“Adesso, perché il cambiamento climatico è già reale.” Con queste parole l’assessore alla mobilità del Comune di Milano, Marco Granelli, ha salutato il lancio degli incentivi all’acquisto di veicoli meno inquinanti per le aziende che ne rottamano uno più inquinante.
Trovo molto magnanimo da parte del mio comune questo gesto per tutti quegli imprenditori che abitano la nostra città.
Ma mi dispiace notare che per me, piccolo imprenditore di un’azienda con sede a Milano, invece, non c’è nulla.
Per me non c’è nulla perché la mia azienda ha sempre deciso di fare a meno delle automobili perché vogliamo che la nostra attività imprenditoriale abbia il minore impatto possibile sul pianeta, perché non vogliamo occupare lo spazio di tutti con un oggetto che sta fermo per il 95% del proprio tempo.
Per questa scelta di rispetto e di amore nei confronti della mia città e di tutti i miei concittadini, il comune mi ha negato la possibilità dei 12 mq di suolo pubblico gratuito che, invece, offre a tutti i proprietari di automobili che vivono in città.
Ci avrei messo una fioriera che avrei innaffiato tutti i giorni e una seduta per permettere agli anziani del quartiere di sedersi a bordo strada, come si è sempre fatto.
Ma per me che ho deciso di essere il primo a impegnarmi per “una Milano più salubre e un cielo blu. Adesso, perché il cambiamento climatico è già reale”, per me il comune non ha niente. Non c’è spazio per me, perché non possiedo un’automobile.
Non ci sono premi a disposizione per me, né per quelle aziende che decidono di mollare la macchina o il camioncino definitivamente, magari per passare a una cargo bike per le proprie consegne. Non ci sono premi per le aziende che invece che le automobili offrono ai propri dipendenti biciclette o abbonamenti al trasporto pubblico. Non ci sono premi per le aziende che decidono di installare docce o spogliatoi per chi viene al lavoro con mezzi di mobilità attiva. Non ci sono premi per le aziende che installano delle rastrelliere in strada (non ci sono perché quelle, se le vuoi, le devi pagare di tasca tua).
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No, nella nostra Milano i premi e i soldi sono solo per coloro che decidono di avere comportamenti un po’ meno scorretti.
E il limite è il cielo: magari un giorno si inizierà a dare premi a chi parcheggia meno spesso sui posti riservati ai disabili, ai writer che imbrattano un po’ meno i vagoni della metropolitana, a quelli che buttano poche carte per terra.
E così il Comune potrà dire di aver fatto qualcosina contro i cambiamenti climatici per una Milano un pochino più pulita e un pochino più ordinata lasciando ai cittadini il messaggio che solo i fessi si impegnano per il bene comune in modo disinteressato.
Ed è per questo, assessore, che ci tengo a ringraziarla per il suo costante e indefesso impegno per la qualità dell’aria e per la strenua lotta ai cambiamenti climatici che con strenua moderazione e caparbia mollezza porta avanti dal primo giorno del suo mandato.
Grazie di cuore.
Condivido pienamente
Ho adottato un cane disabile ho bisogno di una cargo bike perché mi rifiuto di spostarmi in macchina tutti i giorni ed inquinare ma lo devo fare perché il Comune di Milano malgradi si vanti tanto per candidarsi alle “Olimpiadi” poi non da incentivi per l acquisto di una biici elettrica come fa Bologna invece che non si vanta affatto…sono costretta a prendere la macchina invece per portare il cane che non cammina fargli vivere quel po di parco verde .
Non avendo disponibilità x arrivare ad acquistarmi una cargobike sono costretta a inquinare me e la mia città
Gli automobilisti continueranno ad inquinare, anche se si spera un po meno, e ad occupare lo stresso spazio urbano con auto sovvenzionate.Cme dice il Ceo di Copenhagenize, Mikel Colville Anderson, se anche fossero tutti mezzi elettrici (e non lo sono) occuperebbero lo stesso spazio delle auto tradizionali e lo spazio urbano resta congestionato. Quello che non si capisce o non si ha ben chiaro è che la città deve tornare alle persone privilegiando la pedonabilita, la ciclabilità e i mezzi pubblici. Benissimo acquistare auto meno inquinanti se sono usate in prevalenza fuori dagli spazi urbani.
Condivido pienamente. Senza parole.
Piena comprensione, sarebbe bello che ogni cittadino avesse lo stesso spazio pubblico a disposizione per farne ciò che vuole.
Chi ci tiene la macchina, chi lo lascia vuoto
condivido
Sottoscrivo pienamente seppure dall’Emilia, regione che proprio due giorni or sono ha visto una “bellissima” giravolta (evidentemente pre-elettorale) della giunta regionale sul blocco della circolazione delle vetture diesel Euro 4, smentendo provvedimenti già condivisi, deliberati e ampiamente comunicati…Qualcosa qui stanno facendo ( vedi abbonamenti gratuiti per il TPL a chi ha l’abbonamento al treno) ma si deve intervenire più incisivamente su abitudini e cultura dei motorizzati, altrimenti i cambiamenti saranno troppo lenti…
Grandissimo!
la firmo virtualmente con te.