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La bici NON fa male all’apparato genitale maschile: uno studio lo conferma

La bici NON fa male all’apparato genitale maschile: uno studio lo conferma

L’uso della bici non è correlato in alcun modo a maggiori problemi alle funzionalità riproduttive o urinarie degli uomini; la conferma di questo fatto – già noto in ambito medico – arriva da uno studio scientifico condotto negli USA.

bici e prostata

È solo un mito: la bici non crea alcun danno all’apparato genitale maschile. Lo si sapeva già, come avevamo scritto – citando seri studi scientifici – in due articoli: “Ciclismo e problemi alla prostata” e “Ciclismo e infertilità“.

Ma il mito è duro a morire, e allora è bene far conoscere anche l’ennesima conferma a queste conclusioni, con un nuovo studio scientifico pubblicato recentemente sul Journal of Urology. Per capire se l’uso della bici fosse correlato a problemi al soprasella, lo stato di salute di un gruppo di ciclisti è stato confrontato con lo stato di salute di altri due gruppi di sportivi: corridori e nuotatori.

Pubblicando su Facebook un annuncio mirante a reclutare volontari, i ricercatori del Department of Urology dell’Università di California – San Francisco hanno potuto sottoporre 2774 ciclisti, 539 nuotatori e 789 corridori a dei questionari standard volti a determinare le funzionalità urinarie e riproduttive di questi atleti.

Se la bici fosse deleteria per la salute dell’apparato genitale maschile, l’incidenza di problemi alla prostata o di disfunzioni erettili sarebbe dovuta essere maggiore nel gruppo di ciclisti. Al contrario, fra i tre gruppi non si è evidenziata alcuna differenza significativa dal punto di vista statistico per due dei tre questionari sottoposti; il questionario Sexual Health Inventory for Men ha dato risultati solo leggermente più negativi.

Il gruppo di ciclisti è stato ulteriormente suddiviso in due parti: chi pedala spesso e per molte ore a settimana, e chi pedala solo saltuariamente. Anche in questo caso non è stato possibile rilevare alcuna differenza fra i due gruppi, dal punto di vista considerato in questo articolo.

Gli unici problemi effettivamente riscontrati sui ciclisti sono stati episodi più frequenti di temporaneo addormentamento perineale, ma questo non è un fattore che predice un’eventuale futura insorgenza di malattie.

Niente paura quindi, e continuiamo a pedalare.

Le informazioni qui riportate non sostituiscono in alcun modo il parere del vostro medico, che vi invitiamo a consultare in caso di problemi.

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