcetto è pessimo, frena l’evoluzione e le bici. Ora c’è bisogno di aiuto, oppure di silenzio.
“… Aiuto o silenzio…” accidenti! La Korea è più vicina di quanto pensassi.
non conosco di persona Paolo Bellino però ho letto molte cose che ha scritto e fatto.
Mi sono fatto l’idea di una persona con idee radicali sui temi della ciclabilità.
questo può essere allo stesso tempo un bene (caparbietà non gli mancherà) e un male (molti abitanti di questa città non sono pronti, e alcuni mai lo saranno, ad un cambio di mentalità verso l’automobile).
Oltre a fargli gli auguri di buon lavoro gli suggerisco “progressività” nelle misure proposte: una parte di città, che potenzialmente potrebbe convertirsi alla bici, se non adeguatamente informata e formata, potrebbe non capire e mettersi di traverso.
Avanti con le corsie ciclabili,e se serve una mano a dipingere le strisce basta un fischio ;-)
Buon lavoro con la speranza che la ciclabile arrivo anche alle mura Aureliane che costeggiano la casa del jazz ! sangallo sarebbe contento !!